Il poker è da tempo entrato nell’immaginario collettivo come uno dei giochi più affascinanti e divertenti, in cui la giusta componente di fortuna - che non manca mai quando si decide di sfidare la sorte - si mixa con una buona dose di tecnica; intesa come calcolo delle probabilità che, disponendo di ben cinque carte scoperte e comuni a tutti nella versione Texas Hold em, diventa nel medio-lungo periodo la componente fondamentale per sperare di vincere. In sostanza: se si imparano a fare i compiti a casa, la singola partita può sicuramente andare male, così come la serata storta, ma su un quantitativo più importante e grande di partite invece la capacità di puntare o tirarsi indietro in base al calcolo delle probabilità può fare la differenza sul risultato di vittoria o sconfitta. A tal proposito è stata disegnata una tabella all’interno del libro “Theory of Poker”, pubblicato nel 1987, da David Sklansky che, prendendo il nome dell’autore, è diventata una specie di riferimento per i giocatori alle prime armi che approcciano al Texas Hold em anche nei casinò online*. Ma andiamo con ordine e scopriamo tutto insieme.

David Sklansky, uno scrittore americano prestato al poker (o il contrario?)

Quindi, la prima domanda che sorge spontanea è: chi era David Sklansky? Un giocatore di poker professionista e scrittore americano, famoso per essere stato uno dei primi ad applicare concetti matematici alla strategia del poker. Un’intuizione che lo ha reso, tra le altre cose: giocatore di successo - non era solo un teorico, ma anche un abile giocatore che ha vinto ben tre braccialetti delle World Series of Poker (WSOP) durante la sua carriera, dimostrando la sua capacità pratica al tavolo verde; un prolifico autore, tant’è che l'impatto di Sklansky sul poker va oltre il gioco stesso perché ha scritto o contribuito a oltre quattordici libri su poker, blackjack e gioco d'azzardo in generale ( tra i quali “The Theory of Poker”, la sua opera più famosa pubblicata nel 1994). 

Il libro con il quale ha riscosso successo quindi ha stabilito principi fondamentali che continuano a influenzare la strategia del poker ancora oggi, basate prima di tutto sull’approccio matematico: la formazione matematica di Sklansky è evidente nei suoi scritti, una conoscenza che gli ha permesso di sottolineare l'importanza di utilizzare l'analisi statistica per ottenere un vantaggio nel gioco - una prospettiva innovativa e rivoluzionaria per l’epoca. David Sklansky è una vera e propria leggenda nel mondo del poker e la sua tabella viene utilizzata ancora oggi.

La tabella di Sklansky: che cos’è e come bisogna applicarla al Texas Hold emÈ una tabella che indica sulle ascisse e sulle ordinate i valori delle varie carte - se prendiamo ad esempio una partita con dieci giocatori al tavolo - dando in base alla casella incastro (che rappresenta la coppia di carte che ci è stata data nella fase che nel Texas Hold em viene definita “pre-flop”) un valore da 1 a 8 in base all’importanza che tale mano può avere. Il numero 1 rappresenta una mano potenzialmente molto favorevole (coppia di assi, ad esempio), il sette invece quella che difficilmente riusciremo a trasformare in una mano vincente (un due e un tre, per dirne una). Non solo: esiste tutta una fascia di combinazioni che non hanno un valore assegnato: quelle sono le mani che non vanno neanche prese in considerazione dal giocatore, ma da passare assolutamente evitando la puntata.

L’importanza del seme delle carte che riceviamo come prime due da giocareAttenzione però: a seconda di come si legga la tabella, la coppia di carte in mano darà un valore diverso. Per esempio, se avete in mano un Jack e un 8, stando alla tabella, otterrete non uno ma ben due valori: rispettivamente 6 e 8, che indicano due tipologie diverse di azioni da compiere al tavolo. Due carte dello stesso valore (come due Assi, due K, due 7…) danno un solo numero come risultato: come mai? La risposta è molto semplice: per leggere la tabella bisogna fare prima un’importante distinzione: se le due carte ricevute siano dello stesso seme (same suited) o se siano di semi diversi (offsuit). Nel primo caso, per incontrare il valore giusto dovrete partire dalla vostra carta più alta sulla colonna di sinistra, e aggiungere quella più bassa sulla riga in alto. Per esempio, con una Donna e un 10 in mano dello stesso seme, il valore di questa coppia di carte sarà 4. Nel secondo caso invece dovete fare il contrario: aggiungere alla colonna di sinistra la carta più bassa e alla riga sopra la carta più alta. Sempre utilizzando lo stesso esempio, con una Donna e un 10 in mano ma di semi diversi, il valore della vostra coppia sarà 6.

Tabella di Sklansky: fondamentale è la posizione al tavolo

Chiudiamo con il consiglio più importante: quando giocare o quando no? Sklansky ci dice anche quando sia bene partecipare alla mano a seconda del valore delle nostre carte e della posizione al tavolo. Per esempio, nel caso di un valore di 1 (il massimo che si può assegnare a due carte), come per esempio una coppia d’Assi (AA), Sklansky consiglia di partecipare sia che voi siate in una posizione early, middle o late al tavolo. Il posto in cui siete seduti diventa quindi una discriminante, considerando sempre che per tutti i valori dall’1 al 5 bisogna sempre puntare. Con le carte di valore 6 invece, è consigliato partecipare solo se occupate una posizione middle o late al tavolo. Con il 7, solo se siete i primi a puntare. Facciamo ora un ultimo esempio: ammettiamo di avere in mano un Jack e un 8 dello stesso seme, con 6 come valore ottenuto. Il sei non è un buon valore, ma è comunque una mano teoricamente giocabile a patto che vi troviate in posizione centrale o avanzata del tavolo. Se vi trovate in posizione arretrata, allora meglio passare la mano. Tutto chiaro? Ora provate a sbizzarrirvi anche voi.
*Si prega di essere consapevoli del fatto che questo link vi rimanderà al sito scommesse