Quali sono i calciatori più anziani nella storia del calcio, ossia quelli “andati in pensione” più tardi degli altri? Alcuni di loro danno proprio l’impressione che non avrebbero mai voluto smettere, andando avanti a giocare a quello che, come la parola stessa dice, è un gioco, un puro e divertente gioco.

È stato così per alcuni, e sono tutti in questa lunga lista, perché se vai avanti a giocare a calcio anche quando la carta d’identità e il fisico, ormai da anni, ti dicono di smettere, allora quello che stai facendo non lo stai vivendo come se fosse un lavoro, ma solamente come un gioco. Quello che il calcio è e dovrebbe rimanere.

Quindi godiamoci questa “classifica” di bambini mai cresciuti, che, da quel sogno con il pallone tra i piedi (o tra le mani), probabilmente non avrebbero mai voluto svegliarsi. E, anche se potrebbe sembrare un paradosso... coloro che sono riusciti ad essere i calciatori più vecchi sul campo da calcio, in realtà sono quelli, nell’anima, più piccolipiù bambini di tutti.

Apriamo questa top 10 con il meno vecchio, tra i 10, ritiratosi dal calcio, per culminare con l’impressionante storia che racconta il giocatore alla posizione numero 1.

La Top 10 dei calciatori più anziani di sempre

     1. Roger Milla (44 anni 1 mese 11 giorni)

Roger Milla non è conosciuto tanto quanto un Rivaldo, per esempio. Ma è da annoverare tra i monumenti del calcio mondiale in quanto a longevità, essendo tuttora uno dei giocatori più anziani ad aver solcato un campo da calcio nella storia di questo sport.

Camerunense classe ‘52, a 13 anni firma il suo primo contratto da calciatore professionista per l’Eclair de Douala, una delle squadre del suo Paese. Ma è con la sua Nazionale che si guadagna un posto nel cuore degli amanti del calcio di allora, come idolo, come simbolo di una nazionale (e di una Nazione) affamata e forte, sospinta da un fuoco interiore che si trasformava in energia pura. Con quel fuoco, Milla bruciava i campi da calcio e, da leone indomabile camerunense qual era, segnava a raffica per la sua Nazionale. Nel ‘76 vince il Pallone d’Oro Africano, poi partecipa ai Mondiali dell’82, poi diviene il simbolo del suo Camerun alle Olimpiadi di Los Angeles dell’84. A 38 anni, già piuttosto “anziano”, diventa la stella del suo Paese al Mondiale di Italia ‘90, nonostante non fosse intenzionato a parteciparvici, e riuscendo ad essere convinto solamente dal Presidente del Governo camerunense. Stessa storia 4 anni dopo, alla successiva Coppa del Mondo del 1994: questa volta a convincerlo fu una petizione popolare che chiedeva a Milla, dopo la sua decisione di abbandonare i “Leoni indomabili”, di ritornare sui suoi passi. A 42 anni diventa l’unico giocatore a segnare una rete ad un Mondiale. È attualmente lui ad essere il calciatore più anziano ad aver segnato un gol a un Campionato del Mondo.

Decide di smettere solo a 44 anni, 1 mese e 11 giorni, scegliendo di dedicare le sue forze al ruolo di ambasciatore per la causa africana nel mondo.

  1. Marco Ballotta (44 anni 2 mesi 29 giorni)

Marco Ballotta è un calciatore, portiere per l’esattezza, che ha giocato in un periodo più vicino ai nostri giorni, tanto che anche i 20enni di oggi lo ricordano, anche se vagamente, tra i pali della porta della Lazio.

Ad oggi è il presidente del Castelvetro, squadra di Eccellenza nel modenese, ma fino a un anno fa, proprio al Castelvetro, giocava ancora. Ma… come attaccante! Quando si dice che i portieri che hanno giocato in Serie A non ce la fanno vedere quando giochiamo a calcio tra amici… è proprio vero! Pure a 56 anni suonati.

A parte la sua carriera da “attaccante di razza”, Ballotta è il portiere italiano più anziano ad aver giocato in Serie A, nella storia del calcio. Si è tolto definitivamente i guanti a 44 anni, 2 mesi e 29 giorni, salutando il calcio con lo stemma della “sua” Lazio sul petto, per cui ha difeso la linea di retroguardia per 6 anni. Ha giocato nel massimo campionato italiano per Inter, Lazio, Modena, Reggiana, Brescia, Parma, Cesena e Bologna, diventando un esempio di perseveranza e longevità per tutto il mondo del calcio.

  1. Gianluigi Buffon (45 anni e 6 mesi)

Leggenda della nazionale e della Juventus formatosi a Parma, Gigi Buffon è stato un grandissimo portiere sotto ogni aspetto, non ultimo quello del carisma e della leadership: motivatore incredibile per sé stesso e i suoi compagni di difesa, ha contribuito in maniera determinante ai successi bianconeri e alla vittoria della coppa del mondo nel 2006 contro la Francia.​Andrea Pierobon (45 anni 11 mesi 13 giorni). 

Unica macchia di una carriera fantastica forse il non aver mai vinto una Champions League, ma non è di certo il primo e non sarà l’ultimo grande campione ad aver mancato l’appuntamento con la coppa dalle grandi orecchie.

  1. Andrea Pierobon (45 anni 11 mesi 13 giorni)

Sarà l’aria italiana, sarà che tra i pali di una porta si rimane ben protetti, ma i portieri italiani durano. Andrea Pierobon, anche lui portiere, anche lui, come Ballotta, è uno dei calciatori più anziani ad essere stato presente su un campo da calcio.

Settimo in questa speciale classifica, a differenza del collega Ballotta, non ha mai avuto l’onore di giocare nel massimo campionato italiano. Ha bazzicato per Serie B e Serie C, senza mai riuscire ad essere notato per salire in A e realizzare il sogno di ogni calciatore.

Il grosso della sua carriera l’ha passato in maglia granata, a difendere la porta della sua città natale, il Cittadella, con cui ha giocato ben 199 partite, subendo, dati alla mano, meno di 1 gol a partita nell’arco della sua esperienza veneta; e per la Spal, per cui ha giocato addirittura 234 partite.

Ha concluso la sua carriera, però, con il suo Cittadella, il 2 luglio del 2015, quando aveva 45 anni, 11 mesi e 13 giorni. 

  1. John Burridge (46 anni 5 mesi 29 giorni)

Al 6° posto della nostra classifica di longevità calcistica, troviamo John Burridge, anche lui portiere. Ma non detiene solamente uno dei record di anzianità fra i calciatori, ma anche quello di maggior numero di squadre cambiate in carriera! Di certo, se la carriera è di ben 28 anni, è più facile che accada...

Nato il 3 dicembre del 1951, a Workington, in Inghilterra, ha giocato in un calcio d’altri tempi: la sua carriera si è consumata tra Inghilterra e Scozia, e non si è mai spinta oltre i confini britannici. E diciamo che il campo non lo ha “consumato” eccessivamente: le presenze ufficiali totalizzate da Burridge sono solo 32, e nessuna con la maglia della propria Nazionale.

In ogni caso, la sua longevità gli ha permesso di lasciare, comunque, un segno nella storia. Abbandonò il calcio giocato nel ‘98, a 46 anni, 5 mesi e 29 giorni. 

  1. Peter Shilton (47 anni 8 mesi 14 giorni)

Entriamo nella “prima metà” di classifica con Peter Shilton, al 5° posto della nostra lista.

“Caro Peter, senza la Mano de Dios nessuno ti ricorderebbe”: è la frase con cui Paul Gascoigne ha punzecchiato Peter Shilton, non tanto tempo fa, nei giorni successivi la morte di Maradona. Sono parole arroganti, ma probabilmente un fondo di verità in questa frase c’è. Le generazioni successive a quella di Shilton, a tal proposito, forse non sarebbero mai venute a conoscenza di lui se non per la Mano de Dios. Shilton, insieme alla sua Inghilterra, è, infatti, colui che ha subito uno dei più grandi torti arbitrali della storia del calcio, sicuramente il più emblematico: era lui, quel 22 giugno del 1986, di turno a difendere i pali della porta della sua Nazionale, l’Inghilterra, quando Diego Armando Maradona segnò quella rete che passò alla storia come la Mano de Dios. Quel gol, insieme all’altro, stratosferico, siglato sempre da Diego, condannò l’Inghilterra in quel quarto di finale della Coppa del Mondo.

Ma, in opposizione a ciò che ha detto Gascoigne, la storia del calcio dice che Peter Shilton non è stato solo “il portiere che ha preso gol di mano da Maradona”. Shilton ha vinto tantissimo: 9 trofei, di cui 8 col Nottingham Forest, quel Nottingham Forest che nei 3 anni tra il ‘77 e l’80 mise in bacheca 1 Campionato Inglese, 1 Coppa di Lega Inglese, 2 Supercoppe d’Inghilterra, 2 Coppe dei Campioni e 2 Supercoppe UEFA, tutti con Shilton tra i pali, che ottenne anche il riconoscimento, nella stagione 1977/1978, di Giocatore della Stagione. Inoltre, vinse un’altra Supercoppa d’Inghilterra, stavolta con il Leicester.

Oltre a tutto questo, Shilton, passa alla storia anche per l’età record a cui ha smesso di parare: 47 anni, 8 mesi e 14 giorni!

  1. Essam El Hadary (47 anni 10 mesi 3 giorni)

Il colombiano Faryd Mondragón era il giocatore più anziano ad aver mai giocato da titolare in una partita dei Mondiali. Almeno fino al 2014: in Brasile, Essam El Hadary scende in campo, a 43 anni e 3 giorni, nella partita del suo Egitto contro l’Arabia Saudita e spazza via il record precedente detenuto dal colombiano. Ma se si pensava che quella sarebbe stata una delle ultime partite del portiere egiziano, beh, ci si sbagliava di grosso. Andrà avanti a giocare per altri 4 anni e passa, senza più vincere niente, ma proseguendo il suo cammino all’interno della storia del calcio.

Istituzione del suo Paese, è stato 4 volte Campione d’Africa con il suo Egitto, e ha vinto una valanga di trofei con la squadra della capitale egiziana, l’El-Ahly Cairo, e ha portato a casa anche una Coppa di Svizzera nella sua particolare avventura al Sion, nel 2009.

A 47 anni, 10 mesi e 3 giorni ha ritenuto che, ormai, fosse giunto il momento di lasciare, dopo aver frantumato un record praticamente ogni anno che passava.

  1. Sir Stanley Matthews (50 anni 5 mesi)

È stato il primo calciatore a festeggiare le nozze d’oro col pallone: a 50 anni compiuti si trovava ancora sul campo da calcio, abbandonato definitivamente solamente 5 mesi dopo il compimento del suo 50° compleanno. Ma il suo nome, evidentemente, sta molto bene affiancato all’oro: fu il primo Pallone d’Oro della storia del calcio, in quel lontano 1956.

Nato agli albori della prima Grande Guerra, nel 1915, giocò 19 partite in 19 anni di carriera da professionista, come ala destra, nel Blackpool e nello Stoke City.

Muore nel 2000, il 23 febbraio, ventidue giorni dopo il festeggiamento del suo 85° anno di età. E fa impressione pensare che più della metà di quel tempo, di quegli 85 anni, l’ha passata correndo su un campo di pallone.

    9. Kevin Poole (51 anni 3 mesi 6 giorni)

Kevin Poole si è ritirato neanche 6 anni fa, all’età di 51 anni, 3 mesi e 6 giorni, e adesso fa l’allenatore.

Nato in Inghilterra, a Bromsgrowe, il 21 luglio del 1963, ha frequentato solamente i campionati della propria Nazione, giocando in Premier League per 5 anni. Portiere dalle dimensioni non abnormi (1,78m di altezza), nella stagione 94/95 fu addirittura il portiere titolare, per tutta la stagione, del Leicester che partecipò al massimo campionato in Inghilterra, ma che retrocesse, a fine stagione, nella seconda lega inglese. Due anni dopo tornò, sempre con il Leicester, in Premier League, giocando però solamente 7 partite. Il resto della sua carriera nel massimo campionato locale non ha più avuto picchi, nonostante la sua presenza in rosa in una squadra di Premier League la si segnali ancora, dal 2001 al 2005, con il Bolton.

La carriera la chiude in League Two, al Burton, nel quale in 7 anni è riuscito a raccogliere solamente 8 presenze.

Dopo quell’ultima esperienza decise di non giocare più, ritirandosi dal calcio giocato il 27 ottobre 2014 all’età di oltre 51 anni. Un record (quasi) irripetibile.

    10. Kazuyoshi Miura (56 anni e non sentirli!)

A ripetere, e superare di netto, il record di Kevin Poole ci ha pensato Kazuyoshi Miura. E non ha intenzione di limitarsi a superare di misura i record di longevità dei predecessori. Sì, perché Miura, a 56 anni passati, è ancora in attività, oggi.

Pieno di capelli, tutti rigorosamente neri, guardandolo in volto sembra quasi di aver di fronte un 35enne, massimo 40enne. Il che è clamoroso, ma d’altronde, se uno gioca a calcio ancora a 54 anni, qualcosa, più di qualcosa, fuori dalla norma deve avercelo.

Giapponese nato negli anni ‘60, ha giocato perlopiù nel campionato del suo Paese, ma non mancano le presenze in Europa: nel 98/99 vince un campionato con la Dinamo Zagabria, ma in passato era già passato anche per il Brasile (Santos, CA Juventus e Matsubara, tra le altre), e non è mancata nemmeno una tappa, seppur brevissima, in Italia. Ha provato al Genoa, a quasi 30 anni, a fare il grande salto nel mondo del calcio, ma non decollò mai. Prova a fare un ultimo tentativo, per giocare, in Australia al Sydney, ma senza risultati. Nel 2005 torna quindi in Giappone allo Yokohama, dove, con un bagaglio di 892 partite in carriera da lui giocate e 229 gol segnati, si custodisce il più anziano giocatore di calcio attualmente in attività. L'esperienza in Portogallo, all'UD Oliveirense, lo ha riportato in Europa nel campionato portoghese.

Calciatori più anziani: gli altri nomi importanti!

Non possiamo di certo metterli tutti e ne mancherà certamente qualcuno, ma ecco alcuni fra gli (altri) calciatori più anziani, in attività o ritirati:

  • Rivaldo: ritirato a 43 anni, 3 mesi e 29 giorni.
  • Yasuhito Endo: 43 anni, 6 mesi e 24 giorni, ancora in attività.
  • Faryd Mondragón: ritirato a 43 anni e 14 giorni.
  • Roberto Carlos: ritirato a 42 anni, 9 mesi e 21 giorni.
  • Teddy Sheringham: ritirato a 42 anni, 2 mesi e 29 giorni.
  • Fabio: 42 anni, 10 mesi e 21 giorni, ancora in attività.
  • Nelson Dida: ritirato a 42 anni, 2 mesi e 25 giorni.
  • Roque Santa Cruz: 42 anni e 5 giorni, ancora in attività.
  • Joaquin: ritirato a 41 anni e 11 mesi.
  • Diego Lopez: 41 anni, 9 mesi e 15 giorni, ancora in attività.
  • Zlatan Ibrahimovic: ritirato a 41 anni, 8 mesi e 1 giorno.
  • Robert Pires: ritirato a 41 anni, 4 mesi e 13 giorni.
  • Dino Zoff: ritirato a 41 anni, 4 mesi e 3 giorni.
  • Alessandro Costacurta: ritirato a 41 anni, 2 mesi e 7 giorni.
  • Paolo Maldini: ritirato a 41 anni 5 giorni.

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