Inter - Atalanta

Tutti gli occhi di San Siro saranno puntati su Mauro Icardi, che mercoledì è rientrato a Marassi dopo quasi due mesi di assenza per le note vicende. Il suo rapporto sembra migliore con i compagni che lo avevano in antipatia, soprattutto Perisic, che con uno Spalletti che tanti segnali danno in uscita nonostante un contratto fino al 2021. Tutti hanno dovuto fare un passo indietro, per pura convenienza: anche chi andrà via ha interesse a farlo in una posizione di forza. Di sicuro quello fra Inter e Atalanta è uno scontro diretto per la Champions League: se la squadra di Gasperini dovesse prevalere si riaprirebbero tanti giochi, non soltanto per la stessa Atalanta. Se invece a vincere fosse l’Inter allora il terzo posto finale sarebbe più di un’ipotesi e la stagione dovrebbe essere rivalutata, anche se il modo in cui i neroazzurri sono usciti da Champions League, Coppa Italia ed Europa League è ancora nella memoria di Marotta. L’andata a Bergamo fu uno dei punti più bassi della gestione Spalletti, con i padroni di casa a dominare 4-1: gol di Hateboer, Mancini, Djimsiti e del Papu Gomez, con momentaneo pareggio di Icardi su rigore. E proprio un altro rigore ha sbloccato l’argentino contro il Genoa, dando all’Inter quei tre giorni di serenità che le mancavano da tempo immemorabile. Di sicuro l’Inter è adesso quasi quella che Spalletti aveva in mente a inizio stagione, con Nainggolan relativamente sano dietro la prima (e unica) punta. L’Atalanta senza obbiettivi del girone di andata è diventata una della squadre più calde per la zona Champions, cambiando pochissimo tatticamente, intorno al suo 3-4-1-2 standard, ma facendo un salto di qualità a livello fisico e andando avanti in Coppa Italia, con la clamorosa vittoria sulla Juventus. Partita fra due squadre atleticamente ben messe e con posta in palio altissima, nella Serie A di una volta sarebbe stato un pareggio scritto.

La curiosità: L’attuale allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha guidato l’Inter per soltanto 5 partite all’inizio della stagione 2011-12, perdendone 4 e pareggiandone una. Esonerato dopo una sconfitta a Novara, per far posto a Claudio Ranieri.

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