Matteo Berrettini e Jannik Sinner - tennisti italiani ormai stabilmente nella top-10 maschile - sono soltanto il vertice di un movimento sportivo in enorme crescita; non tanto e non solo a livello professionistico (Sonego, Musetti e tanti altri ambiscono a scalare posizioni e ben figurano ormai da mesi ogni volta che vengono chiamati in causa su ogni tipo di superficie in giro per il mondo). A espandersi infatti è soprattuto la base di appassionati a uno sport come il tennis che in Italia sta allargando - e molto - il suo bacino d’utenza: sono tanti quelli che corrono dietro una pallina che schizza in ogni angolo del campo per la prima volta in vita loro. Per farlo però occorre scegliere la racchetta più adatta alle proprie esigenze; in ragione di questo la domanda sorge spontanea: quale comprare? In base a cosa scegliere? Proviamo a capirci qualcosa in più - anche grazie ai consigli di Mister Tennis - e a dare qualche consiglio utile a chi si avvicina al tennis per la prima volta.

Come scegliere una racchetta da tennis: le cinque caratteristiche fondamentali

Dimensione della testa (Head Size)

Tra le tante caratteristiche di cui tenere conto la superficie dell’ovale della racchetta è certamente tra le più importanti (solitamente indicata o in pollici o in centimetri quadrati). Viene chiamata in gergo tecnico “Head Size” e condiziona lo stile di gioco e anche la velocità che il giocatore riesce a imprimere di volta in volta alla palla. In base alla superficie cambia la potenza: una zona di impatto ampia produce infatti più potenza rispetto a quelle che hanno un’area più piccola - in sostanza, avere un piatto corde (altro modo per indicare la testa della racchetta) in maggiori dimensioni permette di avere a disposizione una "zona di impatto utile” superiore e dunque riduce il rischio di colpi decentrati. Facile dunque intuire che per i principianti sarà consigliata una racchetta con la testa più grande, mentre chi ha più padronanza del gesto può scegliere una superficie ridotta che permette di avere maggiore controllo sul colpo.

Il peso

È uno dei parametri imprescindibili da tenere in considerazione quando si sceglie una racchetta. Il rapporto di causa-effetto da comprendere è semplice: una racchetta leggera produce una potenza superiore, ma riduce il controllo sullo stesso. Discorso ovviamente opposto nel caso in cui se ne scelga una più pesante, che porterà a colpi meno “forti” ma dal percorso più facilmente definibile. Da principianti quindi diventa complicare maneggiare una racchetta pesante (si perde certamente di efficacia di resa nel colpo), mentre i professionisti possono permettersi di lavorare molto più sul controllo e dunque optare per una racchetta più pesante.

Il punto di bilanciamento (balance)

Il punto di bilanciamento rappresenta la distanza in millimetri fra la base del manico della racchetta e il suo punto di equilibrio. Il Balance Point è un valore che permette di descrivere il modo in cui il peso è distribuito lungo la racchetta. In un oggetto standard da 27 pollici - un punto di bilanciamento neutro è intorno ai 320 mm. Da ricordare: una racchetta con bilanciamento alto (verso la testa, quindi oltre 320-330 mm) fornirà maggiore spinta ma minore controllo, e viceversa un bilanciamento basso (verso il manico, quindi inferiore a 320 mm) offrirà maggiore controllo di palla ma meno potenza. Di conseguenza, come ormai abbiamo imparato: punto alto consigliato per i principianti, più basse per giocatori esperti.

Lo schema incordature

Dato che ci indica il numero di corde verticali ed orizzontali presenti sul piatto della racchetta. Il primo valore si riferisce al numero di corde verticali ed il secondo a quelle orizzontali. Uno schema corde “fitto” (ad esempio 18x20) offre molto controllo, viceversa uno schema corde “aperto” (ad esempio 16x18) genera molta potenza. Lo schema corde influisce anche sulla capacità di generare effetto (spin), infatti negli ultimi anni è aumentata la diffusione di racchette da tennis con schema corde molto aperto (ad esempio 16x15) per assecondare le esigenze dei tennisti che preferiscono dare maggior effetto ai propri colpi.

Il profilo

Al netto del manico, il profilo indica l’altezza della “zona corde” della racchetta. Un profilo più lungo genera maggiore potenza, mentre quello che conta qualche centimetro in meno offre maggiore controllo. Alcune racchette hanno un profilo costante su tutta la lunghezza e pertanto troviamo un solo valore (ad esempio 22 mm), mentre altre hanno un profilo variabile lungo la lunghezza della racchetta (ad esempio 22-24-22). Per chi usa molte rotazioni e predilige quel tipo di colpi, meglio evitare i profili alti: a causa dei ridotti angoli di impatto risulterebbe facile colpire spesso il telaio e non ottenere l’effetto desiderato.

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