Gli italiani e la Premier League* hanno sempre rappresentato un’accoppiata vincente nel corso degli ultimi anni. Basti pensare, per un attimo, ai tanti allenatori che hanno avuto successo oltremanica, da Ancelotti a Conte, passando per Claudio Ranieri, il “novellino” Maurizio Sarri e il desaparecido Roberto Di Matteo. Premier League, Champions League, Europa League, FA Cup, Coppe di Lega: sono innumerevoli i trofei conquistati dai manager italiani in Inghilterra, a tal punto da aver elevato il nostro paese a punto di riferimento per gli allenatori di tutto il mondo.

Oltre ai manager però, anche una discreta quantità di calciatori italiani è riuscita a ritagliarsi il proprio spazio nelle prime pagine dei tabloid britannici, diventando in alcuni casi delle vere e proprie leggende. Dai più recenti Gabbiadini e Darmian, agli storici Di Canio e Zola: quali sono stati i giocatori di origine italiana che più degli altri si sono contraddistinti nel massimo campionato inglese? E con quali risultati?

Abbiamo scavato nel passato della Premier League per capire e valutare quali siano stati gli italiani di maggior successo in passato, scoprendo qualcosa di veramente interessante.

 

1) Paolo Di Canio

L’attaccante romano si trasferisce oltremanica nel 1996, quando approda tra le file del Celtic di Glasgow. Al termine di una stagione in chiaro scuro, condita da 37 presenze e 15 gol, si trasferisce allo Sheffield Wednesday dove trova ad accoglierlo il connazionale Benito Carbone. A Sheffield rimane per una stagione e mezza, salvo poi cedere alla chiamata del West Ham, che lo ingaggia nel dicembre del 1998: nell’est di Londra rimarrà per 5 lunghissime stagioni, realizzando oltre 50 gol e iscrivendo il proprio nome nella Hall of Fame del club, oltre a segnare il gol più bella della storia del West Ham United, come votato dagli stessi tifosi. Paolo Di Canio è il simbolo dell’italianità in Inghilterra e ha sempre rappresentato un punto di riferimento per tutti gli amanti del calcio inglese.

 

2) Gianfranco Zola

The Magic Box, come è stato ribattezzato dai tifosi del Chelsea, è da sempre un simbolo italiano per tutti gli appassionati del calcio d’oltremanica. La sua esperienza con la maglia del Chelsea dura quasi 7 stagioni, con un totale di 311 presenze, 80 gol e 5 trofei. È stato uno degli ultimi veri idoli dei tifosi Blues prima dell’avvento di Roman Abramovich, a tal punto che il suo nome e la sua immagine sono ben impressi nella memoria dei supporters inglesi.

 

3) Benny Carbone

Alzi la mano chi non ha mai visto la rovesciata di Benny Carbone a St. James’ Park. No dico, veramente, vi siete mai imbattuti nel video del suo gol realizzato con la maglia del Bradford City contro il Newcastle? Beh, se ancora non lo avete visto, vi consigliamo di farlo. Forza fisica, dinamismo, duttilità: Carbone ha rappresentato per anni un modello per molti attaccanti inglesi. Ha vestito le maglie di Sheffield Wednesday (insieme a Di Canto), Aston Villa, Bradford City, Derby County e Middlesbrough, totalizzando più di 200 presenze e quasi 50 gol.

 

4) Roberto Di Matteo

Allenatore del Chelsea campione d’Europa nel 2012, l’ex attaccante italiano militò proprio nel Chelsea a cavallo tra il 1996 e il 2002 (stesso periodo di Zola), totalizzando poco meno di 150 presenze ma vincendo tantissimo: un Coppa di Lega, un Charity Shield, 2 FA Cup (una grazie a un suol dopo meno di un minuto di gioco), una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea. Da allenatore, oltre al massimo trofeo europeo, conquisterà anche una Coppa di Lega. Simbolo del Chelsea italiano di fine anni 90 e inizio 2000, Di Matteo è considerato dai tifosi Blues uno dei più grandi della loro storia.

 

5) Fabrizio Ravanelli

 

L’ex attaccante italiano, dopo aver vinto la Champions League con la Juventus, si trasferisce in Premier League per vestire la maglia del Middlesbrough. Con il club inglese totalizzerà 50 presenze e32 gol (storica la tripletta all’esordio), salvo poi cedere alla lusinghe dell’Olympique Marsiglia che dopo meno di una stagione e mezza lo obbligherà a lasciare l’Inghilterra. Un anno intenso, che ancora molti ricordano, fatto di gol impossibili e tanta passione.

 

*Si prega di essere consapevoli del fatto che questo link vi rimanderà al sito scommesse