L’Atalanta ha la grandissima opportunità di raddrizzare subito la sua Champions League, iniziata malissimo a Zagabria con il 4-0 in favore della Dinamo in una delle peggiori serate, forse la peggiore, sotto la gestione Gasperini. L’Atalanta è comunque una squadra in salute e lo ha dimostrato anche nelle ultime due partite di campionato contro Roma e Sassuolo, letteralmente dominate.

Si giocherà a San Siro, per i lavori allo stadio di Bergamo, e il grande dubbio di Gasperini riguarda Luis Muriel: il colombiano non sembra ancora pronto, ma la partita è troppo importante per fare ragionamenti di questo tipo: in Europa potrebbe non esserci un domani. Di sicuro non si rivedrà il 5-4-1 quasi sperimentale di Zagabria, sorta di tradimento del 3-4-1-2 standard. Fino all’ultimo Gasperini non svelerà, forse nemmeno a se stesso, la posizione del Papu Gomez: trequartista o seconda punta di fianco a Zapata?

In una partita da titto o niente come quella contro gli ucraini è probabile la prima soluzione. Quanto allo Shakhtar, anche la squadra da Luis Castro iniziato in maniera disastrosa la competizione, oltretutto in casa, anche se il suo 0-3 è arrivato contro una corazzata come il Manchester City. Il modulo è il 4-2-3-1 e l’anima della squadra è come da tradizione degli ultimi anni nettamente brasiliana, soprattutto da centrocampo in su.

Il leader è l’ormai trentunenne Taison e in generale lo Shakhtar è una squadra che gioca e lascia giocare. Partita apertissima, ma con l’Atalanta leggermente favorita e un’alta probabilità di vedere tanti gol. Di sicuro chi perde può già salutare adesso gli ottavi di finale. 

 

Indiscreto – Abituati a considerare l’Atalanta come una provinciale, pochi fuori da Bergamo amano ricordare che nel 2019 in Italia nessuno è andato forte come la squadra di Gasperini: 54 punti  in totale, uno in più della Juventus e sei più del Milan.

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