Copa America: Cile e Uruguay si giocano il primato

Dopo il mezzo passo falso con il Giappone la squadra di Tabarez è di 2 punti dietro al Cile nella classifica del gruppo C ed il suo imperativo è vincere, per guadagnarsi un quarto di finale agevole contro il Perù nella parte bassa del tabellone ma anche per scongiurare il rischio, peraltro molto remoto, di qualificarsi fra le migliori terze e di finire diritto contro il Brasile. Un secondo posto nel girone manderebbe invece l’Uruguay contro la Colombia, altro quarto di finale complicato. Stessi discorsi, ma ovviamente in prospettiva diversa, per il Cile, a cui nella sfida del Maracanà basterebbe un pareggio per guadagnarsi, se così si può dire, il Perù. Ecco, questo è il quadro della situazione, che supera qualsiasi considerazione tecnica e tattica su due nazionali che giocano a memoria. L’Uruguay ha senz’altro gli uomini contati, visto che per problemi muscolari ha perso Vecino contro l’Ecuador (per il centrocampista dell’Inter torneo finito) e Laxalt contro il Giappone (l’esterno sinistro del Milan potrebbe recuperare per i quarti, ma il vero problema è che la difesa non sembra impenetrabile. È sembrato più solido il Cile di Rueda, soprattutto con un centrocampo blindato che mette i tre attaccanti nelle condizioni migliori per inventare: Fuenzalida, Vargas e Alexis Sanchez stanno disputando una grande coppa e il Cile, nonostante le poche aspettative della vigilia, sta iniziando a pensare che vincere la terza Coppa America consecutiva non sia poi fantacalcio. Bene comunque anche la difesa, dove Isla, l’arretrato Gary Medel, Maripan e Beausejour fanno la loro parte. L’Uruguay ha di fatto un solo risultato a disposizione ed è probabile che da questo nasca una partita relativamente aperta, con gli attacchi più in evidenza.

 

Indiscreto – Molti danno Alexis Sanchez in declino, ma in realtà il valore di mercato del trentunenne attaccante del Manchester United è addirittura aumentato, rispetto a quando un anno e mezzo fa fu acquistato dall’Arsenal per 42 milioni di euro. Di sicuro con lui l’ha fatto l’Udinese, che lo prese diciottenne dal Cobreloa per 3 milioni, rivendendolo poi al Barcellona per 26.

 

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