Il montepremi e il prize money del Masters 1000 di Indian Wells 2022, tradizionale appuntamento sul cemento outdoor statunitense: l’evento in questione - uno dei più attesi della primavera nel tennis, prima del passaggio alla terra rossa - avrà come protagonisti talenti del calibro di Daniil Medvedev, Alexander Zverev, Rafael Nadal, Stefanos Tsitsipas e Andrey Rublev, sebbene uno tra i più attesi, Novak Djokovic, probabilmente non potrà prendervi parte. Presenti anche i migliori azzurri per ranking, tra i quali spiccano Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti; quest’ultimo eroe di Coppa Davis ai danni della Slovacchia. Non è chiaro invece se Fabio Fognini potrà o meno partecipare a Indian Wells, in quanto frenato da problemi fisici dopo il torneo di Rio de Janeiro.

Talenti pronti anche a dire la loro in un torneo in cui il montepremi è tra i più alti del circuito, corrispondente in totale a 15 milioni e 681mila 952 euro, dei quali 1 milione e 42mila 491euro andranno ad alimentare le casse del vincitore, con correlati 1000 punti a impreziosire l’ingente bottino in questione. Da ricordare (come sempre accade in ambito tennistico) l’uguale distribuzione dei premi tra circuito maschile e femminile; di seguito i premi in denaro e i rispettivi punti:

Montepremi Masters 1000 Indian Wells 2022 (premi in denaro e punti)

PRIMO TURNO – € 15.410 (10 punti)

SECONDO TURNO – € 25.511 (25 punti)

TERZO TURNO – € 46.060 (45 punti)

OTTAVI DI FINALE – € 89.076 (90 punti)

QUARTI DI FINALE – € 152.355 (180 punti)

SEMIFINALI – € 291.251 (360 punti)

FINALISTA – € 547.059 (600 punti)

VINCITORE – € 1.042.491 (1000 punti)

Indian Wells 2022: i nomi dei partecipanti e dei favoriti alla vittoria finale

La prima conseguenza del ritorno all’antico a livello temporale (il torneo è stato nuovamente inserito nella sua collocazione originale dopo due stagioni di stravolgimenti) è ben comprensibile dalla già citata entry list del Master 1000, che può annoverare nuovamente tutti i campioni di primissimo livello. Se infatti nel 2021 aveva fatto sensazione l’assenza contemporanea degli allora infortunati Rafa Nadal e Roger Federer e di Novak Djokovic, reduce dalla delusione del Grande Slam mancato a Flushing Meadows - cinque mesi dopo (ne sono passati meno del solito) la situazione è cambiata, sebbene non in maniera sostanziale.

La novità più importante riguarda il ritorno di Rafa Nadal, miglior giocatore delle prime settimane del 2022 grazie alla conquista del successo agli Australian Open (il 21° sigillo in un torneo del Grande Slam) e al bis ad Acapulco. In entrambe le occasioni il campione spagnolo ha trovato sulla propria strada e battuto Daniil Medvedev, giocoforza molto atteso in California dopo la conquista del primo posto del ranking Atp, frutto tuttavia in gran parte delle note disavventure di Djokovic.

La stagione del serbo sarà costellata di imprevisti e di situazioni in divenire a causa del proprio status di non vaccinato che non al momento pare non gli vieterà di giocare al Roland Garros, ma che lo costringerà a non esserci in entrambi i Masters 1000 statunitensi - nonostante il nome di Djokovic sia stato regolarmente stato inserito tra i nomi dei partecipanti. L’elenco effettivo delle teste di serie sarà quindi piuttosto simile a quello dello scorso ottobre, con Medvedev davanti a Zverev, Tsitsipas e appunto Nadal. Presenti in tabellone grazie ad una wild card anche l’ex numero uno del mondo Andy Murray e il duo australiano Nick Kyrgios e Jack Sock, reduci dal trionfo in doppio a Melbourne.

Indian Well 2022: la storia del torneo e il pronostico

Il torneo di Indian Wells si disputa dal 1974, con l’unica eccezione legata alla stagione 2020. L’approdo nella sua attuale collocazione logistica all’interno del calendario è iniziata però solo al 1987, grazie allo spostamento di pochi chilometri da La Quinta. In quell’anno il torneo subì una crescita a livello di montepremi e, di conseguenza, di popolarità - diventando un appuntamento fisso per i migliori giocatori al mondo. Da Boris Becker a Jim Courier fino a Pete Sampras: tutti i campioni più conosciuti hanno trovato il modo di vincere in California in successione, fino al più recente dominio dei Big Three nel nuovo millennio. Novak Djokovic e Roger Federer infatti sono i leader dell’albo d’oro con cinque successi a testa, ma le rispettive difficoltà e la crescita di un movimento tennistico che può contare su tanti giovani talenti ha portato ad avere tre diversi vincitori nelle ultime tre edizioni - nessuno dei quali era stato inizialmente inserito tra le prime cinque teste di serie in tabellone: si tratta di Del Potro (n° 7 al mondo del 2018), di Thiem che nel 2019 era sesto fino all’exploit di Cameron Norrie; che lo scorso ottobre ha sorpreso tutti e vinto dopo essere partito come numero 21 del seeding.

Chi sarà il vincitore in questa edizione? Rafa Nadal ha già conquistato in tre occasioni il torneo e vorrà ripartire, oltre che dal proprio strabiliante momento di forma psicofisico, dalla volontà di riscattare il passo falso del 2019 - quando fu costretto a rinunciare causa infortunio alla semifinale contro Roger Federer. Dall’altra parte, però, è lecito aspettarsi grandi cose anche da Medvedev, deciso a legittimare sul campo la leadership mondiale appena acquisita e costretto ad affrontare un clima complicato come quello che circonda gli atleti russi. Oltre che a cancellare il flop del 2021 (quando fu battuto nel terzo match del torneo dal serbo Krajinovic), nella stessa edizione che vide Zverev uscire ai quarti contro Taylor Fritz.

E d’altra parte pure il tedesco, reduce dalla brutta squalifica di Acapulco, deve ricominciare a macinare successi e dimostrare di aver fatto ulteriori passi in avanti: secondo tutti i bookmakers infatti, loro tre sono i favoriti d’obbligo. Impossibile però escludere altri due talenti in splendida forma in questo avvio: il campione uscente Cameron Norrie (che può vantare già un titolo conquistato nel 2022 a Delray Beach), oltre alla finalista ad Acapulco; Andrej Rublev, vincitore al torneo di Dubai. E gli italiani? Sei sono quelli presenti nel tabellone principale. Matteo Berrettini farà una nuova valutazione della propria condizione, Jannik Sinner cercherà certezze dopo il cambio di allenatore. Per entrambi la strada verso la finale si annuncia piena di difficoltà, ma come ci hanno insegnato questi talenti “mai dire mai".

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