Peseranno non poco le assenze di Rafa Nadal e Roger Federer - per entrambi stagione finita a causa di problemi fisici, sempre più limitati dall’età che avanza. Stesso discorso per le sorelle Williams, con Serena e Venus che non incanteranno il pubblico di Flushing Meadows come fatto negli ultimi 24 anni. Già, tanti ne sono trascorsi dall’ultima volta che nessuna di queste quattro leggende da 70 Slam complessivi si ritrovassero contemporaneamente a non giocare gli US Open. Con questi presupposti e con la sensazione che si è di fronte a un virtuale passaggio di consegne, si è composto un tabellone e un parterre di giovani che proveranno a far valere la loro freschezza e voglia di affermarsi, mentre Novak Djokovic vuole dare la caccia al Grande Slam mai riuscito ai due giganti con cui ha battagliato da sempre. C’è chi ricorda la serie di successi iniziata a Wimbledon nel 2015 e terminata al Roland Garros 2016 (non succedeva dal 1969) - quattro in fila anche in quel caso, ma non nello stesso anno solare. La vittoria agli US Open 2021 invece sarebbe la ciliegina sulla torta.

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Il primo avversario di Djokovic, una “rogna” che può dire molto sullo US Open 2021

Dal tabellone delle qualificazioni doveva emergere l’avversario del primo turno per Novak Djoković, solo che gli è stato abbinato il peggiore che potesse prendere. È un danese, ha 18 anni e si chiama Holger Vitus Nodskov Run - indicato come la novità più interessante e protagonista di un’ascesa fulminea. A maggio ha vinto il torneo challenger di Biella, in agosto quelli di San Marino e di Verona. Tre risultati che in tre mesi gli hanno fatto scalare 168 posizioni nella classifica mondiale. Adesso è 145esimo. Gli viene attribuita pure la frase secondo cui batterà il record dei 13 Roland Garros di Nadal. Per ora ha vinto 16 delle ultime 17 partite giocate. Un occhio al suo impatto con il Pianeta Djoković (e viceversa) andrebbe dato, nonostante le speranze di successo siano ridotte al minimo.

US Open 2021: chi può battere Novak Djokovic?

Djokovic inizierà la sua corsa al titolo di New York e al record di Laver portandosi dietro qualche dubbio residuo dopo le Olimpiadi di Tokyo - naufragate in singolare e in doppio con quattro partite andate per il verso sbagliato nel giro di 24 ore. Da quel momento ha preferito smettere di giocare per qualche settimana. Guardando allo stato di forma - e non solo a quello - il giocatore con le migliori possibilità di fermare il fenomeno serbo è Alexander Zverev. Ha vinto 11 partite e due tornei consecutivi grazie al servizio e a una maturità mai mostrata prima. Il probabile percorso del tedesco verso la semifinale sembra alla sua portata: dovrebbe affrontare Sam Querrey, Lucas Pouille o Albert Ramos-Viñolas, Alexander Bublik, Jannik Sinner e Denis Shapovalov nei quarti di finale. Tra questi, forse Sinner, che ha battuto Zverev al Roland-Garros l'anno scorso, ha le migliori possibilità di ribaltare il pronostico. Un altro avversario potenzialmente pericoloso, Reilly Opelka, è invece nella metà opposta di questo quarto.

Gli Italiani: occhio a Jannik Sinner e Matteo Berrettini

Tutta l’Italia presente nel tabellone maschile degli US Open è dallo stesso lato. Dieci su dieci. Il problema è che si tratta del lato di Djokovic. Sarebbe stato decisamente meglio finire dall’altro lato e sperare di sfidarlo, eventualmente, soltanto nell’ultimo match. Berrettini potrebbe incrociarlo ai quarti di finale, Sinner è sulla strada di Zverev agli ottavi - con l’azzurro in risalita nelle ultime settimane e a caccia di conferme in uno Slam. La maturità di un giovane talento si misura anche in quello, nel saper affrontare sfide su cinque set e non su tre. A Wimbledon arrivarono due italiani agli ottavi e poter replicare lo stesso risultato a New York sarebbe già un traguardo straordinario. La concentrazione favorisce l’ipotesi di una fitta serie di derby per Berrettini dopo Chardy al primo turno: potrebbe avere Travaglia al secondo, Fognini al terzo, Sonego al quarto. In quel caso tutto sarebbe “fatto in casa” e nella seconda settimana si passerebbe alle sfide internazionali.

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