Numeri, dati, statistiche, non possono e mai potranno raccontare nella totalità il gioco del calcio. Le infinte sfaccettature e la complessità che lo caratterizzano gli permettono infatti di trascendere dalle "mere" cifre, rendendo giocatori, squadre, partite, movimenti calcistici, fenomeni complessi da analizzare in quanto trasversali nel tempo, nello spazio, e nei fattori che li compongono.

Il calcio d'oltremanica è fra i più degni ambasciatori di tale condizione, First Division (prima), Premier League (poi), lowers leagues, Football Association sono da sempre figlie della visione inglese dello sport e della società; visione che ha condizionato l'evoluzione del football e dell'universo ad esso correlato.

Per oltre un secolo l'autarchia sia ideologica che pratica ha contraddistinto il modo di vivere e giocare il football in Inghilterra, marcando un confine tanto tattico quanto mentale con il resto del mondo calcisticamente abitato.

La fondazione della Premier League, avvenuta nel febbraio '92, coincisa con l'avvento della nuova concezione del calcio come evento globale, ha contribuito, anche attraverso l'aumento esponenziale di giocatori, allenatori, dirigenti e capitali stranieri, a mutare, alcuni tratti tipici dei primi 120 anni di calcio inglese.

All'interno del rettangolo di gioco, malgrado l'egemonia di calciatori non inglesi (66,9%) e manager stranieri (mai un tecnico inglese ha vinto la Premier League) raramente l'identità e i fondamenti tattici sono stati messi in discussione né tantomeno stravolti, compromettendo parzialmente lo sviluppo della lega, ponendo di fatto club e nazionale alla mercé di aspre critiche.

Nulla però è immutabile, tantomeno nel football, e il Rinascimento che sta rivoluzionando la Premier League, è lampante, l'idea di conciliare l'anima arcaica del calcio inglese con scuole di pensiero apparentemente poste ai suoi antipodi, sta facendo breccia nei cuori e nelle menti di addetti ai lavori, tifosi e appassionati.

Il cambiamento in atto non è riepilogabile con soli numeri, né incasellabile in una classifica, ma, fra la miriade di statistiche disponibili, la seguente può fornire il punto di partenza per comprendere peso e portata del nuovo corso, sfatando parte dei preconcetti di natura tattica che da anni vengono associati alla Premier League.

Di seguito la media di passaggi completati negli ultimi 18 metri della trequarti avversaria ogni 90', cross esclusi delle prime 5 squadre di Premier League.

 

MANCHESTER CITY 15.2 (1º in Europa)

LIVERPOOL 11.4 (4º in Europa)

ARSENAL 10.3 (6º in Europa)

CHELSEA 9.3 (7º in Europa)

MANCHESTER UNITED 7.7 (15º in Europa)

 

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