I 90 minuti di una partita di calcio e i 40 (o 48, se si guarda alla NBA) fissati sul cronometro di un match di pallacanestro sono soltanto dei riferimenti per sfide che - soprattutto per quel che riguarda il basket - spesso e volentieri durano di più. Il riferimento temporale però c’è, a differenza di quanto accade con il tennis in cui a sancire il termine della sfida non è il ticchettare di un orologio, ma il raggiungimento di un obiettivo: vincere due set su tre o, nel caso degli Slam, tre set su cinque. La domanda però resta: quanto dura una partita di tennis? Quesito a cui non è semplice dare una risposta univoca: se si pensa al testa a testa tra i primi al mondo e i qualificati nei turni iniziali di un torneo che prevede la vittoria dopo la conquista di due set, il match può terminare anche nel giro di 40 minuti o poco più - tenendo conto anche dell’ingresso e dell’uscita dal campo degli atleti. Discorso ben diverso se si considera una sfida combattuta di uno Slam tra due giocatori abili in risposta e in grado di ridurre al minimo gli ace dell’avversario: in quel caso si possono tranquillamente superare le cinque e anche le sei ore prima di scoprire quale dei due tennisti in campo avrà la meglio. Quindi? Facciamo la media? Non proprio: c’è chi ha fatto i calcoli per noi.

Il tennis e il rapporto con il tempo: si gioca soltanto nel 16% dei minuti

Se ragioniamo considerando la cronaca di una sfida, la durata di un incontro di calcola dal momento in cui viene lanciata la prima pallina a quello in cui viene segnato l’ultimo punto. Secondo uno studio eseguito dal Wall Street Journal, che ha misurato manualmente il tempo effettivo di gioco, la maggior parte del tempo in una partita di tennis è occupato da preparazione del servizio, cambi di campo, decisioni del giudice e a volte discussioni tra giudice e giocatori. Solo il 16.1% del tempo invece riguarda gli scambi e i colpi che vedono la pallina passare da un campo all’altro. Questo dato dimostra che nel tennis le strategie sono una parte fondamentale e la concentrazione si rivela una chiave per raggiungere la vittoria.

Mantenere alta la soglia di attenzione per ore, risparmiando energie fisiche e mentali per non arrivare stremato agli scambi decisivi che si giocano, in genere, a fine partita: la chiave sta tutta qui, come raccontato dallo studio che dimostra come i tennisti tendano a perdere molto tempo tra i cambi di campo, forse proprio per concedersi qualche attimo di relax per tornare al meglio delle proprie capacità. Lo studio ha mostrato anche una marcata differenza tra tempo di gioco effettivo tra incontri maschili, che hanno una durata inferiore, e incontri femminili che invece durano mediamente più a lungo. Questo dato potrebbe trovare spiegazione nel fatto che il tennis maschile si gioca più che altro sulla potenza delle palline servite mentre quello femminile è meno “muscolare” e registra scambi mediamente più lunghi.

John Isner contro Nicolas Mahut: la partita più lunga della storia del tennis

Non ci sono quindi dati che calcolano la media, né fonti storiche documentate che parli della partita più veloce della storia del tennis professionistico. In molti però ricordano quella che è stata la sfida che più a lungo è durata, costringendo poi gli organizzatori dello Slam più famoso al mondo a cambiare le regole per evitare che succedesse di nuovo. Stiamo parlando dell’incontro tra John Isner e Nicolas Mahut, andato in scena dal 22 al 24 giugno 2010 a Wimbledon e durato nel complesso ben 11 ore e 5 minuti, concluso con il successo finale di Isner per 6-4, 3-6, 6-7, 7-6, 70-68. Una lunghissima maratona che non si potrà più replicare dopo l’introduzione del tie-break anche al quinto set (che termina dunque 7-6 in favore del giocatore che riesce a distanziare due punti l’avversario e non più 70-68 come in quella storica cavalcata. Isner-Mahut resterà quindi la gara detentrice di diversi record incredibili:

  • 11 ore e 5 minuti: match più lungo della storia del tennis (record precedente: le 6 ore e 43 minuti del match Leonardo Mayer-João Souza in Argentina-Brasile di Coppa Davis nel 2015;
  • 183 game: maggior numero di game giocati (record precedente: 112 game nel match Pancho Gonzales-Charlie Pasarell nel 1969);
  • 216 ace: 113 di John Isner e 103 di Nicolas Mahut (record precedente: 96 ace nel match Ivo Karlović-Radek Štěpánek di cui 78 di Karlović e 18 di Stepanek);
  • 8 ore e 11 minuti: set più lungo della storia;
  • 138 game: set con il punteggio più alto (record precedente: 48 game nel match John Newcombe-Marty Riessen allo US Open nel 1969).

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