Vi avevamo promesso un weekend estremamente interessante e non siamo stati delusi, non solo a livello di prestazioni delle squadre in campo ma anche a livello di news. Il tema che ha generato più attenzione è sicuramente l’All Star Game con una notizia su tutte: il commissioner NBA Adam Silver ha deciso di aggiungere ai roster dell’All Star Game due leggende come Dwyane Wade e Dirk Nowitzki per omaggiarli dopo una carriera straordinaria. In secondo luogo D’Angelo Russell è stato selezionato al posto di Victor Oladipo e infine c’è stata anche la sostituzione di Derrick Jones Jr. per lo Slam Dunk Contest, al suo posto ci sarà Hamidou Diallo degli OKC Thunder. Non sono mancate anche le notizie secondarie di mercato con Portland che ha mandato ai Cleveland Cavaliers Wade Baldwin, Nick Stauskas e due scelte in cambio di un giocatore funzionale come Rodney Hood. E poi? E poi protagonista è stato, ovviamente, il campo.

Iniziamo il nostro giro di risultati in giro per la NBA con la buona prova di sabato dei Los Angeles Clippers che, ospiti dei Detroit Pistons hanno ottenuto una vittoria in rimonta per 111-101: con super prova di Lou Williams (39 punti in uscita dalla panchina) la squadra di LA continua la propria ottima stagione consolidandosi nella lotta-playoff. Inutili i 24 punti e 11 rimbalzi del grande ex Blake Griffin.

Non si sono fermati neanche i Milwaukee Bucks, che hanno battuto a domicilio gli Washington Wizards per 131-115. I ragazzi di coach Budenholzer si sono così confermati in cima alla Eastern Conference. Buone prove per i tre All Star: con 37 punti e 10 rimbalzi Giannis Antetokoumnpo si conferma un serissimo candidato MVP ma non sfigurano neanche un Khris Middleton da 20 punti, 7 rimbalzi e 6 assist e un sempre più solo Bradley Beal da 24,4 rimbalzi e 3 assist.

Nessuna rivincita dopo la sconfitta della scorsa settimana per i New Orleans Pelicans: i San Antonio Spurs hanno avuto la meglio su un gruppo sempre più in difficolt, che non poteva contare su Anthony Davis, Nikola Mirotic e Julius Randle. Gli Spurs hanno avuto la meglio per 113-108, con LaMarcus Aldridge che ha festeggiato la convocazione per la gara delle stelle con 25 punti e 14 rimbalzi a referto .Tranquillo DeRozan, autore di soli 13 punti: nessuna gara da ex All Star con il dente avvelenato per lui.

In quella che in molti identificavano come la vera gara della notte, i Golden State Warriors hanno battuto dei Los Angeles Lakers senza LeBron James per 115-101. Miglior realizzatore della gara un Klay Thompson stimolato dalle voci di mercato che lo vedono proprio in orbita Lakers nella prossima estate con 28 punti ma da segnalare anche un sempre più in forma DeMarcus Cousins con 18 punti e 10 rimbalzi in meno di 25 minuti di utilizzo.

Da segnalare anche la vittoria dei Denver Nuggets, che hanno battuto per 107-106 i Minnesota Timberwolves nella gara che ha consegnato a coach Mike Malone la panchina del team LeBron per l’All Star Game. Da segnalare, sempre nella stessa gara, l’ennesima tripla doppia stagionale di Jokic: 13 punti, 16 rimbalzi e 10 assist.

A chiudere il nostro sabato c’è stato, poi, un risultato a sorpresa: i Sacramento Kings hanno battuto i Philadelphia 76ers per 115-108 con una super prestazione di Buddy Hield (34 punti). Non sono bastati, per Phillie, i 51 punti combinati di Ben Simmons e Joel Embiid.

Nella giornata di domenica, complice il Super Bowl, la NBA ha giocato solo tre gare a orari molto user-friendly per il pubblico europeo.

Hanno aperto i giochi i New York Knicks e i Memphis Grizzlies. La prima notizia da segnalare per la franchigia Newyorkese è, senza dubbio, la partenza in quintetto di Dennis Smith Jr (8 punti e 6 assist). e DeAndre Jordan (12 punti e 12 rimbalzi), appena arrivati, e i 28 minuti giocati dalla panchina da Wesley Matthews (5 punti per lui). La presenza dei giocatori in questione è molto interessante perché si ipotizzava che Matthews e Jordan potessero essere interessati a firmare il buyout con i Knicks firmando altrove. Questa situazione sarà da monitorare. Il campo ha detto, però, 96-84 per i Memphis Grizzlies, decisamente meglio strutturati anche se con poco da chiedere a questa stagione.

In seguito, i Boston Celtics e gli Oklahoma City Thunder hanno dato spettacolo fino all’ultimo secondo e il risultato finale fotografa l’eccezionalità di questa sfida: alla fine si sono imposti i ragazzi di coach Stevens per 134-129, con ben 30 punti e 11 assist di Kyrie Irving. Per OKC non sono bastati i 37 un Paul George che conferma sempre più di essere alla miglior stagione della carriera.

A chiudere il fine settimana sono stati i Toronto Raptors che hanno avuto la meglio su degli stanchi Los Angeles Clippers. Con il risultato di 121-103 i canadesi hanno battuto con autorevolezza degli avversari di ottimo livello, con una grande prova corale e nessun giocatore al di sopra dei 18 punti totalizzati da Kawhi Leonard. Così prosegue la caccia di Toronto ai Milwaukee Bucks, in quella che sarà una corsa che terrà banco di qui a fine anno.

Ma non è finita qui: la settimana in corso, come vi abbiamo già annunciato, si preannuncia scoppiettante in ottica trade deadline. Ogni equilibrio potrebbe essere smosso e i giocatori dal destino incerto sono davvero tanti: chi si muoverà e chi resterà dov’è? Per scoprirlo continuate a seguirci!

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