“Mi concentro nel mangiare cibi sani come frutta e verdura fresca, cereali integrali e tante proteine”, spiegava in tempi non sospetti la stella di Funchal, che ha fatto della cura maniacale del suo corpo la chiave del successo. Cristiano Ronaldo è la massima icona del calcio mondiale - numeri social alla mano, almeno - e diversi studi condotti sul suo fisico dimostrano come la sua capacità di prendersi cura dell’azienda di famiglia (il corpo) gli abbia permesso di mantenere un’età biologica di circa 10 anni inferiore a quella riportata sulla carta d’identità. Non questione di genetica, di predisposizione fisica, ma cura maniacale di ogni aspetto fisico e tecnico: l’allenamento unito all’alimentazione, la ragione per cui CR7 riesce ancora oggi a fare la differenza. Scopriamo insieme alcuni segreti della sua dieta, rivelati da chi ne ha curato il percorso alimentare nel corso della sua carriera.

I tre fondamenti su cui si basa la dieta di Cristiano Ronaldo

La cura perfezionistica per mantenere in perfetta efficienza la macchina-Ronaldo comincia dunque a tavola. Qui viene condotta una guerra rigida e strutturata per contrastare il fisiologico calo metabolico con un’attenta scelta dei cibi ed una precisa routine quotidiana, incardinata su tre principi base a cui l’attaccante ex Juventus non deroga mai:

  • Si consumano sei pasti al giorno, quindi ogni 3-4 ore, per soddisfare l’alta richiesta nutrizionale e sostenere il consumo metabolico;
  • CIBI-SI (tutti quelli per i quali non bisogna mettere mano alla bilancia): cereali integrali, frutta fresca, proteine magre (tanto pesce, come spada, spigola, orata e baccalà), tanta insalata;
  • CIBI-NO: alimenti “trattati” e bibite zuccherate. Alcool con molta moderazione (sembra Ronaldo si limiti ad un buon vino, in quantità moderata).

Una giornata tipo a tavola di Cristiano Ronaldo: cosa mangia CR7

Fin qui, verrebbe da dire, nulla di strano. A colazione quindi niente latte con biscotti: Ronaldo mangia prosciutto, formaggio e yogurt ipocalorico, per poi consumare a metà mattina un toast con avocado e frutta. A pranzo quasi sempre un secondo (i tre anni trascorsi in Italia non lo hanno portato a inserire la pasta nella sua dieta) con dell’insalata - prevalentemente pollo o pesce. Indiscrezioni filtrate dall’ambiente Juventus spiegavano come, di norma, l’alternativa alla carne sono i calamari. Il calciatore a merenda mangia un’insalata con il tonno, mentre la cena è come il pranzo quindi o carne o pesce sempre accompagnata da verdure (e mai da carboidrati, anche il pane non è riuscito a “insinuarsi” nella sua routine alimentare). Il tutto è accompagnato ovviamente da moltissima acqua, quasi tre litri al giorno per essere sempre idratato. Cristiano include nella sua alimentazione anche uova - altro alimento dall’alto apporto proteico - e adora il baccalà; piatto tipico del Portogallo che cerca di inserire ogni volta che riesce in uno dei suoi spuntini.

L’allenamento e il riposo: i due aspetti con cui accompagnare la corretta alimentazione

Tutto qui? Beh, in realtà l’alimentazione diventa la chiave per spingere al massimo le sue prestazioni in allenamento, dando spazio poi agli altri due aspetti che determinano la corretta tenuta fisica: l’esercizio e il riposo. Passaggio immancabile per uno sport molto basato sulla fisicità è infatti l’appuntamento fisso in palestra: il calciatore deve avere scatto, resistenza, fluidità del gesto, ma anche prestanza muscolare. Alcune indiscrezioni di chi ha avuto modo di osservarlo a Torino dicono che Ronaldo faccia 3000 addominali al giorno (tremila, sì). Potrebbe essere un’iperbole, ma di sicuro il lavoro sull’addome fa parte dei cinque allenamenti in palestra a settimana, abbinando pesi e cardio. Anche quando l’allenamento è sul campo di calcio, la sua routine si distacca da quella standard dei suoi compagni perché prevede pilates e corsa aggiuntiva, almeno trenta minuti in più degli altri. Quando gli altri si fermano a riprendere fiato, lui accelera.

Come sostenere a livello fisico un carico del genere? Lavorando al meglio anche sul recupero e sul riposo, in questa minuziosa costruzione e mantenimento ossessivo della forma fisica. Rilassamento e meditazione di giorno, sonno tranquillo in una stanza senza interferenze elettroniche per la notte: completano poi il quadro della cura di ogni aspetto anche metodologie e tecniche per un pieno recupero psicofisico: sedute di crioterapia per alleviare la fatica muscolare ed ossea ed aumentare la concentrazione, sedute in camera iperbarica per accelerare la riparazione dei tessuti. Insomma, niente è lasciato al caso, per mantenere il pieno rendimento di una macchina perfetta.

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