Partiamo dalla fine, ossia dal bracciale tennis - una tipologia di gioiello noto e di grande successo per la sua eleganza e bellezza. Un oggetto prezioso, passato agli onori delle cronache anche come "eternity bracelet", un gioiello caratterizzato da una fila continua di pietre preziose, solitamente diamanti, incastonate su una montatura in metallo prezioso, tipicamente oro bianco. Alcune delle sue caratteristiche distintive: design semplice e raffinato, con la sua forma essenziale e con le pietre disposte in modo uniforme - disposizione che lo rende un gioiello elegante e sobrio; di sicuro poi la flessibilità, con la montatura, solitamente realizzata con maglie a griffe, che permette al bracciale di adattarsi perfettamente al polso; la chiusura a scomparsa: un ingegnoso meccanismo nasconde la chiusura all'interno del bracciale, creando un cerchio continuo di pietre preziose, simbolo di eternità e poi, infine, i materiali preziosi - con la scelta di pietre preziose come diamanti, zaffiri o smeraldi, insieme all'utilizzo di metalli preziosi come oro bianco, oro giallo o platino, che conferisce al bracciale un valore elevato e un'estetica raffinata. Bene, ma ora vi starete chiedendo: perché tutto questo è associato al tennis? Scopriamolo insieme.

L’episodio di Chris Evert agli US Open 1987: nasce così il nome “bracciale tennis"

La sua nascita risale agli anni '20 del XX secolo, quando era conosciuto come "eternity bracelet" per via della sua chiusura a scomparsa che creava un cerchio continuo di pietre preziose, simbolo di amore eterno. Il bracciale era un dono popolare per celebrare anniversari, matrimoni e altre occasioni speciali, ma l’aneddoto che ha dato il nome “tennis” è legato a un caso fortuito rimasto nell’immaginario di molti. Durante gli US Open del 1987, Chris Evert - leggendaria ex tennista statunitense, considerata una delle più grandi giocatrici di tutti i tempi - si trovava nel bel mezzo di un match contro la connazionale Kathy Rinaldi quando il suo bracciale di diamanti, un regalo del marito John Lloyd, si slacciò e cadde sul campo. L'incontro fu momentaneamente interrotto per permettere alla Evert di recuperare il prezioso gioiello, che aveva un grande valore affettivo per lei. L'incidente, trasmesso in diretta televisiva, catturò l'attenzione del pubblico e dei media, che soprannominarono il bracciale "tennis bracelet”.

Chi è Chris Evert: un simbolo del tennis femminile e non solo

Evert ha dominato il tennis femminile negli anni '70 e '80, conquistando un numero record di 157 titoli in singolare, tra cui 18 titoli del Grande Slam. Tra i suoi traguardi più significativi ci sono sicuramente: la presenza al numero uno del mondo per un totale di 260 settimane, di cui 125 consecutive tra il 1975 e il 1978; vincitrice di 18 titoli del Grande Slam, un record all'epoca del suo ritiro (superato poi solo da Martina Navratilova e Margaret Court); detentrice del record di vittorie consecutive su terra battuta (125) e su tutte le superfici (130); vincitrice di 5 titoli consecutivi di Wimbledon (1974-1978); vincitrice di 6 titoli consecutivi US Open (1975-1980). Evert inoltre era conosciuta per il suo stile di gioco solido e consistente, caratterizzato da un rovescio a due mani impeccabile, una grande resistenza fisica e una mentalità vincente, ammirata inoltre per la sua sportività e il suo fair play. La sua eleganza e il suo comportamento impeccabile la resero una vera e propria icona del tennis permettendole, dopo il ritiro dal tennis professionistico nel 1989, di rimanere nel mondo dello sport come commentatrice televisiva e allenatrice. Insomma, il fatto che il bracciale fosse caduto proprio a lei rese il tutto ancora più iconico.

Il nome “bracciale tennis” però non dipende da Chris Evert

Effettivamente, non ci sono prove che Chris Evert abbia mai esplicitamente detto che il suo bracciale da tennis dovesse essere chiamato "tennis bracelet" dopo il famoso episodio del 1987. Diverse fonti giornalistiche e sportive riportano l'aneddoto, spesso citando dichiarazioni di Evert in cui esprime dispiacere per la perdita del bracciale e il suo valore affettivo. Alcune ricostruzioni affermano che Evert si sia riferita al gioiello come "il mio bracciale da tennis" durante l'intervista post-partita, ma non vi sono prove concrete a sostegno di questa versione. È possibile che la dicitura "tennis bracelet" sia stata coniata dai media nel descrivere l'incidente, diffondendosi poi rapidamente e diventando il nome comune per questo tipo di gioiello. Ciò che è certo è che Evert era molto affezionata al bracciale, un regalo come già detto del marito John Lloyd, e la sua perdita ha avuto un impatto emotivo su di lei. L'episodio ha avuto una grande eco mediatica, contribuendo involontariamente a diffondere la conoscenza del bracciale da tennis in tutto il mondo. Nel tempo, il nome "tennis bracelet" si è affermato come il termine più usato per questo tipo di gioiello, associandolo indissolubilmente all'aneddoto di Evert, anche se non esplicitamente da lei.

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