Nella notte del 26 aprile, ora italiana, andrà in scena la 93a edizione degli Academy Awards, più notoriamente conosciuti come Oscar del cinema. L’evento si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles e presenterà delle novità particolari soprattutto per quanto riguarda i film in gara. I criteri di ammissibilità, infatti, consentiranno all’edizione degli Oscar di quest’anno di entrare in gara anche ai film distribuiti in streaming su piattaforme digitali oltre che alle pellicole destinate alle sale. Sarà dunque una sfida apertissima tra il meglio del cinema internazionale e noi de L’Insider vogliamo vederci chiaro per capire chi sono i candidati e i favoriti per la vittoria nelle scommesse online* sugli Oscar 2021.

Pronostici Oscar 2021: chi sono i favoriti per Miglior Film?

Il premio più ambito di ogni edizione degli Academy Awards è sicuramente quello che riguarda il Miglior Film. La scelta di quest’anno sembra esser stata già orientata in maniera decisiva dai recenti Golden Globe che hanno incoronato “Nomadland” come capolavoro cinematografico indiscusso. Il film scritto, diretto e co-prodotto dalla regista Chloé Zhao – anche lei premiata ai Globe – sembra avere una marcia in più secondo i pronostici per essere eletto vincente come Miglior Film.

Alle spalle di Nomadland c’è una novità per il mondo degli Oscar; parliamo de “Il processo ai Chicago 7” che rappresenta qualcosa di atipico rispetto alla tradizione degli Awards perché è un film distribuito in esclusiva su Netflix. La pellicola di Aaron Sorkin racconta la storia vera di un gruppo di attivisti contro la guerra del Vietnam e può contare su un cast davvero spettacolare che trova i suoi migliori esponenti in Sacha Baron Cohen, Joseph Gordon-Levitt e Michael Keaton.

Sul terzo gradino del podio sicuramente vale la pena inserire “Minari”, film del 2020 scritto e diretto da Lee Isaac Chung. Il film riprende le sfumature del cinema coreano ed ha già vinto il premio per miglior film straniero ai Golden Globe.

La lista dei candidati per la vittoria come Miglior Film degli Oscar 2021 però è ben lunga e chissà che non possa scapparci qualche sorpresa quest’anno. 

Pronostici Oscar 2021: chi sono i favoriti per Miglior Attore Protagonista?

Il secondo momento catartico della cerimonia degli Oscar riguarderà la premiazione del miglior attore protagonista. Anche in questo caso la statuina più ambita del mondo del cinema sembra essere già destinata a Chadwick Boseman, l’attore divenuto celebre per il suo ruolo in Black Panther e scomparso recentemente. La performance di Boseman in “Ma Rainey's Black Bottom” è sicuramente uno dei ricordi più piacevoli con cui potesse lasciarci l’attore statunitense ed è proprio a lui che secondo i pronostici verrà consegnato il premio di Miglior Attore Protagonista.

Distante in questo senso Anthony Hopkins che comunque nel suo “The Father” ha saputo riconfermare le sue enormi ed indiscusse doti da attore che nel 1992 gli avevano fatto conquistare il premio Oscar ne “Il silenzio degli innocenti”.

Pronostici Oscar 2021: chi sono le favorite per Miglior Attrice Protagonista?

Voliamo nell’universo femminile per imbatterci in un terzetto da urlo che quest’anno sembra voler darsi battaglia all’ultima statuina per accaparrarsi il premio come Miglior Attrice Protagonista. Parliamo rispettivamente di Carey Mulligan, Andra Day e Frances McDormand; la prima ha recitato magnificamente in “Promising Young Woman” dove, come si evince dal titolo, interpreta la figura di una donna molto in gamba che però vive nel ricordo della sua migliore amica che vuole vendicare a tutti i costi.

Andra Day in “The United States vs. Billie Holiday” si è già vista riconoscere il premio di miglior attrice ai Globe e sicuramente spera di potersi ripetere agli Oscar 2021. Ovviamente nel film è proprio lei a interpretare Billie Holiday, cantante statunitense, tra le più grandi di tutti i tempi nel mondo del jazz e del blues.

Infine, occhio a Frances McDormand che potrà contare sul fatto di aver recitato in uno dei migliori film in gara in questi Oscar, vale a dire “Nomadland”. La bellezza del film è dovuta ovviamente anche grazie alla performance magistrale della McDormand che nel capolavoro della regista Chloé Zhao, recita la parte di Fern.

Sarà dura capire chi vincerà il premio Oscar come Miglior Attrice Protagonista; anche in questo caso le candidate sono diverse.

Pronostici Oscar 2021: chi sono i favoriti per Miglior Regista?

E chiudiamo la parte clou degli Oscar 2021 esaltando i “padri” di tutte le opere cinematografiche presenti alla cerimonia dei Dolby Theatre di Los Angeles. Parliamo ovviamente dei registi che quest’anno hanno deciso di fare davvero sul serio mettendo in seria difficoltà le scelte per assegnare l’Oscar al Miglior Regista.

Come abbiamo più volte menzionato l’opera di Chloé Zhao è sicuramente la favorita indiscussa perché il suo film ha convinto praticamente tutti. Dopo di lei indubbiamente ci sono David Fincher con “Mank” e Lee Isaac Chung che con “Minari” come abbiamo già detto ha saputo regalare davvero una bellissima pellicola ispirata alla tradizione coreana.

Oscar 2021: i premi minori

Quando si tratta di Oscar è sicuramente fuor di logica parlare di “premi minori”. Naturalmente con questa espressione vogliamo indicare le statuine destinate ai premi che solitamente vengono interpretati come meno ambiti o comunque meno simbolici della cerimonia. Ecco di seguito allora tutte le categorie in gara ed i rispettivi candidati.

Miglior attore non protagonista

  • Sacha Baron Cohen - Il processo ai Chicago 7
  • Daniel Kaluuya - Judas and the Black Messiah
  • Leslie Odom Jr. - Quella notte a Miami...
  • Paul Raci - Sound of Metal
  • Lakeith Stanfield - Judas and the Black Messiah

Miglior attrice non protagonista

  • Maria Bakalova - Borat
  • Glenn Close - Elegia americana
  • Olivia Colman - The Father - Nulla è come sembra
  • Amanda Seyfried - Mank
  • Yoon Yeo-jeong - Minari

Miglior fotografia

  • Sean Bobbitt - Judas and the Black Messiah
  • Erik Messerschmidt - Mank
  • Phedon Papamichael - Il processo ai Chicago 7
  • Joshua James Richards - Nomadland
  • Dariusz Wolski - Notizie dal mondo

Migliore sceneggiatura originale

  • Will Berson e Shaka King, soggetto di Will Berson, Shaka King, Kenny Lucas e Keith Lucas - Judas and the Black Messiah
  • Lee Isaac Chung - Minari
  • Emerald Fennell - Promising Young Woman
  • Darius Marder e Abraham Marder, soggetto di Darius Marder e Derek Cianfrance - Sound of Metal
  • Aaron Sorkin - Il processo ai Chicago 7

Migliore sceneggiatura non originale

  • Ramin Bahrani - La tigre bianca
  • Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman e Lee Kern – Borat
  • Christopher Hampton e Florian Zeller - The Father - Nulla è come sembra
  • Kemp Powers - Quella notte a Miami...
  • Chloé Zhao - Nomadland

Miglior film internazionale

  • Un altro giro (Druk), regia di Thomas Vinterberg (Danimarca)
  • Collective (Colectiv), regia di Alexander Nanau (Romania)
  • The Man Who Sold His Skin, regia di Kaouther Ben Hania (Tunisia)
  • Quo vadis, Aida?, regia di Jasmila Žbanić (Bosnia ed Erzegovina)
  • Shàonián de nǐ, regia di Derek Tsang (Hong Kong)

Miglior film d'animazione

  • Onward - Oltre la magia (Onward), regia di Dan Scanlon
  • Over the Moon - Il fantastico mondo di Lunaria (Over the Moon), regia di Glen Keane
  • Shaun, vita da pecora: Farmageddon - Il film (A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon), regia di Will Becher e Richard Phelan
  • Soul, regia di Pete Docter
  • Wolfwalkers - Il popolo dei lupi (Wolfwalkers), regia di Tomm Moore e Ross Stewart

Miglior montaggio

  • Alan Baumgarten - Il processo ai Chicago
  • Giōrgos Lamprinos - The Father - Nulla è come sembra
  • Mikkel E. G. Nielsen - Sound of Metal
  • Frédéric Thoraval - Promising Young Woman
  • Chloé Zhao - Nomadland

Migliore scenografia

  • Donald Graham Burt e Jan Pascale - Mank
  • David Crank ed Elizabeth Keenan - Notizie dal mondo
  • Nathan Crowley e Kathy Lucas - Tenet
  • Peter Francis e Cathy Featherstone - The Father - Nulla è come sembra
  • Mark Ricker, Karen O'Hara e Diana Stoughton - Ma Rainey's Black Bottom

Migliori costumi

  • Alexandra Byrne - Emma.
  • Massimo Cantini Parrini - Pinocchio
  • Bina Daigeler - Mulan
  • Ann Roth - Ma Rainey's Black Bottom
  • Trish Summerville - Mank

Miglior trucco e acconciatura

  • Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti - Pinocchio
  • Eryn Krueger Mekash, Matthew Mungle e Patricia Dehaney - Elegia americana
  • Marese Langan, Laura Allen e Claudia Stolze - Emma.
  • Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson - Ma Rainey's Black Bottom
  • Gigi Williams, Kimberley Spiteri e Colleen LaBaff - Mank

Migliore colonna sonora

  • Terence Blanchard - Da 5 Bloods - Come fratelli
  • Emile Mosseri - Minari
  • James Newton Howard - Notizie dal mondo
  • Trent Reznor e Atticus Ross - Mank
  • Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste - Soul

Migliore canzone originale

  • Fight For You - Judas and the Black Messiah
  • Hear My Voice - Il processo ai Chicago 7
  • Husavik - Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga
  • Io sì (Seen) - La vita davanti a sé
  • Speak Now - Quella notte a Miami...

Miglior sonoro

  • Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh - Sound of Metal
  • Ren Klyce, Coya Elliott e David Parker - Soul
  • Ren Klyce, Jeremy Molod, David Parker, Nathan Nance e Drew Kunin - Mank
  • Warren Shaw, Michael Minkler, Beau Borders e David Wyman - Greyhound - Il nemico invisibile
  • Oliver Tarney, Mike Prestwood Smith, William Miller e John Pritchett - Notizie dal mondo

Miglior documentario

  • El agente topo, regia di Maite Alberdi
  • Collective (Colectiv), regia di Alexander Nanau
  • Crip Camp: disabilità rivoluzionarie (Crip Camp), regia di Nicole Newnham e Jim LeBrecht
  • Il mio amico in fondo al mare (My Octopus Teacher), regia di Pippa Ehrlich e James Reed
  • Time, regia di Garrett Bradley

Miglior cortometraggio

  • Feeling Through, regia di Doug Roland
  • The Letter Room, regia di Elvira Lind
  • The Present, regia di Farah Nabulsi
  • Two Distant Strangers, regia di Travon Free e Martin Desmond Roe
  • White Eye, regia di Tomer Shushan
  • Colette, regia di Anthony Giacchino
  • A Concerto Is a Conversation, regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot
  • Do Not Split, regia di Anders Hammer
  • Hunger Ward, regia di Skye Fitzgerald
  • A Love Song for Latasha, regia di Sophia Nahli Allison

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