Può esistere qualcuno più forte di Rafael Nadal su un campo da tennis? Difficile immaginare che ci sia in generale nel mondo, figurarsi se si restringe il campo alla sola Spagna. Questi alcuni dei nomi che fanno parte della classifica, stilata anche guardando al parere di altri e tenendo in riserbo una postilla con asterisco al momento fuori dalla lista ma che in futuro potrà scalare un bel po’ di posizioni fino alla vetta. Siete pronti? Cominciamo.

Migliori tennisti spagnoli: ecco la top 5

  1. Manuel Orantes
  2. Juan Carlos Ferrero
  3. Carlos Moya
  4. Manolo Santana
  5. Rafael Nadal

5° POSTO - MANUEL ORANTES

Orantes non è stato il tipico giocatore spagnolo, uno di quelli che rientra nello stereotipo classico: tra gli anni ’60 e ’70 infatti riuscì a raccogliere il testimone dal suo connazionale Manuel Santana (che troveremo più avanti), superandolo nei testa a testa in più di un’occasione segnando così un vero e proprio passaggio di testimone. A suo agio su tutte le superfici, Orantes vinse il suo unico Slam negli Usa, quando battendo in finale Jimmy Connors conquistò gli US Open del 1975. È uno dei pochi grandi tennisti spagnoli a non aver mai vinto il Roland Garros, gioia negatagli da Björn Borg nel 1974, quando lo svedese sotto di due set ribaltò totalmente la partita condannandolo a una cocente (e a quel punto inattesa) sconfitta. A riprova della sua duttilità nel suo palmares ci sono anche una semifinale a Wimbledon e un quarto di finale agli Australian Open.

4° POSTO - JUAN CARLOS FERRERO

La sua carriera non è stata lunghissima ed è stata condizionata da qualche infortunio di troppo che ne ha limitato l’impatto. Soprannominato Mosquito (zanzara) per la velocità e il fisico agile e scattante nei primi anni del nuovo millennio è stato il numero 1 del tennis iberico. Ha vinto 16 tornei riuscendo a inserirsi prima dell’arrivo dei Big-4 che hanno monopolizzato gli ultimi 15 anni, tra cui il Roland Garros del 2003, e perso ben 21 finali (un dato che racconta bene il suo potenziale) tra cui il Roland Garros del 2002, gli US Open del 2003 e le ATP Finals del 2002. Ha conquistato ben 3 coppe Davis con la Spagna (nel ruolo di leader e guida), ma non è riuscito a tenere fisicamente e mentalmente all’avvento dei fenomeni del tennis mondiale Federer e Nadal prima e Djokovic poi. E’ stato numero 1 del ranking ATP nel settembre 2003.

3° POSTO - CARLOS MOYA

Sono 20 i tornei vinti e ben 24 le finali perse per uno dei giocatori spagnoli più “divertenti” visti su un campo da tennis. Carlos Moyá è stato il collegamento tra due diverse generazioni del tennis mondiale, e anche di quello spagnolo: grande giocatore di terra battuta (caratteristica ereditata anche da chi è venuto dopo di lui), non ha mai disdegnato le superfici veloci (l’erba non è mai stata contemplata). Ha vinto un Roland Garros nel 1998, mentre nel 1997 ha perso la finale dell’Australian Open contro Pete Sampras. Per lungo tempo è stato nella top-20, arrivando addirittura al numero 1 del ranking per due settimane nel 1999. Un giocatore costante che spesso è arrivato in fondo a grandi tornei, forse in parte sottovalutato, ma che ha saputo districarsi in due “ere” di campioni e che ha continuato a vincere nonostante il tennis sia cambiato così tanto.

2° POSTO - MANOLO SANTANA

Il primo grande tennista spagnolo: un giocatore favoloso in grado, a differenza di molti suoi connazionali, di vincere sia a Wimbledon nel 1966 (insieme a Nadal unico ad esserci riuscito) e agli US Open nel 1965. Naturalmente ha anche vinto per ben due volte il Roland Garros (1961-1964) e in entrambe le occasioni ha sconfitto il nostro Nicola Pietrangeli (partite che gli appassionati italiani di tennis di una certa età ricordano molto bene). Ha vinto in carriera ben 69 titoli, e le sue statistiche parlano di una percentuale di vittoria pari al 79,7%: il miglior spagnolo di sempre, almeno fino all’arrivo di Nadal.

1° POSTO - RAFAEL NADAL

Il numero uno non poteva che essere lui: uno dei giocatori più forti della storia di questo sport. Parlare di Nadal è spesso retorico, oltre che ricorsivo nei confronti di un campione che è primatista per numero di Slam vinti (21, con un Roland Garros in corso che potrebbe rimpinguare il suo bottino o portare in il numero di successi di Djokovic al suo pari). Fare l’elenco delle vittorie avrebbe poco senso, nonostante a Parigi al Roland Garros sono pronti a dedicare a lui il campo centrale. È uno degli otto tennisti della storia a essere riusciti a completare il cosiddetto “Career Grand Slam”, mantenendo una percentuale di vittorie in carriera difficilmente avvicinabile da altri. Un giocatore eterno, che continua a rinverdire di volta in volta il suo mito.

*IN ASCESA: CARLOS ALCARAZ

5 maggio 2003: il futuro è tutto dalla sua parte, per un giocatore che ha già conquistato due Masters 1000 e che punta a essere protagonista anche negli Slam. Il talento di Carlos Alcaraz però è talmente luminoso che lascia intravedere non solo margini di miglioramento in quanto a tennis giocato, ma soprattutto per vittorie e futuribilità di un talento che vuole diventare il campione da battere del prossimo decennio. Staremo a vedere se ci riuscirà.

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