Copa America: è Brasile contro Argentina!

Quarti di finale orrendi hanno prodotto lo scontro diretto che tutto il mondo aspettava, con l’Argentina che dopo un pessimo girone sembra però avere trovato un minimo di forma ed è l’unica semifinalista a non aver avuto bisogno dei rigori per entrare fra le (poco) magnifiche quattro della Coppa America. L’uomo più atteso dell’Albiceleste non è Lionel Messi, una volta tanto, ma Lautaro Martinez che proprio Messi ha voluto fortemente fra i convocati. Dopo l’esclusione nella prima partita contro la Colombia, l’attaccante dell’Inter è stato schierato nelle tre successive, venendo sempre sostituito ma anche essendo sempre un pericolo: per lui 2 gol, fra cui quello decisivo, di tacco, contro il Venezuela nei quarti di finale, in una partita vinta dagli argentini per 2-0 (di Lo Celso il raddoppio). Bravo a interagire con Aguero e Messi, Martinez potrebbe impensierire anche la fortissima difesa del Brasile, che non ha subito finora nemmeno un gol: Alisson mai battuto contro Bolivia, Venezuela, Perù e nemmeno nel quarto poi vinto ai rigori contro il Paraguay. Una vittoria comunque non banale, perché nelle ultime due volte in cui Brasile e Paraguay si erano affrontate a vincere era stato il Paraguay, proprio ai rigori. Ma il passato scompare di fronte a un presente in cui il Brasile ha balbettato, andando vicino al gol soltanto in un’occasione (palo di Willian) e attaccandosi alla sicurezza di Alisson, che ha negato a Gonzalez il gol del vantaggio. Di sicuro è un Brasile che anche senza Neymar resta di grandissimi nomi, ma in attacco non ha un solo uomo di peso: o vince dominando, con i vari Gabriel Jesus ed Everton, oppure contro una squadra chiusa, anche se modesta, fa una fatica pazzesca. Sia Brasile sia Argentina sono al centro di polemiche mediatiche, è facile che la perdente di questa semifinale esoneri il suo allenatore e quindi sono prevedibili pochi gol.

 

Indiscreto – Da riserva a uomo della Provvidenza, il cammino in Coppa America di Lautaro Martinez non è nella storia del calcio inedito. Sono bastati due gol per farlo diventare un protagonista del mercato e rendere almeno verosimile, se non vera, la volontà del Barcellona di pagare i 111 milioni di euro della clausola di rescissione per strapparlo all’Inter.

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