Alla vigilia di uno dei derby più sentiti sicuramente degli ultimi dieci anni: l’Inter è riuscita domenica a strappare tre punti pesanti in casa contro la Lazio e a sfruttare contemporaneamente la clamorosa debacle della formazione di Pioli in casa ligure dello Spezia.

E adesso? Come reagirà la formazione rossonera alla terza sconfitta nel mese di gennaio? Quali saranno i giocatori che avranno la maggiore incisione nel match? Dopo l'intervista a Mauro Suma e Fabrizio Biasinecco le mie opinioni e i giocatori su cui puntare:

La freccia Hakimi

Achraf Hakimi sarà una scheggia impazzita nel derby che vedrà di fronte l’Inter al Milan: il numero due nerazzurro cercherà di mettere a ferro e fuoco la fascia, cercando di impensierire il dirimpettaio Theo Hernandez, in uno stato di forma non ottimale in queste ultime partite.

Lo stato di forma del marocchino è ottimo e i numeri per lui parlano chiaro e sono impressionanti.

Geometra Eriksen

È rientrato nelle gerarchie di Conte e adesso le sta scalando anche grazie ad una buonissima prova contro la Lazio e alle non ottimali performance di Vidal. Il danese ha bisogno di giocare per tranquillizzarsi in vista dell’Europeo e in questo momento Conte sembra volerlo rilanciare. Sarà lui l’uomo, a sorpresa, del derby?

Sicurezza Lukaku

Il belga ancora una volta di più ha dimostrato di essere il cuore e l’anima dell’Inter: prova straordinaria contro la Lazio con doppietta e assist. Non che ce ne fosse bisogno, ma come si fa a criticarlo, dopo questi straordinari numeri per il numero nove nerazzurro?

Incognita Theo

All’andata fu decisivo, portando a spasso la difesa dell’Inter e offendo una grande prova anche a livello difensivo. Nelle ultime partite sembra aver perso un po' di smalto e adesso Pioli si affida a lui per cambiare l’inerzia di un Gennaio un po' annebbiato. La formazione rossonera ha bisogno del miglior Theo Hernandez e adesso è il suo momento.

Calha, deve tornare ad essere il faro

Il turco è un altro di quei giocatori che deve dare una sterzata: contro il Crotone è stato reduce da una prova veramente positiva, salvo poi incartarsi come tutta la squadra contro lo Spezia. Il giocatore, ex Leverkusen, ha bisogno di far si che la squadra giri intorno a lui: è il faro e quando non riesce a calamitare su di sé le giocate dei propri compagni, tutta la squadra ne risente.

Ibra, adesso servi te

È la sua partita: non c’è bisogno di grandi presentazioni. All’andata fu l’uomo decisivo con una doppietta che regalò le prime consapevolezze alla formazione rossonera. Dopo la debacle di Spezia, sicuramente il numero 11 svedese starà concentrando l’intera truppa rossonera e sarà pronto a dare il suo meglio per il controsorpasso.   

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