Lazio - Sassuolo

Non si può dire che all’Olimpico si vedranno due squadre prive di motivazioni: la Lazio è in piena corsa per il quarto posto, oltretutto con una partita da recuperare rispetto alle concorrenti, mentre il Sassuolo è di pochi punti sopra la zona retrocessione. La squadra di Simone Inzaghi viene da una partita orrenda contro la Spal, al di là della sconfitta, che ha quasi fatto svanire il ricordo della vittoria sull’Inter a San Siro: l’unico a offrire una prestazione al suo livello è stato Correa, per il resto poche notizie di Immobile (che si è divorato un gol), Milinkovic e degli altri. Al di là del discorso Spal, la Lazio continua ad avere la fama di squadra implacabile contro le squadre medie e piccole, quindi in teoria il Sassuolo dovrebbe essere il suo pane. All’andata finiì 1-1, era ancora la Lazio che utilizzava Luis Alberto da seconda punta, mentre nel Sassuolo a fianco di Berardi c’era addirittura Boateng. Certo è che fra le squadre in corsa per la Champions League la Lazio è quella che ha il calendario migliore di tutte , con la chiave che potrebbe essere lo scontro diretto con il Milan a San Siro nel turno successivo. Diddicile dire cosa sia diventato il Sassuolo, che a Natale era qualificato per l’Europa League ma che da lì si è trascinato fra imbarcate storiche (il 2-6 con l’Atalanta su tutte) e compitini contro squadre modeste. De Zerbi ha addosso il marchio di emergente, di predestinato, ma non è stato capace di tenere la tensione alta in una rosa tutt’altro che da retrocessione.

La curiosità: La Lazio è una delle avversarie preferite di Domenico Berardi, visto che l’attaccante del Sassuolo le ha segnato in carriera ben 6 gol (di più ne ha fatti solo al Milan, 8), con 2 assist, in 9 partite totali.

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