Il simbolo della Fiorentina è da sempre un giglio bottonato di colore rosso, il principale segno distintivo di Firenze, derivante dallo stemma araldico di Ugo di Toscana; infatti questo fiore è simbolo del capoluogo toscano, inserito in uno scudo perale con lo sfondo argento. Una simbiosi che va avanti da quando è stata fondata la società viola - altro tratto distintivo del legame tra squadra e città - nel lontano 1926 (per tre anni con le maglie dai colori bianco e rosso e poi dal 1929 la tinta viola scelta dal marchese Luigi Ridolfi Day da Verrazzano - uno dei fondatori del club).

Inizialmente il giglio era bianco in campo rosso ma nel 13° secolo i Guelfi scelsero il giglio con i colori invertiti per differenziarsi dai Ghibellini e quando, nel 1251, i primi cacciarono i secondi il simbolo di Firenze divenne quello che conosciamo oggi. Il fiore è propriamente un Iris germanica var. florentina, detto anche "Giglio di Firenze" o "Giaggiolo bianco", comune nei dintorni della città toscana e per questo associato da più di mille anni al capoluogo della regione. Con una storia del genere alle spalle, la Fiorentina ha deciso quindi di non modificare l’assetto base di un logo che ha comunque avuto diverso variazioni nel corso degli anni. Scopriamo insieme le principali.

I primi 50 anni (o quasi) di storia, nel segno del giglio di Firenze

Dalla nascita della squadra quindi, fino al 1951, la scelta è stata delle più semplici: il giglio come simbolo del club che si identificava con la città di Firenze. Logo in rosso su sfondo bianco, senza fronzoli né richiami in alcun modo al viola (inserito per le maglie, ma non per la composizione dello stemma). Nel 1951 il logo venne riprogettato e trasformato, rendendo geometrico il giglio e inserendolo così in un rombo - altra forma poi diventata uno dei motivi ricorrenti del logo della Fiorentina - primo importante rebranding della società che ha rappresentato la squadra per un decennio. Una forma quella del rombo che verrà poi riproposta e “allungata” nel 1963, dando un tocco ulteriore a un marchio poi diventato altro segno distintivo per la Fiorentina, che nel 1967 invece decise di fare un vero e proprio salto nel vuoto - inserendolo in un contorno con un richiamo al blu insieme al viola. Altra differenza fondamentale: la parola “AC Fiorentina” che si nota molto di più, contrasto netto rispetto al passato.

La svolta “viola” dal 1977 a oggi: un logo molto più riconoscibile

Nel 1977 si ripropone - senza torna più indietro - il classico viola, con il blu che non farà più capolino sul logo della Fiorentina. Giglio rosso in bella mostra, sempre più vicino allo stile dei primi anni: il rombo si allunga sempre di più con le tre iniziali “ACF” a campeggiare in bella vista. Finita qua la rivoluzione? Neanche per sogno: dal 1981 al 1990 la Fiorentina infatti ha avuto un logo rotondo - una novità per la società toscana. Cerchio viola con interno bianco e il giglio accennato soltanto in parte che diventa una F rossa stilizzata: un simbolo moderno (molto vicino al gusto di oggi) che tuttavia non convince fino in fondo, tanto da portare nel 1991 al ritorno al rombo allungato che tutti conosciamo. È quello lo stemma dei trionfi, dei grandi campioni di un decennio unico per la squadra toscana, giunta poi invece nel 2002 ai giorni più tristi del fallimento. A quel punto, con il club sommerso dai debiti, a cambiare è anche lo stemma: la Fiorentia Viola fa così una mossa di recupero delle origini, riproponendo il logo originare disegnato nel 1927 - il giglio rosso su sfondo bianco, quasi a voler accompagnare la squadra nel primo anno di una nuova nascita.

Il logo della Fiorentina ai giorni nostri: il restyling del 2003 e del 2022

Il restyling del 2003 riporta in vita l'iconica geometria romboidale posizionando il giglio rosso all'interno di un rombo che presenta i colori bianco e viola, oltre a finiture dorate. Viene valorizzato il monogramma “ACF” che rappresenta il nuovo corso della società viola, fino a quando la proprietà Commisso non ha deciso di lanciare un nuovo logo: “Unici da sempre, come il nostro calcio. Siamo ostinati, ribelli, fieri padroni del nostro destino’” - con questa frase, e il claim "Play to be different”, la Fiorentina ha lanciato uno stemma con lo sguardo rivolto al futuro. Si passa dal classico rombo allungato ad un rombo più classico con il giglio che resta sempre presente nello stemma e una "V" che fa da base al logo. Funzionerà? Staremo a vedere.

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