È il derby del riscatto per gli Spurs?

Arrivare a giocare un derby dopo due pesantissime sconfitte esterne consecutive, non dev’essere poi così facile, quantomeno dal punto di vista psicologico. Per maggiori informazioni, chiedere al Tottenham di Mauricio Pochettino: nell’ultima settimana ha dovuto dire addio ai sogni di una rincorsa al titolo dopo le sconfitte sui campi di Burnley e Chelsea, e si ritrova ad affrontare i rivali storici per evitare di essere risucchiato nella corsa per il quarto posto.

Quanto diamine può essere crudele il calcio a volte, eh? In meno di 7 giorni gli Spurs sono passati dal giocarsi la vittoria del campionato a rischiare di subire la rimonta delle inseguitrici e non giocare nemmeno la Champions League. Il ritorno di Harry Kane dopo l’infortunio non ha sorbito l’effetto sperato: l’attaccante inglese ha segnato a Burnley (nel match poi perso per 2-1) ed è sparito completamente dal campo nel derby contro il Chelsea, senza riuscire ad impensierire neanche per un secondo il portiere avversario.

Per loro fortuna, Eriksen e compagni tornano a giocare in casa. A Wembley (che ricordiamo è un impianto utilizzato solo provvisoriamente dagli Spurs) Pochettino in questa stagione è uscito sconfitto solamente in 4 occasioni, contro Manchester City, Manchester United, Liverpool e Wolverhampton, vincendo poi in tutte le altre occasioni. Il Tottenham sta, infatti, riscrivendo la propria storia dal punto di vista statistico: in 28 partite giocate fino a questo momento, non hanno ottenuto nemmeno un pareggio.

Contro ci sarà un Arsenal che, al contrario, in meno di una settimana ha ottenuto due convincenti vittorie tra le mura amiche e ha accorciato sensibilmente il distacco dai diretti rivali. Dal -10 di sabato scorso, al -4 odierno: i Gunners hanno improvvisamente ridato speranza ai propri tifosi, arrivando allo scontro diretto con il Tottenham con l’occasione di accorciare ulteriormente e portarsi a una sola lunghezza di distacco. Emery potrà contare su tutti gli effettivi, eccetto i vari Holding, Pellerin e Welbeck che in questa stagione, a causa degli infortuni, hanno avuto pochissime occasioni per scendere in campo ed esprimere il proprio potenziale.

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