Cosa manca al Milan per tornare a lottare per lo Scudetto? Ad oggi, qualche puntellamento in termini di giocatori in rosa. Dopo aver stupito tutti solo un paio di anni fa, sovvertendo in qualche maniera le scommesse calcio*, i rossoneri nella stagione attuale stanno cercando di rimanere agganciati alle due compagini di testa con qualche fatica.

Dopo i passi frequenti passi falsi del Milan, specialmente con avversarie non proprio irresistibili, Stefano Pioli è stato messo in discussione più di una volta. Intorno al tecnico rossonero ci sono diverse voci di mercato, con l’ombra di Antonio Conte a fare ulteriore pressione. Stesso discorso per quanto riguarda Rafa Leao, in una versione decisamente più scialba rispetto a quelle delle procedenti annate.

Fulvio Collovati, per capire meglio il momento della compagine meneghina, ha quindi deciso di intervistare Domenico Manfredi.

La situazione in casa Milan, le parole di Manfredi

Si parte da una prima punzecchiatura di Domenico nei confronti dei tifosi rossoneri, colpevoli di non capire la situazione attuale intorno a Piola: “La maggior parte dei tifosi si è stancata di Pioli oggettivamente, ma i fan hanno la memoria corta. Pioli si è preso un Milan che arrivava da un sesto/settimo posto. Ha trasformato con calma questa squadra e l’ha fatto sembrare tutto normale. Adesso sembra sia lui il colpevole.”

Nelle ultime settimane, come già detto, sono circolate diverse voci di un possibile interessamento della società rossonera su Antonio Conte e Thiago Motta: “Thiago è una conseguenza logica a Pioli, mentre Conte sarebbe una mossa azzardata. Guadagna almeno il doppio rispetto a Pioli ed è un allenatore che ha fatto un'ultima esperienza super negativa... poi non allena da più di un anno. Adesso, qui, sono tutti convinti che se arriva Conte, improvvisamente il Milan tornerà a vincere."

Manfredi e il mercato fatto con l’algoritmo: “Non credo in questa azione”

Domenico ha quindi continuato la sua disamina parlando anche della nuova proprietà del Milan che tende a comprare i giocatori basandosi sulle statistiche: “Non sono d’accordo su questo processo. Il 31 agosto ci siamo presentati senza un vice-Giroud e con un buco evidente a centrocampo e mediana. Non puoi prendere un giocatore solo sulla base dei numeri. L’acquisto di Giroud, con l’algoritmo non sarebbe mai avvenuto per esempio. Ibra al Milan? Prima di tutto, doveva ritirarsi dopo la vittoria della Scudetto. Poi si è trascinato inutilmente per altri 6-7 mesi. Tranne Maldini e pochi altri, i giocatori che diventano grandi dirigenti sono pochi."

La questione Rafa Leao: “Potrebbe partire in estate”

Quindi, la sua opinione su Leao e su chi potrebbe partire la prossima estate: “Le prime due ormai sono andate. Al Milan di quest’anno manca un uomo di calcio a fianco a Pioli. Non si può lasciare tutto in mano solo all’allenatore. Leao? Il calcio moderno è fatto dagli attaccanti esterni come Vinicius e Salah. Sono questi quelli che ti decidono le partite. Se tu hai uno che ti fa così pochi gol è un problema. Giroud sta facendo un miracolo quest’anno. Secondo me un big tra Leao, Hernandez e Maignan partirà in estate. Io farei partire Leao per incassare una buona quantità di denaro e re-investirlo su altri 2-3 giocatori.”

Dove arriverà il Milan a fine campionato? Domenico è chiaro: “Arriverà terzo”.

Non è tutto, perché la lunga analisi di Domenico Manfredi tocca diversi punti che trovi tutto nel video qui in alto. Non ci resta che augurarti buona visione, buon campionato e ricorda che nella sezione dedicata ai pronostici per le partite di Serie A ci sono altre news e consigli sulle prossime partite!

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