Archiviato il campionato, Roma e Siviglia arrivano a questa sfida rispettivamente dopo un quinto e un quarto posto che si traducono in due cammini differenti in Europa nella prossima stagione: la Roma proseguirà in Europa League per il secondo anno consecutivo, mentre il Siviglia tornerà in Champions League dopo due anni dall’ultima volta.

Come per Inter e Getafe, anche la sfida tra Siviglia e Roma sarà a gara secca e in campo neutro. Alla MSV Arena di Duisburg saranno sufficienti 90 minuti (o 120 in caso di supplementari) per determinare il passaggio del turno. A giocare un ruolo fondamentale potrebbe essere la preparazione delle due squadre, influenzata da una differente pianificazione dei rispettivi calendari: il Siviglia ha giocato l’ultima gara di campionato il 19 luglio, mentre la Roma ha avuto a disposizione quattro giorni per preparare la sfida con gli spagnoli, avendo affrontato la Juventus nell’ultimo turno di campionato domenica 1° agosto.

Europa League: la Roma sfida il Siviglia per il sogno europeo

Per provare a eguagliare o superare il miglior piazzamento della Roma nella competizione (finalista con l’Inter nell’edizione 1990/91), Fonseca dovrà cercare di invertire il poco rassicurante bilancio dei giallorossi contro le squadre spagnole: nelle precedenti 34 partite giocate contro squadre della Liga, la Roma ha vinto appena 11 volte, al netto di 5 pareggi e 18 sconfitte. Fonseca potrà però contare su Dzeko, che ha già segnato 15 gol in carriera nella moderna Europa League (dal 2009/10) ed è a un passo dall’entrare nella top10 dei miglior marcatori nella competizione (16 gol, raggiungendo Bacca e Llorente).

L’ottimo rendimento del Siviglia nel 2020 e, soprattutto, dopo la sosta (l’ultima sconfitta risale al 9 febbraio e al rientro ha collezionato 11 risultati utili consecutivi – 6V e 5P) rende gli andalusi dei concreti candidati per il passaggio del turno. Dal 2009/10, il Siviglia ha raggiunto tre volte i quarti di finale in Europa League, dopo i quali ha sempre vinto (2013/14, 2014/15 e 2015/16). Gli spagnoli non hanno mai fallito la qualificazione ai sedicesimi e hanno superato gli ottavi tre volte su quattro (l’unica eliminazione risale all’anno scorso contro lo Slavia Praga).

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