Manca poco più di un mese all’inizio della prossima stagione di Serie A che mai come quest’anno vivrà degli effetti della “tempesta araba” che si è scatenata su tutta Europa portando via i migliori talenti in circolazione, e non solo.

Ne sanno qualcosa Inter, Milan e Lazio su tutte che hanno ceduto rispettivamente Brozovic, Tonali e Milinkovic-Savic, ma i calciatori volati negli Emirati sono davvero tanti. Per avere un quadro più ampio, il nostro Fulvio Collovati ha scelto di intervistare Andrea D’Amico, procuratore sportivo di ampio respiro che ci ha accompagnato in una lunga disamina sul calciomercato “squadra per squadra”.

Dalle mosse di Giuntoli alla Juve, passando per un Napoli più in sordina, fino alle scelte di Roma e Lazio: sono tanti i fattori che potrebbero stravolgere gli equilibri delle scommesse calcio* e di tutta la Serie A in generale.

Ecco alcuni estratti dell’intervista.

Mercato allenatori, Andrea D’Amico: “Conte in Italia? Non aspettava altro”

Il primo tema affrontato dal nostro ospite riguarda gli allenatori, un aspetto spesso sottovalutato ma che per questa stagione avrebbe di gran lunga fatto la differenza. Nello specifico, parla di domino Andrea D’Amico nel ricordare che se il Napoli avesse scelto un allenatore italiano e al contempo la Juve avesse “salutato” Allegri, a quel punto si sarebbe innescato un cambio di panchine molto profondo.

In particolare, è notevole l’analisi su Antonio Conte che in questo momento è senza panchina e che secondo il procuratore sportivo “non vedeva l’ora di tornare in Italia”. Questo stallo ha inevitabilmente forzato anche la congestione di tutti i movimenti di mercato che, come lo stesso D’Amico ha sottolineato, per ora fa fatica a decollare soprattutto nella parte relativa agli acquisti.

Calciomercato Serie A: Andrea D’Amico sul Napoli: “Osimhen via per oltre 150 milioni”

Il primo “scontro” tra Napoli e Juventus è già avvenuto quest’estate a colpi di “stilettate”: da un lato la Vecchia Signora ha rapito Cristiano Giuntoli, rivelatosi poi gran tifoso bianconero scatenando la reazione sagace di Aurelio De Laurentiis. 

Sul fronte del mercato, invece, c’è ancora da attendere le mosse dei campioni in carica che dopo l’addio di Spalletti e del direttore sportivo avranno necessità di capire le basi su cui fondare la caccia al secondo Scudetto di fila. 

Il tema principale è legato alle cessioni di Kim e naturalmente di Victor Osimhen che per ora resterà al 90% nella città partenopea ma con qualche dubbio:

“Se arriva un’offerta superiore ai 150 parte. La mia sensazione è che lui non rinnovi, cosa che vorrebbe fare il presidente ma secondo me se non arriva un’offerta veramente importante oltre i 150 milioni lui non parte. Però potrebbe anche arrivare quest’offerta!”

Calciomercato Serie A: Andrea D’Amico fa il punto su Juventus, Roma e Lazio

Quanto alle inseguitrici, c’è tanta attesa soprattutto per la nuova dirigenza Juve chiamata a risollevare una squadra che lo scorso anno ha vissuto tantissimi bassi. In particolare, gli occhi saranno tutti puntati su Cristiano Giuntoli e sul duo Chiesa-Vlahovic a proposito dei quali D’Amico ha detto:

"Vlahovic ha reso molto meno di quello che è stato pagato perché comunque è stato pagato moltissimo e non ha dato quel rendimento. Però bisogna considerare un anno che per la Juventus e i suoi giocatori è stato traumatico.[…] Per quello che abbiamo visto finora, io ritengo molto meno indispensabile Vlahovic che Chiesa"

Discorsi opposti invece per le romane che vedono da un lato una Lazio orfana di Milinkovic-Savic ma guidata da un Maurizio Sarri sempre più protagonista e a cui andranno dati i giusti calciatori per continuare il suo percorso; dall’altro lato invece il “guru mediatico” Mourinho, come lo stesso D’Amico l’ha definito, è un profilo certamente diverso e che preferisce gestire giocatori rodati piuttosto che puntare su un percorso sul lungo termine. 

Situazione Inter e Milan, Andrea D’Amico: “Lukaku rimane. Scamacca lo vedo meglio in rossonero”

Infine, le milanesi con Inter e Milan che si sono mosse già in maniera più intensa rispetto alle dirette rivali. In particolare i nerazzurri hanno fatto diverse mosse in uscita, ottenendo liquidità per investire su nuovi profili; occhio infine a Lukaku che rimane ma:

"È un altro giocatore rispetto a quello che aveva reso sotto la gestione Conte. Gli allenatori contano tanto anche nella gestione del patrimonio umano"

Quanto alle operazioni del Milan e in particolare l’ultima con Loftus-Cheek, il nostro ospite non ha usato mezzi termini:

"È mercantilismo nel senso che l’ottica del fondo… il fondo è come se tu fossi governato da un computer, dall’algoritmo. Poi magari il calciatore mette la maglia del Milan davanti a 60.000 persone e l’algoritmo non ha calcolato la personalità…" 

A sorpresa, invece, potrebbe esserci spazio per Scamacca:

"Vista la politica del Milan, io lo vedo di più lì perché ha bisogno di ripartire e rifondare"

Non è tutto, perché la lunga analisi di Andrea D'Amico tocca tantissimi punti che vanno anche oltre l'aspetto puramente di mercato. Trovi tutto nel video qui in alto, per cui non ci resta che augurarti buona visione, buon campionato e ricorda che nella sezione dedicata ai pronostici per le partite di Serie A ci sono altre news e consigli sulle prossime partite!

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