BEING A CRAFTY COCKNEY

Eric Bristow, nato ad Hackney, quartiere londinese, il 25 aprile del 1957, è stato senza ombra di dubbio uno dei più grandi giocatori di freccette, nonché pioniere dello sport di cui ora tanto si parla.

Bristow non è mai stato un ragazzo facile, e questa folkloristica caratteristica se la porterà dietro lungo tutta la sua carriera.

Figlio di un muratore e di una operatrice telefonica il giovane Eric cresce nella Londra del cambiamento, a soli 14 anni lascia la scuola e inizia a frequentare i pub del quartiere più artistico della capitale inglese.

Bristow è il tipico self-made man, nulla gli è stato regalato, molte cose gli sono state tolte, vista anche la critica condizione economica della famiglia, ma lui non ha mai pensato di non poter raggiungere un obiettivo.

La sua passione per il gioco delle freccette iniziò nei pub che sin dalla tenera età frequentava, il ragazzino ci sapeva fare e dopo aver vinto qualche torneo interno gli venne sponsorizzato un viaggio oltreoceano per far conoscere la propria abilità anche negli Stati Uniti.

A soli 19 anni, Bristow in visita a Santa Monica, entrò in un pub, dove si sarebbe tenuto un torneo, chiamato The Crafty Cockney, quel luogo da quel momento gli cambiò la vita.

I proprietari del pub proposero al giovane londinese uno sponsor fisso, gli regalarono una maglietta (raffigurante uno stilizzato poliziotto britannico, affiancato da una Union Jack ai quattro venti), che sarà poi l’indimenticabile simbolo del campione inglese, e gli proposero di entrare a far parte della BDO, la British Darts Organisation.

Eric Bristow fu senza dubbio il miglior giocatore degli anni ’80, fu numero uno al mondo per ben sei volte in quel decennio, dominando dal 1980 al 1987.

La sua fortuna fu che la televisione, in particolare la BBC, iniziò a trasmettere le partite di freccette, considerando l’interesse che lo sport aveva iniziato a destare fin dagli anni precedenti.

Arrogante e spavaldo il giovane Eric si impose non solo a livello sportivo, ma anche per quanto riguarda le simpatie del pubblico. Stiamo parlando di uno sport in cui si poteva fumare in pedana mentre ci si accingeva a tirare, e perché no, bersi una pinta dopo aver scagliato le frecce.

Bristow era tanto un eroe in Inghilterra quanto un acerrimo nemico nei paesi limitrofi, personaggio nazionalista, scomodo e che non ha mai nascosto il suo amore per la regina. Fischiato in ogni arena dalla Scozia all’Irlanda.

Tra il 1976 e il 1993 The Crafty Cockeny vinse ben 5 campionati del mondo, 5 World Masters e ben 64 tornei minori non televisivi.

Come la maggior parte degli arcieri anche Bristow soffrì di dartite una condizione psicologica che non ti permette di lanciare al meglio i dardi nei momenti di pressione, questa malattia è molto simile allo yips nel golf, e spesso porta a una povertà di risultati generale a chi ne soffre.

Eric fu senza dubbio un grande giocatore ma prima ancora di essere una leggenda delle freccette bisogna considerare la grande capacità che ebbe nel tentare di nobilitare questo fantastico sport. Iniziò un grande percorso di scouting, che lo portò a conoscere Phil Taylor, campione di cui parleremo nel prossimo episodio, e a cercare di formare giocatori di un certo livello, in modo da alzare la pressione sui giocatori più anziani, e andare a scoprire nuove leve da svezzare.

Impose alla BDO di alzare i premi per i giocatori e di rendere professionistico uno sport che in quel momento veniva considerato solo uno splendido passatempo con dei buoni premi. Nel momento in cui l’organizzazione gli rifiutò l’offerta Bristow ebbe il coraggio, nel 1993, assieme ad altri giocatori, di creare la Professional Darts Corporation, aumentando il livello del gioco, vietando alcool e fumo in pedana, alzando i premi e l’affluenza di pubblico. Vendette i diritti TV alla BBC, organizzò grandi eventi in tutta Europa ed ebbe la grande intuizione di offrire a Barry Hearn la possibilità di diventare promotore della disciplina.

Così come con lo Snooker il magnate inglese riuscì a portare su livelli superiori la passione per le freccette. Se vediamo ora il grande seguito che questa magnifica disciplina ha; è certo che molto lo dobbiamo a The Crafty Cockney.

Una vita spesa per le freccette, per l’alcool, per le sigarette e per la regina. Come ebbe a dire più volte il suo più grande riconoscimento fu quello di entrare nell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1989. Per un inglese civile è la più alta medaglia che si può ricevere e solo Eric Bristow poteva totalmente meritarsi questo titolo.

Ci ha lasciato nel 2016 a soli 59 anni per un infarto, quel giorno si stava giocando una tappa della Premier League a Liverpool, un torneo voluto fortemente da lui, il coro per lui fu da brividi, per gli amanti del calcio fu come inserire la Cop all’interno di un palazzetto per osannare Eric Bristow.

Tutti sanno che c’è stato un solo Crafty Cockney, ma in pochi sanno quanto bene abbia fatto la sua presenza a questo magnifico sport. 

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