Il punteggio del tennis nella gestione di game, set e tutto il resto è figlio di una combinazione non sempre chiara a chi approccia per la prima volta a questo sport: per vincere un game bisogna fare quattro punti, a meno che non ci si ritrovi sul tre pari e a quel punto si va ai vantaggi - ossia per portare a casa un game bisogna fare due punti in più del proprio avversario. Stesso discorso nel conteggio dei game che portano alla vittoria del set: ne servono sei, ma solo se c’è una distanza di almeno due game. Altrimenti, sul 6-6, si va al tie break. A cosa serve? In sostanza a decidere il vincitore della partita - visto che nel tennis non esiste il pareggio - e nel corso degli anni è diventato anche un modo per provare a ridurre la durata delle partite. Ora cerchiamo brevemente di capire come.

Tie break: come definire la scansione del punteggio di un set

Partiamo quindi dall’inizio: nel tennis un set è composto da una serie di game giocati alternando servizio e ricezione tra i due giocatori in campo. Esistono due modi differenti per assegnare la vittoria del set a uno dei due giocatori: la prima è quella del set deciso ai vantaggi che viene disputato fino a quanto un giocatore non ha vinto almeno sei game con un vantaggio di almeno due game sull’avversario (come indicato in precedenza). In questo caso non è previsto tie break, ossia si va avanti fino a quando non si arriva a una combinazione di punteggio simile - che prevede quindi di aver avuto la meglio almeno una volta sul servizio dell’avversario. Questa formula però sta diventando sempre più desueta, visto che l’equilibrio in campo costringerebbe spesso i giocatori a disputare partite che andrebbero avanti per ore. Ormai anche negli Slam si è smesso di usare questo genere di set, che in passato hanno portato a disputare una partita del primo turno di Wimbledon del 2010 tra John Isner e Nicolas Mahut - diventata poi la partita di tennis professionistico più lunga della storia - giunta alla conclusione con il quinto set 70-68 vinto da Isner. Quella partita è durata in totale 11 ore e cinque minuti, con il solo quinto set della durata di otto ore e 11 minuti.

L’introduzione del tie break: come funzionaÈ stato quindi introdotto il tie-break già a metà degli anni '60 e non è stato mai eliminato, ma anzi applicato subito a tutti i tornei del circuito. Si ricorre al tie-break, come detto, quando i due tennisti in campo si trovano hanno vinto sei game a testa nel corso di un set e con il risultato che è quindi fermo sul 6-6. Chi serve per primo batte una volta, praticamente si gioca un solo punto sul servizio del primo tennista alla battuta. L'altro tennista che serve, a seguire, invece batte per due volte, dopo di che entrambi servono sempre per due volte, fino a quando uno dei due non arriva a vincere 7 punti, sempre che ne abbia due di vantaggio rispetto all'avversario. In caso di 6-6 anche nel tie-break si va a oltranza e chi ottiene due punti in più conquista il tie-break. 

Storia del tie break: dove nasce e chi è stato il primo a proporlo

Il tie-breaker – più recentemente abbreviato in "tie-break" – è stato inventato da James Van Alen e presentato nel 1965 come esperimento al torneo "pro" sponsorizzato a Newport Casino, Rhode Island, dopo un precedente tentativo fallito di accelerare il gioco usando il suo cosiddetto "Van Alen Streamlined Scoring System" ("VASSS"). Per due anni prima dell'Open Era, nel 1955 e nel 1956, il Campionato Pro degli Stati Uniti a Cleveland fu giocato secondo queste regole. Il punteggio è stato lo stesso del tennis da tavolo, con set giocati a 21 punti e giocatori che alternano cinque servizi, senza un secondo servizio. Le regole furono create in parte per limitare l'efficacia del potente servizio del campione professionista in carica, Pancho Gonzales (con scarsi risultati in quel caso, ma dando un grande impulso). Da lì in poi è partita una lunghissima evoluzione che ci ha portato fino al risultato di oggi.

Il super tie break: l’ultima novità presente negli Slam

Una delle ultime e grandi novità riguarda l'introduzione, negli Slam, del super tie-break. Per evitare maratone, si è stabilito che, in caso di quinto set per il tabellone maschile o di terzo per quello femminile, il vincitore sarà stabilito da un tie-break fisso a 10 punti. Sarà l’ultima novità? Non è dato saperlo, ma nel frattempo possiamo continuare a goderci lo spettacolo.

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