Come stilare una classifica e una graduatoria con i dieci giocatori più forti della storia del calcio inglese, la patria del football nel senso più stretto del termine - il luogo in cui è stato inventato, la terra che ormai da oltre un secolo vive con una passione viscerale e diversa dagli altri uno sport che le ha regalato gioie, ma soprattutto tanti dolori. Un mondo che trascende il campo da gioco, ma che noi vogliamo provare a restringere nel rettangolo verde e alle prodezze messe in mostra nei 90 minuti di gioco. Come fare? Guardando alle top-10 stilate nel tempo e scegliendo in base a un unico insindacabile metro di giudizio: il nostro gusto personale. Questi i 10 giocatori più rappresentativi del calcio inglese, scopriamoli insieme.

I calciatori inglesi più forti di sempre: ecco la top 10

10° POSTO | EDDIE HAPGOOD

Shilton, Neal, Robson, Gerrard, Lampard, Scholes, Rooney, Shearer e si potrebbe andare avanti con la lista di tutti quelli che non troverete in questa lista. Icona e bandiera dell’Arsenal di Herbert Chapman che a metà degli anni ’30 cambiò per sempre il calcio, con i terzini che furono dirottati sulla fascia. Questo fece Hapgood che divenne il primo fluidificante della storia. Eleganza, fair play, piedi, velocità e cross: da lui in avanti il ruolo del terzino è diventato ciò che conosciamo oggi.

9° POSTO | GARY LINEKER

Il talento inglese di maggior impatto internazionale degli ultimi decenni. Ottimo a Barcellona dove vinse una Coppa delle Coppe, indimenticabile nel campionato inglese e trascinante in nazionale: capocannoniere al Mondiale ’86 con 6 gol, fermato solo ai quarti di finale da Maradona e dalle due reti più iconiche della storia del calcio. Quattro anni più tardi in Italia i suoi quattro gol portarono l’Inghilterra fino alle semifinali. Rapido, scaltro, tecnico: un attaccante moderno, dieci anni in anticipo rispetto agli altri.

8° POSTO | STEVE BLOOMER

Nato nel 1874, giocatore del Derby County, vinse 5 titoli di capocannoniere del campionato e sfiorò due volte il successo in FA Cup. È il secondo miglior marcatore della storia della Prima divisione inglese dopo Greaves con 317 reti e anche il suo rendimento in nazionale è impressionante: 28 reti in 23 incontri. Ebbe una carriera molto longeva – 22 anni – ma poco vincente. Il soprannome che gli è stato dato è “First Football Hero”: serve aggiungere altro?

7° POSTO | JIMMY GREAVES

Nessun attaccante inglese ha mai fatto più gol di lui: 357 reti in First Division (Shearer, primatista in Premier League dal 1991-92 in poi, è fermo a 260) e sei stagioni da capocannoniere. Nato La vera prima punta del calcio anni ’60, abile anche con il pallone tra i piedi e atteggiamento sopra le righe: si giocò così non nel migliore dei modi l’opportunità di giocare al Milan, rispedito in Inghilterra dopo aver segnato 9 gol nelle prime 12 partite in Serie A. Chissà cosa sarebbe successo se fosse rimasto con i rossoneri sotto la guida di Nereo Rocco…

6° POSTO | KEVIN KEEGAN

Due palloni d’oro (1978 e 1979), attaccante esterno o centrale che tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 è stato tra i più forti al mondo. Ha guidato il Liverpool al successo in Coppa dei Campioni, la prima di un club diventato poi letale in Europa e diventato poi un’icona anche per i tifosi dell’Amburgo in Germania. Ha vinto una Bundesliga e ha sfiorato il bis europeo, fermato solo dal Nottingham Forest, dopo aver umiliato in semifinale il Real Madrid.

5° POSTO | GORDON BANKS

Il simbolo del calcio inglese, uomo chiave d della nazionale nella seconda metà degli anni ’60 al pari dei compagni Charlton e Moore. Il portiere per eccellenza del calcio britannico - protagonista con quella che è stata da più parti indicata come “la parata del secolo” su Pelé al Mondiale di Messico ’70. Leicester e Stoke City le squadre in cui ha militato, per 721 minuti consecutivi non ha subito gol con l’Inghilterra: nessuno a mai fatto meglio di lui.

4° POSTO | WILLIAM DEAN

A detta di molti, il centravanti inglese più forte della storia della nazionale. Leggenda dell’Everton di inizio secolo, è scomparso nel 1980 a Goodison Park - colto da un malore durante un derby della Merseyside contro il Liverpool. Con i suoi 310 gol realizzati è il terzo all-time in First Division (dietro i già citati Greaves e Bloomer), ma con una media superiore che gli ha permesso di scalare posizioni in questa speciale classifica. Fortissimo di testa, non aveva un piede debole: in area era sempre gol, un cecchino nel periodo che ha preceduto la Seconda Guerra Mondiale.

3° POSTO | STANLEY MATTHEWS

Il Baronetto, primo pallone d’oro della storia, riconoscimento assegnatogli nel 1956 quando Matthews aveva già 41 anni. Il calciatore più longevo di sempre, con una carriera iniziata nel 1932 allo Stoke City e conclusa nel 1965 sempre con la stessa maglia (con brevi parentesi in giro per l’Inghilterra). Ala destra sopraffina ed elegante, è stato precursore con mezzo secolo d’anticipo sugli altri rimanendo sempre se stesso.

2° POSTO | BOBBY MOORE

Icona del West Ham a cui è rimasto legato per quasi tutta la carriera, è stato il primo centrale difensivo a interpretare il ruolo in maniera diversa: Moore, oltre che favoloso nel gioco di anticipo, aveva piedi da centrocampista e spesso giocava senza palla, attaccando per concludere a rete. Un solco seguito poi da Beckenbauer, a cui lo accomunavano la classe, la personalità da leader e una certa stima. Sei mesi dopo la diagnosi di un tumore, si ritrovò a conquistare da protagonista la FA Cup, in uno stadio di Wembley in cui si è poi laureato anche Campione del Mondo. Il migliore di tutti, tranne che di uno.

1° POSTO | BOBBY CHARLTON

Il primo in classifica non può che essere lui: il leader tecnico e non solo della nazionale campione del mondo nel 1966. Legato in maniera indissolubile al Manchester United di Matt Busby, sopravvissuto allo schianto di Monaco di Baviera del 1958 e rinato dalle ceneri come una fenice - diventando l’architrave di una squadra che ha vinto tutto in Inghilterra e in Europa. Ha vinto un Pallone d’Oro e ne ha sfiorati altri due, ma il trofeo più grande è quello di essere diventato per sempre il simbolo più luminoso del calcio inglese.

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