Dopo la corsa olimpica e una gara di livello assoluto sia al Giro d’Italia che al Tour De France, si chiude la stagione dei Grandi Giri con la Vuelta pronta a partire nei prossimi giorni e a regalare grandi emozioni agli appassionati. Sarà, come spesso accade, una Vuelta molto dura anche se, a conti fatti, non ci saranno picchi altimetrici impossibili. Non ci sarà l'Angliru, scalato lo scorso anno, neanche il Tourmalet o il Bola del Mundo, in un percorso che non prevede nessun passaggio oltre i 2.000 metri di quota. Illusione però soltanto parziale di un percorso che invece ha tanti ostacoli da dover affrontare, in una gara che porterà per nove tappe a trovare il traguardo al termine di una salita e complessivamente, ben 13 frazioni tra media e alta montagna.

La vetta più alta sarà quella del Cuitu Negru (1843 metri) che torna alla Vuelta a 12 anni dall'ultima apparizione: quella volta vinse Dario Cataldo che batté Thomas De Gendt. Tra le altre salite più ostiche avremo l'Alto de Hazallanas (1675 metri), il Puerto de Ancares (1670 metri), il Pico Villuercas (1549 metri), il Picón Blanco (1518 metri) e il Puerto de Leitariegos (1528 metri).

Il tutto senza dimenticare l'arrivo a Lagos de Covadonga (solo 1085 metri di quota), ma per percentuali di pendenza sarà una delle tappe più impegnative di questa edizione. In totale, avremo 54 GPM in questa 78esima edizione con 3.248 km da percorrere e 59.279 metri di dislivello. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio le tappe della gara spagnola, con possibili ciclisti protagonisti e chi può puntare a vincere la corsa.

Vuelta 2024: le tappe e i km da percorrere in programma

  • 17 agosto, tappa 1: Lisbona-Oeiras, crono di 12 km | Dislivello: 52 metri
  • 18 agosto, tappa 2: Cascais-Ourém di 191 km | Dislivello: 2691 metri
  • 19 agosto, tappa 3: Lousã-Castelo Branco di 182 km | Dislivello: 2666 metri
  • 20 agosto, tappa 4: Plasencia-Pico Villuercas di 167 km | Dislivello: 3520 metri
  • 21 agosto, tappa 5: Fuente del Maestre-Siviglia di 170 km | Dislivello: 1684 metri
  • 22 agosto, tappa 6: Jerez de la Frontera-Yunquera di 181 km | Dislivello: 3701 metri
  • 23 agosto, tappa 7: Archidona-Córdoba di 179 km | Dislivello: 1920 metri
  • 24 agosto, tappa 8: Úbeda-Cazorla di 159 km | Dislivello: 2660 metri
  • 25 agosto, tappa 9: Motril-Granada di 178 km | Dislivello: 4425 metri
  • 27 agosto, tappa 10: Ponteareas-Baiona di 160 km | Dislivello: 3020 metri
  • 28 agosto, tappa 11: Campus Tecnológico Cortizo Padron-Campus Tecnológico Cortizo Padron di 164 km | Dislivello: 2726 metri
  • 29 agosto, tappa 12: Ourense Termal-Estación De Montaña De Manzaneda di 133 km | Dislivello: 3020 metri
  • 30 agosto, tappa 13: Lugo-Puerto de Ancares di 171 km | Dislivello: 3409 metri
  • 31 agosto, tappa 14: Villafranca del Bierzo-Villablino di 199 km | Dislivello: 2830 metri
  • 1 settembre, tappa 15: Infiesto-Valgrande Pajares Cuitu Negru di 142 km | Dislivello: 3733 metri
  • 3 settembre, tappa 16: Luanco-Lagos de Covadonga di 181 km | Dislivello: 4048 metri
  • 4 settembre, tappa 17: Arnuero-Santander di 143 km | Dislivello: 2687 metri
  • 5 settembre, tappa 18: Vitoria-Mastu-Parque Natural de Izki di 175 km | Dislivello: 2711 metri
  • 6 settembre, tappa 19: Logroño-Alto de Moncalvillo di 168 km | Dislivello: 2528 metri
  • 7 settembre, tappa 20: Villarcayo-Picón Blanco di 171 km | Dislivello: 5064 metri
  • 8 settembre, tappa 21: Madrid-Madrid, crono di 22 km | Dislivello: 184 metri

Vuelta 2024: il montepremi e i migliori corridori al via

Per questa edizione 2024 gli organizzatori hanno mantenuto il montepremi degli anni passati, con il vincitore della Vuelta di Spagna che guadagnerà 150 mila euro, meno della metà della vittoria del Tour de France. Ci sono invece 11 mila euro per il vincitore di una singola tappa, 3000 euro al supercombattivo dell'edizione. Questo il montepremi completo in base al piazzamento: il secondo classificato riceve 57.985 euro, il terzo 30.000, mentre il primo giù dal podio ne porta a casa 15.000. L’ultimo sopra i 10.000 euro di premio è il quinto che ne conquista 12.5000. Si, ma quali saranno i corridori che proveranno a prendersi questo successo? Primo su tutti assente, Tadej Pogacar: lo sloveno della UAE Emirates poteva provare ad andare a caccia della clamorosa tripletta dopo le vittorie al Giro e alla Grande Boucle, ma ha preferito concentrarsi su altri obiettivi. Jonas Vingegaard come di consueto ha puntato tutto sul Tour, mentre Primoz Roglic, caduto in Francia, non sembra aver ancora recuperato dai problemi fisici e dovrebbe dire addio alla partecipazione in terra iberica. I favoriti diventano dunque corridori di seconda linea: la UAE Emirates punta sui gregari di lusso Joao Almeida ed Adam Yates, che possono fare la differenza in salita. La Spagna invece si gioca tre carte di qualità come Mikel Landa, Carlos Rodriguez ed Enric Mas. Anche l’Italia ha le sue chances: il Bel Paese può puntare su un Antonio Tiberi che vuole crescere ancora dopo il Giro e su Giulio Ciccone, reduce da un piazzamento discreto al Tour. 

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