La partita più attesa da tutti gli appassionati di calcio è ormai alle porte: sabato alle 21:00 c’è la finale di Champions League e noi de L’Insider siamo pronti per l’ultimo atto della più prestigiosa competizione per club, per offrirti tutti i migliori pronostici relativi alle scommesse Champions League*.

Finale Champions League: luogo, data, orario e dove vederla

Sabato 29 maggio il Dragão apre le porte a Manchester City e Chelsea per l’atto finale di una stagione che vede il calcio inglese come assoluto dominatore d’Europa.

Tolta l’ultima del 2019 fra Tottenham e Liverpool, una finale tutta inglese non la si vedeva dalla stagione 2007/2008, alla quale peraltro prese parte proprio il Chelsea, allora capitanato da quel John Terry che fallì, in una delle rare volte nella sua imperiosa carriera, nel momento decisivo, al penalty decisivo, che costò la sconfitta ai suoi Blues.

Il 44enne Antonio Miguel Matéu Lahoz di Valencia dirigerà la partita, probabilmente, più importante della sua carriera. E’ alla prima direzione di una finale europea, ma tra fasi finali e qualificazioni ha già preso parte a 41 sfide di Champions, arbitrando, fra l’altro, tre semifinali (16/17, 18/19, 19/20) e un altro incontro tutto inglese, il quarto di finale di ritorno tra Liverpool e, ancora, Manchester City del 2018. In oltre 40 partite di Champions League ha espulso solamente 3 giocatori, peraltro con un duplice giallo, senza mai estrarre un rosso diretto nella sua carriera europea, dimostrandosi un direttore di gara non eccessivamente severo.

Il Portogallo sarà il territorio ospitante la finale di Champions League per la terza volta nella storia, la seconda in 8 anni, dopo quelle del 1967 tra Celtic e Inter, del 2014 tra Real e Atlético del da Luz di Lisbona e quella, ancora del da Luz, disputata neanche un anno fa tra Bayern e PSG.

Manchester City - Chelsea si potrà vedere in TV su Sky e in chiaro su Canale 5 di Mediaset, inoltre sarà ugualmente disponibili sulle rispettive piattaforme di streaming.

Manchester City - Chelsea: il ritratto delle società

Il City è alla prima finale in una coppa europea della sua storia. Sono anni che lo squadrone degli sceicchi punta ad un risultato importante anche nelle competizioni internazionali, risultato che prima d’ora si configurava solamente in una semifinale raggiunta nel 2016, e persa con il Real Madrid. Dopodiché, un’eliminazione agli ottavi, tre consecutive ai quarti e l’incubo di una maledizione in Europa per una squadra che, in quanto a valori in campo, è anni che non è seconda a nessuno. La storia del City nasce nel presente, o nel recente passato, ed è destinata a scriverla nei prossimi decenni: consolidati i successi in campo nazionale, quest’anno, al quinto con Guardiola alla guida, può arrivare il primo cimelio europeo, che può costituire la pietra angolare della storia futura del City al di fuori dei prati inglesi di casa propria.

Cecchino infallibile in Europa League, il Chelsea quest’anno si ritrova, quasi da outsider, a giocarsi la sua terza finale nell’Europa che conta. Nelle due uniche volte che i Blues hanno disputato l’Europa League, infatti, sono arrivati due trofei, nel 2013 e nel 2019, sintomo che nelle poche volte in cui la squadra non si qualifica per la Champions, è talmente vicina a quei livelli di calcio che in Europa League non ha difficoltà nel farsi strada fra tutte le altre. La storica finale del 2012, la finale di Drogba, è l’unico trionfo dei londinesi nella prima coppa europea, e l’altro miglior risultato è la finale, persa con lo United, del 2008. Ma il palmarès europeo Blues vanta anche 2 Coppe delle Coppe e 1 Supercoppa UEFA, risalenti però allo scorso millennio: nel 2021, però, è arrivato l’exploit dopo anni di sconfitte ottenute prima di raggiungere le fasi calde, e l’occasione per coronare questo salto di qualità si trova nei prossimi 90 minuti.

Pronostici Finale Champions League: chi è la favorita

Il percorso del Manchester City

Tralasciando la marcia trionfale in Premier League della squadra di Guardiola, i Citizens sono stati praticamente impeccabili anche in Champions, nella quale hanno imposto la loro stratosferica superiorità non perdendo una singola partita: 11 vittorie, un solo pareggio, col Porto, senza subire gol, nella fase a gironi. I 25 gol segnati e i 4 subiti fanno del City una corazzata inespugnabile, come si è anche visto nei due match della semifinale, nei quali la squadra di Pep Guardiola ha incassato due vittorie sul PSG fresco giustiziere del Bayern Monaco dei record. Chissà se il cammino indenne del Manchester City sarà interrotto dai rivali londinesi, o se Pep Guardiola fregerà una stagione dominante con l’ennesimo trionfo.

Il percorso del Chelsea

Il Chelsea si è qualificato come primo nel Gruppo E con Frank Lampard in panchina, ma è Thomas Tuchel che ha preso in mano i Blues per le fasi finali di Champions, trascinando la squadra fino alla grande impresa chiamata finale. Agli ottavi è stata netta la vittoria sull’Atlético Madrid - tra l’altro neo campione di Spagna -, un po’ più lottata quella ai quarti con il Porto, ma fantastica e legittimante quella in semifinale sul Real Madrid, in due partite tese, tirate ma da cui ne è uscito il Chelsea lottando e mostrando enorme carattere, quello che è necessario avere se si vuole arrivare in finale di Champions League. Nel lungo cammino di Champions, sono 8 finora le vittorie tra le due gestioni Lampard-Tuchel, 3 i pareggi - 2 dei quali nella fase a gironi -, e una sola la sconfitta, nella sfida di ritorno col Porto, risultato ininfluente ai fini della qualificazione.

I migliori giocatori di Manchester City e Chelsea

Uno dei giocatori simbolo del Manchester City di quest’anno, ma in generale di questo Manchester City alla ribalta da poco meno di un decennio, è Kevin De Bruyne, forse quello che più di ogni altro tiene le redini del gioco di Guardiola. Quando anche non parte titolare, riesce ad essere decisivo e ad incidere nei minuti in cui è presente in campo: nelle 7 partite di Champions il bottino è di 3 gol e 4 assist, ma sono addirittura 12 le assistenze fatte nei match di Premier League, condite anche da 6 reti. In ogni caso, nelle partite fondamentali di Champions Guardiola ha spesso affidato a lui le chiavi del centrocampo, e a volte anche quelle dell’attacco, giocando da falso 9, o comunque da centrocampista con spiccate doti offensive che costruisce gioco da vero regista offensivo, ma in grado anche, quando si presenta l’occasione, di finalizzare: un’ulteriore testimonianza della centralità di De Bruyne nei successi del suo City.

Il Chelsea, nonostante i suoi eccellenti talenti, è la dimostrazione di quanto il collettivo possa portare una squadra a grandi traguardi. Non c’è un giocatore che più di ogni altro spicca in termini di gol fatti o di pesantezza offensiva, ma ce n’è uno che, per Lampard prima, e per Tuchel poi, è sempre rimasto imprescindibile per la sua presenza in campo: N’Golo Kanté. E’ uno dei calciatori meno appariscenti dei Blues, avendo messo a segno zero gol in stagione e appena 3 assist tra campionato e Champions. Ma è importante sottolineare che Kanté gioca da centrocampista, e che tra l’altro il suo ruolo in mediana non è affatto un ruolo offensivo, o nel quale può concedersi libertà per cercare gloria davanti. Campione d'Inghilterra col Leicester prima, e l’anno dopo col Chelsea; campione d’Europa (Europa League) ancora col Chelsea; campione del Mondo con la Francia nel 2018… N’Golo Kanté ha l’esperienza e i valori per essere determinante, a modo suo, anche in questa finale di Champions.

Manchester City - Chelsea: i pronostici

In questa finale parte corposamente favorito il Manchester City, forte di una stagione in Champions League monumentale, ma anche del cammino fantastico in Premier che ha regalato alla squadra di Pep Guardiola il titolo con tre giornate d’anticipo. L’organico da macchina da guerra dei Citizens, poi, pensa al resto e in una finale di Champions League in cui anche una sola giocata del campione può deciderla, il City parte avvantaggiato.

Il Chelsea, dalla sua, ha una rosa fresca, composta da giovani ambiziosi e in rampa di lancio, dall’enorme talento, e dalla grande fame di (prime) vittorie. Inoltre, la storia europea strizza l’occhio più ai Blues che al City, rendendo questa finale una partita aperta a ogni colpo di scena, nonostante le quote dicano City.

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