Tante volte, nello sport, si usano soprannomi strani per etichettare un certo tipo di giocatore. Concentrandoci sul calcio, ad esempio, abbiamo ascoltato “Il Maestro” a proposito di Andrea Pirlo, soprattutto in relazione al suo periodo in cui ha vinto scudetti con la maglia della Juventus. C’è stato poi “Il Dottore” con Valentino Rossi per gli appassionati di MotoGP, fino ad arrivare ad il “Il Professore” con Prost nella Formula 1 tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90.

Con il trascorrere degli anni, però, gli appellativi creati spesso e volentieri scherzosamente da giornalisti ed addetti ai lavori sono diventati dei veri e propri titoli di studio, consentendo all’opinione pubblica di allontanarsi dall’idea secondo cui il calciatore, viziato e ricco, non avrebbe voglia di mettersi sui libri.

Al di là di questioni prettamente economiche legate ai propri ingaggi, infatti, sempre più giocatori, consapevoli del fatto che la durata media della carriera in campo sia tutto sommato abbastanza limitata, hanno deciso di intraprendere percorsi alternativi. Scelta apprezzabile, soprattutto per coloro che fanno parte di compagini di fascia alta. In questo caso, infatti, aumentano impegni ed allenamenti, rendendo più difficoltoso ritagliarsi del tempo per prepararsi agli esami.

Nonostante la scelta di vita di diventare calciatori, con le giornate impegnate tra allenamenti e studio degli avversari, non sono pochi i calciatori che sono riusciti a proseguire gli studi arrivando a laurearsi. C’è chi ci è riuscito prima del previsto, riuscendo a conciliare studio, allenamenti e partite con qualche sacrificio in più e chi ha intrapreso questa strada più in età adulta.

Il mondo dei social, evidentemente, ha aperto nuovi modi di vedere le cose per coloro che hanno intrapreso la carriera di calciatore, facendo capire a tanti che sia possibile sfruttare la propria fama anche nel momento in cui si deciderà di lasciare il calcio giocato. In attesa di capire quale sarà la propensione dei tesserati a studiare le dinamiche social, magari attraverso corsi di studio dedicati, oggi prendiamo atto che un numero crescente di ragazzi abbia deciso di garantirsi un futuro migliore con titoli che presto o tardi potrebbero tornare decisamente comodi.

Daniele Padelli

Vediamo a questo punto quali sono i calciatori laureati che hanno deciso di intraprendere un percorso di studi universitario e portarlo a termine con grande orgoglio. Uno degli ultimi finiti in questa lista è Daniele Padelli, portiere dell’Udinese che ha avuto modo anche di giocare nell’Inter e da poco ha terminato gli studi laureandosi in Scienze Motorie applicate al calcio.

Tommaso Cassandro

Tommaso Cassandro, che sta disputando il campionato di Serie A con il Como, ha conseguito la laurea in Management dello Sport, ma si era già laureato in Scienze Motorie indirizzo Calcio.

Jacopo Segre e Nicolas Viola

Jacopo Segre, centrocampista del Palermo, lo scorso dicembre ha terminato il suo percorso di studi laureandosi anch’esso in Scienze Motorie. A novembre 2023 si è laureato a Roma in Psicologia il centrocampista del Cagliari Nicolas Viola, scelta differente rispetto agli altri suoi colleghi.

Francesco Forte e Mirco Antenucci

Stesso concetto anche per Francesco Forte, attaccante del Cosenza che, quando era a Venezia, ha avuto modo di laurearsi in Giurisprudenza. Ha anche iniziato la sua carriera da praticante avvocato, presenziando alla sua prima udienza in tribunale.

Anche l’attaccante della Spal, Mirco Antenucci, ha conseguito la laurea in Psicologia, curriculum Sport & Management, mostrandosi orgoglioso sui social dell’obiettivo raggiunto dopo anni di grande sacrificio.

Robin Gosens e Tommaso Pobega

Laureato in Psicologia anche Robin Gosens, a testimonianza come ci sia un filo conduttore molto forte tra mente e sport. L’ex Milan Pobega si è invece laureato in Economia Aziendale, tra l’altro con una tesi proprio sulla squadra rossonera.

Alessandro Buongiorno e Giorgio Chiellini

Anche Alessandro Buongiorno ha scelto l’indirizzo in Economia Aziendale, laureandosi con una tesi sul Torino, sua ex squadra. Senza dubbio uno dei primi a laurearsi tra i calciatori è stato Giorgio Chiellini con la sua laurea in Business Administration.

Gli altri laureati nel mondo del calcio

La lista dei calciatori laureati è davvero molto lunga e si arricchisce ogni anno di più. Ritroviamo infatti Tomas Rincon con la sua laurea in Management dello Sport; Lorenzo De Silvestri in Economia e Management dello Sport; Edin Dzeko in Management dello Sport; Leonardo Spinazzola in Relazioni Internazionali; Dries Mertens in Scienze Motorie; Andres Iniesta in Scienze Motorie; Robert Lewandoski in Educazione Fisica; Juan Mata in Scienze dello Sport, Educazione Fisica e in Marketing; Angelo Ogbonna in Giurisprudenza; Yuto Nagatomo in Economia Politica; Cesc Fabregas in Economia e Commercio e così via.

Insomma, come avrete notato la lista dei calciatori laureati in Serie A (e non solo) si è molto arricchita nel corso degli ultimi anni. Quasi a voler dare un segnale contro coloro che alimentano costantemente lo stereotipo dei giocatori con scarsa cultura generale e con una limitata propensione al sacrificio in termini di studio. Una tendenza generale in linea con quella che riscontriamo nella nostra società, dove in proporzione notiamo un aumento di laureati a partire dagli anni 2000.

Qui di seguito, una tabella coi principali calciatori che hanno conseguito la laurea più o meno di recete, con la lista destinata ad allungarsi nei prossimi anni alla luce della tendenza che abbiamo descritto con il nostro approfondimento di oggi. Tutto sommato, una tendenza positiva che testimonia come stia cambiando la professione del calciatore ed il fatto che, in questo momento storico, diversi tesserati anche in Serie A siano più propensi a pensare alla propria carriera professionale una volta appese le scarpette al chiodo.

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