Dopo la clamorosa squalifica di Novak Djokovic (il serbo ha colpito un giudice di linea con una pallina nel match contro Carreno Busta) la situazione a New York si è totalmente ribaltata.

Per tutti, infatti, il campione serbo era nettamente favorito per la vittoria finale di questo secondo slam stagionale ma adesso si aprono nuovi scenari inaspettati. La testa di serie più alta rimasta in gara è Thiem, il quale ha davanti a sé un’occasione molto importante. Il cemento, però, non è la superficie preferita dell’austriaco e per questo, al momento, l’attuale numero 3 del mondo non è il principale candidato per la vittoria finale dello Us Open 2020.

Tutti gli occhi, infatti, sono puntati su Medvedev che nella precedente edizione arrivò ad un passo dalla vittoria prima di abdicare in 5 set davanti a Nadal. Thiem e Medvedev occupano la parte bassa del tabellone e, salvo sorprese, dovrebbero incontrarsi in una semifinale davvero interessante.
Chi può e vuole mettersi in mezzo è Berrettini, già semifinalista l’anno scorso. L’italiano, nonostante qualche acciacco fisico e una serie di match non giocati in maniera entusiasmante, ha dimostrato di trovarsi benissimo sul cemento di New York e vuole confermare quanto di buono fatto lo scorso anno.
Sulla strada del giovane tennista romano c’è Rublev, già battuto 12 mesi fa, che sta giocando un ottimo tennis e vuole vendicare la precedente sconfitta.

Passando alla parte alta del tabellone, quella rimasta vacante dopo l’uscita di scena di Djokovic, gli occhi sono puntati su Alexander Zverev. Il tedesco, nonostante sia già da qualche anno in pianta stabile nella top 10 mondiale, non ha ancora centrato un risultato di livello in uno slam e questa - per forza di cose - rappresenta l’occasione più ghiotta della sua carriera. Il tabellone continua a sorridere al tedesco che dopo aver affrontato avversari modesti si troverà davanti alla propria strada per la finale Coric e il vincente del match tra Shapovalov e Carreno Busta, tre avversari decisamente abbordabili per Zverev.
Chi merita di essere tenuto particolarmente in considerazione è proprio il giovane canadese che nello Us Open del 2017 perse proprio da Carreno Busta e adesso vuole vendicare quella sconfitta, conscio che una vittoria lo proietterebbe verso una semifinale da sfavorito ma comunque giocabile.

In ogni caso senza Djokovic, Murray, Nadal e Federer lo Us Open edizione 2020 regalerà la vittoria del primo slam della carriera a chi trionferà la prossima domenica a New York, proprio come accadde nel 2014 quando Cilic sconfisse in finale Nishikori.

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