La cartomanzia è una disciplina che affascina quotidianamente appassionati e curiosi, anche di casinò online*, di ogni età e provenienza. Il gusto e l’adorazione per il divino trovano nelle carte da gioco di qualsiasi tipologia una florida declinazione, che permane viva tutt’ora in alcune occasioni speciali. Nonostante si creda che la tradizione cartomantica affondi le sue radici molti secoli fa, non esistono documentazioni che attestino tutto ciò e pertanto l’origine del fenomeno è alquanto arbitraria a livello di datazione. Ciò che è rimasto immutato è il legame che le singole carte hanno con la cultura che le ha plasmate nel tempo e in questo articolo andremo alla scoperta delle carte siciliane, imparandone significati e lettura.

Le carte siciliane sono dunque una delle declinazioni regionali presenti in Italia e appartengono al “gruppo spagnolo” insieme a quelle piacentine e napoletane, a sottolineare la probabile matrice araba fortemente riscontrabile durante la dominazione borbonica. Rispetto a queste ultime, le carte siciliane si caratterizzano per le decorazioni negli spazi vuoti, perlopiù al centro. Come qualsiasi altro mazzo, quello relativo alle carte siciliane è composto da 40 carte, dieci per ciascun seme, e non mancano chiari riferimenti sia iconografici che linguistici alla lingua araba.

Come leggere le carte siciliane: l'iconografia

Prima di procedere con il simbolismo e la lettura delle carte siciliane, introduciamo brevemente l’iconografia delle stesse, ossia come sono rappresentate nei disegni Simbolismo e iconografia si intrecciano in maniera indissolubile, mentre sono trasversali a parità di valore della carta. La donna (che rappresenta il fante), per esempio, è uno dei riferimenti garibaldini ed è raffigurata con abiti maschili e grado di ufficiale minore. Le figure a cavallo, invece, che assumono un valore pari a 9, in cui la figura equina è di colore grigio e pertanto potrebbe essere associata a un asino. Ebbene il significato di questa scelta cromatica conduce all’ideale di umiltà, per indicare il modo in cui si entrava in pellegrinaggio nella città di Medina, patria del profeta Maometto (o Gesù nel caso della religione cristiana). In alcuni casi, il cavallo di spade o di bastoni poteva raffigurare direttamente Giuseppe Garibaldi Per entrambe, non mancano i riferimenti letterari al dolce stil novo di impronta siciliana.

Il re veste indumenti tipicamente riconducibili all’epoca carolingia, mentre il seme dei denari (rappresentazione della borghesia) è quello più significativo anche culturalmente. Sulle monete del 2 trova posto il profilo di Ferdinando II° di Borbone, che regnò sulle Due Sicilie per quasi trent’anni; Il 3 è raffigurato come la Trinacria, stemma della Regione, poi il 4 richiama i simboli dell’Alchimia e i quattro stati della materia mentre il 5 nei mazzi più antichi prevedeva l’effige di Garibaldi, poi sostituita dalla biga. Infine la donna era rappresentata nell’antichità bendata per indicare la fortuna. Per quanto concerne gli altri semi troviamo le coppe ad ampolla di lebete nuziale (a testimonianza della dominazione greca sulla Sicilia) e prive della tinta centrale gialla (simbolo degli ecclesiastici), le spade di colore verde (e non blu, simbolo dei nobili) e infine i bastoni “a tronco”, emblema del popolo, di cui il 4 richiama la Croce di Sant’Andrea.

Come leggere le carte siciliane: il simbolismoI significati e le relative letture delle carte sono da considerarsi meramente attendibili, poiché non esiste un codice ufficialmente riconosciuto che ne attesti l’effettivo simbolismo. Inoltre nel mondo dei tarocchi si associano significati diversi a seconda che la carta sia dritta o rovesciata, oppure a seconda delle carte che lo circondano. Nelle tabelle di seguito troverete una lettura unica di ciascuna carta:

Denari

Coppe

Spade

Bastoni

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