36^ Serie A | Torino - Sassuolo
Analisi e previsioni di Torino - Sassuolo, match della 36esima giornata di Serie A.
Sogno Toro!
Le ambizioni politiche e politico-sportive di Urbano Cairo passano anche dal raggiungimento della Champions League e delle tre partite rimanenti l’unica facile è questa con il Sassuolo, visto che dopo gli emiliani i granata avranno l’Empoli non ancora retrocesso in trasferta e in casa la Lazio forse ancora in corsa per qualcosa. La squadra di Mazzarri ha perso una grossa occasione nel derby pre-celebrazioni di Superga ma è senza dubbio una delle squadre più in forma della Serie A, visto che nelle ultime 15 partite ha perso una sola volta. Contro il Sassuolo potrebbe rivedersi per uno spezzone di partita Iago Falque, assente dai campi di gioco da più di un mese, e non è un nome buttato lì a caso visto che l’allenatore lo ritiene il partner ideale di Belotti. Con il Sassuolo comunque Belotti dovrebbe essere affiancato da Zaza, amatissimo ex al Sassuolo, dove con Berardi si trovò magnificamente nella squadra allenata dall’allora emergente Di Francesco. All’andata finì 1-1, gol di Belotti su assist di Zaza e pareggio di Brignola al 90’, adesso il Torino è favoritissimo vista la differenza di motivazioni e di condizione fisica. A proposito, il demotivato Sassuolo sarà in pratica l’arbitro della corsa Champions visto che dopo il Torino affronterà Roma e Atalanta. Dopo il bellissimo inizio di stagione, era terzo dopo sette giornate, il Sassuolo si è adattato a un tran tran da centroclassifica e la partenza di Boateng per Barcellona (dove di fatto non ha mai giocato) ha tolto qualsiasi dubbio sulle velleità del club di Squinzi. Che nella prossima estate sarà di nuovo a metà del guado, con tanti giocatori richiesti (Berardi, Duncan, Sensi, Ferrari) ma nessuna reale intenzione di venderli.
Indiscreto – Puntuali come ogni anno, sono ripartite le voci di un avvicinamento di Giorgio Squinzi al Milan, magari come azionista di minoranza ed in ogni caso lasciando il Sassuolo. Tifosissimo rossonero da sempre, e questa è l’unica cosa vera, Squinzi in passato aveva avuto mezzi discorsi con Berlusconi ma l’operazione era finita sul nascere per la poca chiarezza sulle modalità con cui Berlusconi voleva liberarsi del Milan. Non che adesso la situazione sia cambiata di molto…
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