Quanto ha guadagnato Jannik Sinner nel 2023? Le cifre
Tutto quello che c’è da sapere su Jannik Sinner e sul suo 2023 da sogno che lo ha reso uno degli sportivi italiani e internazionali più famosi non solo in ambito tennistico
Prima di tutto le vittorie: quelle fanno la differenza in ogni ambito sportivo, ma in modo particolare nel tennis - sport individuale per eccellenza dove il trionfo, merito sicuramente dello staff che accompagna gli atleti, resta comunque ascrivibile esclusivamente al giocatore che scende in campo a sfidare ogni genere di avversario. Jannik Sinner, da anni in continua ascesa, ha trovato la sua definitiva consacrazione in un 2023 chiuso tra i primi al mondo (con la finale della ATP Finals a Torino come ciliegina sulla torta), oltre al trionfo in Coppa Davis conquistato da protagonista. Una stagione che ha quindi portato anche grandi soddisfazioni dal punto di vista economico, per un giocatore che ha raccolto milioni e milioni di euro tra prize money dei tornei ai quali ha partecipato e sponsor vari che hanno deciso di associare il proprio nome a uno dei talenti più cristallini dello sport del nostro Paese. A 22 anni ha ancora tanto margine di crescita, oltre a una versatilità che nel giro di poco lo ha trasformato da fenomeno dello sci alpino in uno dei più competitivi e versatili tennisti della nuova generazione. Andiamo a fargli un po’ i conti in tasca.
Jannik Sinner: quanto ha guadagnato dai tornei vinti nel 2023
Partiamo dal dato di base, ossia dall’opportunità che i tennisti hanno di massimizzare i propri risultati: vinco una partita, vado avanti in un torneo e porto a casa un premio più alto. Una meritocrazia che parametrata sugli straordinari obiettivi raggiunti dal tennista altoatesino, si trasformano in milioni di euro portati a casa. Oltre ad aver scalato il ranking ATP salendo fino alla quarta posizione, Sinner in questa stagione ha conquistato ben 64 vittorie (e 15 sconfitte) e tra i vari tornei vinti e non ha incassato 7.58 milioni di euro soltanto in prize money nell’anno solare 2023 (più della metà di quanto conquistato in totale in tutta sua carriera) - avendo vinto tra le altre cose quattro dei 10 trofei presenti attualmente nella sua bacheca.
Il maggior bottino entrato nelle tasche di Sinner è arrivato dalle ATP Finals di Torino, dove la finale poi persa contro Djokovic gli ha comunque permesso di incassare quasi 2.4 milioni di euro - cifra incrementata poi dalla vittoria della Coppa Davis, che ha portato alla spedizione azzurra un premio di 3.6 milioni di euro complessivi. Dividendoli per i cinque partecipanti, si immagina in modo paritario, si possono calcolare almeno altri 720.000 euro di guadagno. Ultime settimane di stagione che hanno accesso quindi le speranze per il futuro, con la consapevolezza che visto il livello di tennis espresso da Sinner non pare impensabile che possa conquistare in futuro anche la vittoria in uno Slam. Una soddisfazione enorme, che manca all’Italia da troppo tempo a livello maschile e che sarebbe l’ennesima spinta per uno sportivo diventato ormai fenomeno mediatico e soprattutto milionario.
Sinner è il volto dello sport italiano: tanti sponsor pagano per averlo
Un personaggio del genere è diventato il catalizzatore di attenzioni anche da parte di diverse aziende che hanno deciso di puntare e investire su di lui e di sfruttarne la popolarità in continua ascesa - soprattutto dopo le partite vinte dall’Italia andate in diretta sulla TV generalista. A partire da quelli tecnici legati al merchandising indossato in campo dal giocatore, che in molti casi superano quelli guadagnati in campo: nel caso di Sinner l’accordo è di 150 milioni di euro per 10 anni - 15 milioni a stagione - a cui poi vanno aggiunti i vari orologi, automobili, alimenti, figurine, banche e compagnie telefoniche a cui fornisce la sua immagine e che portano nelle sue tasche almeno altri cinque milioni di euro netti all’anno. Insomma, dovessimo tirare una riga e fare una stima approssimativa si parla di almeno 28 milioni di euro incassati nell’anno solare 2023: una cifra davvero importante, così come lo sono stati tutti i trionfi sulle varie superfici di un talento classe 2001 che davanti a sé ha davvero tanta strada da poter ancora percorrere.
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