Dal 1887, sui prati dell’All England Club, va in scena il torneo di Wimbledon, ovvero quello in assoluto più romantico e antico. Ripercorriamo insieme l'albo d'oro con la storia e i vincitori del più famoso torneo di tennis.

Albo d'oro Wimbledon: gli inizi della storia del torneo

In questi quasi 150 anni il mondo, e il tennis, sono cambiati drasticamente ma il Major londinese è sempre rimasto un punto di riferimento per tutti gli appassionati.

Iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di Wimbledon ha sempre significato, per tutti, entrare nella storia di questo sport e lasciare un segno indelebile, destinato a perdurare in eterno. Il primo vincitore fu Spencer Gore, il quale diede il via ad una serie di 30 successi consecutivi da parte di tennisti britannici.

Il primo giocatore non del Regno Unito a portarsi a casa il trofeo fu infatti Norman Brookes, nel 1907, prima di abdicare nuovamente a vantaggio di Gore nell’anno seguente.

Dopo la Prima guerra mondiale, e precisamente nell’edizione del 1920, arrivò la prima vittoria di un tennista statunitense, quando Bel Tilden vinse in finale ai danni di Gerald Patterson.

Albo d'oro Wimbledon: i grandi vincitori e le leggende storiche

Wimbledon annovera nel proprio albo d’oro una serie di leggende indimenticabili: l’inglese Fred Perry, vincitore per tre anni consecutivi sull’erba londinese tra il 1934 e il 1936, l’australiano Rod Laver, trionfatore per 4 volte - due anni consecutivi nel 1961 e nel 1962 e nuovamente nel 1968 e nel 1969 - e gli americani Artur Ashe (al quale, tra l’altro, è dedicato il campo centrale dell’arena degli US Open) e Jimmy Connors.

Il tutto prima dell’arrivo di Bjorn Borg. Sì, perché lo svedese ha cambiato definitivamente la storia di Wimbledon. Prima di lui, infatti, nessuno aveva mai vinto per cinque volte, figuriamoci consecutivamente, lo slam londinese, peraltro dando vita a sfide leggendarie contro John McEnroe.

Ad infrangere il record dei 5 successi fu Sampras che, a cavallo tra il 1993 e il 2000, vinse il torneo di Wimbledon per ben 7 volte, finendo sconfitto solo nel 1996 dall’olandese Krajicek. 

Albo d'oro Wimbledon: gli eroi moderni

Il 2001, poi, fu l’anno di una nuova svolta epocale: in quell’edizione - infatti - un neanche ventenne svizzero di nome Roger Federer eliminò la leggenda Sampras. Da allora l’elvetico dovette attendere fino al 2003 prima di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro dello slam erbivoro. Da quella data, però, Federer inanellò una serie di 5 vittorie consecutive, contro Philippoussis, Roddick e Nadal (questi ultimi sconfitti due volte ciascuno) - raggiungendo Borg - e altri 3 titoli (l’ultimo nel 2017 contro Cilic), per arrivare ad un totale di 8, superando anche Sampras e affermandosi come il giocatore più vincente della storia di Wimbledon.

Nell’era Federer, però, l’elvetico ha dovuto duellare con giocatori di altissimo livello come Nadal, che lo sconfisse nel 2008 al termine di una partita leggendaria, Djokovic, vincitore di 5 titoli qui a Wimbledon, e l’idolo di casa Andy Murray capace, nel 2013, di riportare il titolo nel Regno Unito dopo un’astinenza durata ben 77 anni dall’ultima vittoria del già citato Fred Perry nel 1936.

Ogni volta che si parla di Wimbledon la mente di qualsiasi appassionato di tennis va ai campioni che, nel corso degli anni, sono stati in grado di aggiungere il proprio nome all’albo d’oro di questo torneo. Le leggende sono tante, tutte immortali, alcuni giocano tuttora e molti altri devono ancora nascere.

God bless Wimbledon.

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