“Golden State Warriors campioni NBA 2022”: ricomincia da questo punto fermo la stagione del campionato professionistico di pallacanestro più famoso e spettacolare al mondo e con esso anche le scommesse NBA*. A un un mese di distanza dalla prima palla a due della regular season, è già tempo di primi bilanci in NBA, visto quanto messo in mostra sul parquet da squadre che all’apparenza sembrano poter essere le potenziali favorite e invece sono già miseramente naufragate, mentre altre franchigie sono riuscite a trovare una chimica e un peso specifico e tecnico insperato in poche settimane. Non bisogna però correre a giudizi affrettati e farsi influenzare da un campione ridotto di partite: quali sono dunque le franchigie che più probabilmente resteranno in corsa fino alla fine e proveranno a vincere il titolo NBA? Scopriamo insieme alcune di esse.

Golden State Warriors

8,00

LA Clippers

10,00

Bolton Celtics

6,50

Milwaukee Bucks

6,00

Phoenix Suns

9,00

 

1° POSTO - MILWAUKEE BUCKS

Nonostante l’ultima settimana costellata da tre sconfitte nelle ultime quattro gare, i Milwaukee Bucks restano la miglior squadra NBA, la più completa e profonda per rotazione e talento e quella che può contare sul giocatore più forte al mondo: Giannis Antetokounmpo, un leader e un riferimento unico nel suo genere, già vincente nel 2021 alla guida di un gruppo ormai rodato, forte e coeso attorno a un’idea tecnica e chiara ben precisa. Tutti dovranno fare i conti con i Bucks quindi, non tanto e non solo le squadre della Eastern Conference - e stavolta sarà difficile immaginare passaggi a vuoto playoff come successo la scorsa primavera.

2° GOLDEN STATE WARRIORS

Quanti problemi in uscita dalla panchina, con una rotazione ancora da disegnare e con il grande dilemma da sciogliere: meglio Klay Thompson o Jordan Poole da inserire nel quintetto titolare? A gara in corso poi il contributo dei giovani è altalenante e spesso deleterio nei confronti di quanto di buono messo in mostra dai titolari. Nonostante tutto questo però, Golden State resta una delle squadre favorite nella corsa al titolo (non guardate con grande ansia al 6-8 di record e alle sconfitte in trasferta): c’è un fattore fondamentale pronto a cambiare la storia - Stephen Curry. Quando si accende nessuno può pensare di contenere gli Warriors.

3° PHOENIX SUNS

Chris Paul si è fatto male, Cam Johnson idem, Jae Crowder resta sempre fuori dai piani tecnici del gruppo e così la rotazione a disposizione di coach Monty Williams è ridotta ai minimi termini. Phoenix però ormai da due stagioni è talmente tanto abituata a vincere che è riuscita a suon di canestri e schemi a far digerire anche a Deandre Ayton i malumori di un rinnovo di contratto tortuoso. Cosa può fermare i Suns? La mancanza di alternative, soprattutto quando ai playoff non ci sarà modo di tirare il fiato e l’età di alcuni componenti del gruppo potrebbe influire - in negativo sia a livello di usura, che di esperienza per chi sarà chiamato a fare un passo in avanti. Phoenix però non scende dal podio delle favorite.

4° BOSTON CELTICS

Nessuna squadra è più in forma dei Boston Celtics, che potevano rischiare di naufragare in questo avvio di stagione a causa delle assenza sotto canestro - con gli infortuni di Danilo Gallinari e Robert Williams III - e soprattutto per la rivoluzione tecnica che ha portato coach Udoka a essere allontanato dalla panchina Celtics per un anno. Coach Mazzulla invece sta dimostrando uno degli assiomi più noti nel mondo dello sport - quello dell’allievo che supera il maestro: Boston difende forte, attacca meglio e ha trovato il perfetto equilibrio tra il contributo di Jayson Tatum e Jaylen Brown.

Vincente NBA 2023: le altro contender hanno tutte (almeno) un difetto

Alle altre potenziali squadre da titolo invece manca sempre qualcosa, un pezzo più o meno grosso per potersi dire pienamente lanciate verso il titolo NBA. Partiamo da Est con i Cleveland Cavaliers - una delle sorprese di questo avvio di stagione trascinati da Donovan Mitchell e con tanti giovani al suo fianco, a cui manca però esperienza e che potrebbe pagare dazio in primavera. Philadelphia invece sperava di aver già completato quel percorso, invece Doc Rivers ancora fatica a trovare equilibrio e rotazione per mancanza di alternative: non un bel segnale, considerando quanta strada c’è da fare. Chiudiamo poi con Miami, che resta costantemente una squadra da playoff, allenata come poche altre e che sogna di riuscire a compiere l’ultimo passo che è mancato nel 2020. 

A Ovest invece Nikola Jokic si gode il ritorno di Jamal Murray e Kevin Porter Jr., ma in difesa resta sempre il problema del rendimento legato a un gruppo a cui mancano specialisti nella propria metà campo. La seconda squadra da tenere d’occhio sono i Memphis Grizzlies, elettrizzanti tanto quanto il proprio leader e trascinatore Ja Morant (giovani sì, ma con un’euforia che fa ben sperare), mentre la terza sono i Dallas Mavericks di Luka Doncic - sempre più uomo solo al comando in una squadra che inizia forse a stargli stretta. Lo sappiamo che a questo punto la domanda finale sorge spontanea: ma i Brooklyn Nets e Los Angeles Lakers? Al netto dei fasti del passato e dei nomi altisonanti, le cose non funzionano neanche con continuità per raccogliere risultati in regular season. Figurarsi ai playoff.

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