Durante la pandemia, il settore dei videogiochi ha fatto registrare una crescita esponenziale, accompagnata da una rivalità diventata ancora più aspra tra i fan delle varie console di gioco che da anni dominano il mercato. 

Nessuno, però, vuole che la propria console venga incoronata come la più sporca di tutte: dai residui di cibo all’igiene personale, la stragrande maggioranza dei gamer non prende minimamente in considerazione l’idea di pulire controller e tastiere a discapito di tutte le ore di utilizzo.

Per fare luce sulla quantità effettiva di batteri che si annida sulle varie componenti di questi dispositivi, il casinò online di Betway ha condotto uno studio analizzando 12 console e computer selezionati casualmente, e li ha poi messi a confronto con i campioni prelevati da un tavolo della cucina e da una tavoletta del WC. I risultati vi lasceranno a bocca aperta.

Muffa, lieviti e batteri: ecco lo sporco che si nasconde nelle console di gioco

PlayStation

Brutte notizie per gli appassionati di PlayStation: la console d’ultima generazione più venduta al mondo è anche la più sporca; solo i PC nascondono un numero maggiore di batteri tra i propri componenti.

Sul campione di PlayStation analizzato sono state individuate 72,5 colonie di batteri per tampone effettuato, quasi due volte e mezzo il numero di batteri presenti su una tavoletta del WC.

A essere individuati come i principali colpevoli dell'accumulo di sporcizia sono stati i pulsanti e i joystick, dove il numero medio di colonie si è attestato a 190: una cifra superiore ai componenti corrispondenti di qualsiasi altra piattaforma. Nei casi peggiori, l’analisi ha rinvenuto fino a 650 unità sui campioni testati, ossia più del doppio del numero considerato normale per il ripiano della cucina.

Xbox

Le console Xbox analizzate sono risultate tra le più pulite, con una media di 62,5 colonie per tampone, un numero comunque più che doppio rispetto a quello della tavoletta già citata.

Sebbene la quantità sui grilletti si sia attestata a 15 (la più bassa tra tutte le piattaforme testate), i manici dei controller hanno fatto registrare il dato più alto in assoluto: 82,5.

Inoltre, sono stati proprio alcuni dei campioni di Xbox a risultare tra i più sporchi. Nel caso peggiore, sui tasti del joypad sono state rinvenute 5.614 colonie batteriche, un dato comunque più unico che raro tra le console analizzate.

PC

Se il PC viene spesso considerato un outsider quando si parla di console per videogiochi, l'analisi di Betway ha rivelato che è di gran lunga il più sporco in quanto a batteri.

Le tastiere sono dei veri e propri ricettacoli di batteri, con una media di 165 per tampone effettuato.

A conti fatti, è sul mouse che è stata trovata la maggior parte del materiale batterico attribuibile ai PC: in media, 247,5 colonie per tampone, numero di appena 27,5 unità inferiore alla superficie di una cucina, che di certo rispetto al mouse riceve una pulizia più regolare e con prodotti disinfettanti che danneggerebbero invece i componenti elettrici del dispositivo.

Anche il pulsante di accessione di un PC è nettamente più sporco rispetto alla maggioranza delle componenti delle altre console analizzate, con un media di 115 unità per tampone.

Switch

La Nintendo Switch è risultata essere la console più pulita, con una media di appena 55 unità per tampone, 25 in meno di quelle di una tavoletta del WC.

Questo dato è il più basso registrato dall'indagine di Betway.

Tutti i tamponi effettuati sui Joy Con, ovvero i controller della nuova console di Nintendo, hanno restituito lo stesso numero, mentre i pulsanti sono risultati leggermente più sporchi a quota 62,5 unità.

Controller: il verdetto del microscopio

L’analisi di Betway ha quindi stabilito che nelle e sulle console si accumula una quantità di sporco non indifferente, anche se durante una sessione di gioco, la pulizia delle proprie mani è comprensibilmente l’ultimo dei pensieri di molti gamer. Basta però pulirsi il naso o urlare contro la TV, rilasciando quindi piccole particelle di saliva, per offrire a germi e batteri l’opportunità perfetta per proliferare.

Proprio per questo, l’analisi di Betway si è concentrata anche su controller e mouse per individuare quali zone facciano registrare la concentrazione più alta di germi e debbano essere quindi pulite più approfonditamente. 

PlayStation vs Xbox: la sfida continua

La rivalità tra PlayStation e Xbox risale ormai all’inizio del nuovo millennio, ma l’uscita della PS5 e della Xbox Series X/S ha riacceso gli animi di queste due fazioni di gamer. D’altronde, un po’ di sana competizione non fa mai male. Betway ha però deciso di scoprire quali console (e gamer!) siano le più sporche. La tabella a fine articolo mostra la quantità di germi riscontrata in media sulle varie componenti delle console analizzate.

Cosa si trova nello sporco che si accumula sui nostri dispositivi?

Se il fatto che una console sia in media tre volte più sporca di una tavoletta del WC non fosse già sufficientemente preoccupante, l’analisi ha inoltre svelato quale sia il tipo più comune di batteri che si annida nelle console; dalla muffa alla pelle umana, questi dispositivi non si fanno mancare davvero nulla:

Pulizia: la dura (sporca?) verità

Le analisi mostrano che anche nelle piattaforme più pulite si annidano moltissime colonie batteriche. Solo i grilletti dei controller Xbox hanno fatto registrare un numero di colonie inferiore rispetto a una tavoletta del WC. Il verdetto non lascia quindi spazio a interpretazioni: pulsanti, manici, controller, tastiere e mouse hanno bisogno di un’urgente e approfondita pulizia.

Sebbene la maggior parte di questi batteri non rappresenti un pericolo per la salute, alcuni potrebbero dare problemi se inalati in quantità sufficienti ed è quindi meglio mantenere i livelli di lieviti, muffa e batteri al minimo, soprattutto su oggetti utilizzati con frequenza.

Pulire l’attrezzatura da gioco almeno una volta alla settimana dovrebbe diventare parte integrante della normale routine di ogni gamer per mantenere la propria casa pulita e sicura.

Come pulire le console

Una pulizia regolare della console è essenziale per prevenire la formazione e la proliferazione di batteri e muffa.

La buona notizia è che la pulizia non deve essere approfondita per garantire buoni risultati:

1. scollega la console dalla corrente per evitare danni accidentali,
2. utilizza del detergente senza candeggina per superfici in plastica e pulisci i joypad, oppure la tastiera e il mouse, con un panno umido,
3. per pulire la console utilizza un panno asciutto in microfibra in modo da rimuovere polvere o impronte. Non utilizzare detergenti liquidi per evitare danni ai circuiti,
4. assicurati di pulire anche sotto alla console per rimuovere tutta la polvere accumulata.

Per i controller, l’unica accortezza da prestare è quella di non utilizzare troppo detergente in modo da evitare che il liquido penetri nei dispositivi e ne danneggi i circuiti.

Per le tastiere, in particolare, sono disponibili detergenti e spray appositi in grado di rimuovere lo sporco che si accumula non solo sui tasti ma anche fra e sotto di essi, in quanto riescono a raggiungere anche le zone più difficili. Questo tipo di detergente è consigliato anche per la pulizia dei pulsanti di controller e joypad.

Nel dettaglio: il confronto tra console e oggetti di uso quotidiano

Andando più nel dettaglio, ecco cosa emerge dal confronto tra lo sporco che si accumula sulle varie console e la quantità media di germi che si trova invece su un tavolo della cucina e su una tavoletta del WC...

È molto interessante notare le differenze tra le varie aree delle diverse console, soprattutto rispetto agli oggetti di uso quotidiano. Il dato forse più sorprendente emerso dall’indagine è che il tavolo su cui mangiamo normalmente nasconde la quantità più alta di germi rispetto a tutti gli altri campioni analizzati. 

Una cosa però è certa: vista l’importanza che l’igiene ricopre in un momento come questo, assicurarsi di pulire oggetti che vengono toccati spesso, come controller e tastiere, è più importante che mai per minimizzare qualsiasi rischio per la nostra salute. 

Nel dettaglio

Risultati completi disponibili su richiesta.

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