Non mancano i temi caldi in queste notti NBA: la corsa playoff sta entrando sempre più nel vivo e la trade deadline è ormai imminente. Con il capolinea per gli scambi previsto per le 21.00 italiane di domani, giovedì 7 febbraio, la lega potrà poi imboccare il rettilineo che conduce all’All Star Game, l’ovvio e immancabile viatico in vista del rush finale della regular season. A far scalpore, nelle ultime ore, è stata la forte campagna mediatica dell’entourage di Anthony Davis che sta fortemente calcando la mano per un suo trasferimento ai Lakers: i contatti tra le due franchigie sono continui e le prossime ore si preannunciano più calde che mai.

La notte che ci attende, dunque, sarà molto interessante non solo per quanto concerne le motivazioni che gravitano attorno al rettangolo da gioco ma anche per le questioni inerenti al mercato -questioni che potrebbe coinvolgere numerosi giocatori anche tra quelli in campo- e in ottica gara delle stelle. In campo ci saranno, infatti, ben undici dei ventiquattro selezionati per l’evento di domenica 17 e sarà molto interessante vedere in quale stato di forma i protagonisti approccino al periodo immediatamente precedente il weekend delle stelle.

Ad aprire la serata di oggi ci saranno i Brooklyn Nets di D’Angelo Russell  che all’1:30 ospiteranno i Denver Nuggets di Nikola Jokic in una gara alla quale i due team arrivano sospinti da un’eccellente record stagionale. Se da un lato Denver viaggia sulle ali dell’entusiasmo di una stagione che li vede al momento primi nella Western Conference, posizione che è valsa a coach Mike Malone la panchina del Team LeBron, dall’altro Brooklyn siede saldamente al sesto posto all’interno di una Eastern Conference che non pare offrir loro grandi insidie per quella posizione, almeno per il momento.
La franchigia del Colorado è nettamente favorita, anche alla luce degli infortuni subiti da giocatori chiave dei Nets come Dinwiddie e il lungodegente LeVert (quest’ultimo secondo alcuni insider potrebbe essere prossimo a un incredibile ritorno), ma occhio al sistema di coach Atkinson e al fattore campo.

Alle 2:00 scontro tra squadre in grande difficoltà con i Chicago Bulls che ospiteranno dei New Orleans Pelicans sempre più incerottati, ancora privi di Anthony Davis e in piena ansia da trade-deadline per il possibile futuro della loro stella. La franchigia della Louisiana è chiaramente favorita, se non altro per non gettare alle ortiche ogni possibilità di playoff, ma occhio al fattore campo unito allo stress mentale che attanaglia i giocatori di coach Alvin Gentry.

In contemporanea gli Washington Wizards, guidati da un Bradley Beal sempre più in forma, ospiteranno i Milwaukee Bucks del sempre più candidato MVP Giannis Antetokoumnpo. I Bucks sono nettamente favoriti per costanza e qualità di gioco ma la grande quantità di talento ed esperienza a disposizione di Washington dovrà cominciare a risultare un fattore determinante per la franchigia della capitale statunitense di qui fino al termine dalle stagione. La compagine del District of Columbia è impegnata in un’eterna rincorsa alle posizioni playoff che prosegue imperterrita malgrado infortuni pesanti (come quelli di John Wall e Markieff Morris) e continue voci che vedono il loro spogliatoio diviso da violente lotte intestine. Una rincorsa che, malgrado numerosi scivoloni, non può ancora dirsi chiusa: occhio, quindi, ai risultati a sorpresa in questa gara, meno scontata di quel che appare.

Alle 2.30 i Dallas Mavericks, completamente ristrutturati dalla trade-Porzingis, ospiteranno degli Charlotte Hornets sempre aggrappati alla settima posizione a Est. Kemba Walker vs Luka Doncic è già una sfida che fa sognare tanti appassionati e poco importa se il contorno non è proprio di enorme qualità: Charlotte leggermente favorita, anche a causa della ovvia necessità di riassestare gli equilibri del proprio roster da parte di coach Rick Carlisle.

Alle ore 3.00, invece, gli Utah Jazz di un Rudy Gobert dal dente ancora avvelenato dopo l’esclusione dall’All Star Game affronteranno dei Phoenix Suns che potremmo eufemisticamente definire come “non propriamente irresistibili”: i migliori avversari possibili per la squadra di coach Quinn Snyder per puntellare ulteriormente la propria posizione in ottica post season.

Non avranno la stessa fortuna dei Jazz gli Houston Rockets di James Harden, nominato miglior giocatore del mese di gennaio a Ovest: i texani saranno ospitati da dei Sacramento Kings sempre competitivi e divertenti da guardare. Il momento inarrestabile di The Beard, giunto a ventisette gare consecutive oltre i trenta punti e alla ventesima gara da 40 punti in stagione, potrebbe essere sufficiente ad avere la meglio dei californiani, che comunque continuano a credere a un piazzamento playoff all’interno di quella giunga iper-competitiva chiamata Western Conference, vista anche la loro importante vittoria di lunedì notte contro gli Spurs.

Proprio i texani chiudereanno la notte, alle ore 4:30 con una match di altissima qualità: i loro avversari saranno i Golden State Warriors in una sfida con ben quattro All Star in campo. Il pronostico al momento pende dalla parte della franchigia di Oakland, nettamente la più talentuosa dell’intera lega, ma se c’è una squadra nell’intera NBA che sa come imbrigliare qualsiasi avversario in singola gara, quella squadra sono proprio gli Spurs di coach Popovich e di un LaMarcus Aldridge in forma smagliante.

Esaurita la presentazione delle sfide della notte non ci resta che darvi appuntamento al weekend per scoprire insieme quali sono stati i movimenti di mercato più importanti alla trade dealine e quali squadre sono cambiate maggiormente. Insomma, se non l’avete capito: in questa stagione ne vedremo ancora delle belle!

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