Lo SSE Hydro di Glasgow é uno dei palazzetti più difficile in cui giocare, se abiti in un paese confinante con la Scozia vieni fischiato, e le rivalità calcistiche e rugbistiche si fanno sentire.
L’arena ha chiaramente sostenuto i propri beniamini e spesso ha intimorito con potenti “buuuu” i giocatori inglesi e gallesi al tiro.

Peter Wright - Micheal Smith: 6-6

Prima partita e primo spettacolare pareggio in pedana.
Un Peter Wright padrone di casa in balia di un Bully Boy per i primi sei leg, dove l’inglese gioca oltre il 105 di media, il quinto leg lo gioca a 125, e si porta sul risultato di 5-2.
Da quel momento il buio, Snakebite spinto da suoi tifosi, che lo hanno aiutato anche facendo innervosire Smith quando doveva tirare le doppie, ribalta la situazione portandosi sul 6-5.
Smith ritrova la bussola per l’ultimo leg e porta a casa un punto che era più che meritato.
Match ad alto livello di spettacolo con ben nove massimi (180), il problema di Smith come al solito si è rivelata la doppia, 28%.

 

Robert Cross - James Wade: 7-4
Partita molto strana quella tra i due inglesi che hanno giocato in un ambiente surreale in quanto silenzioso.
Partita molto strana anche perché i due hanno avuto una media molto simile, 102 Cross contro i 100 di Wade, e la stessa percentuale in doppia, 50%.
La differenza l’ha fatta la capacità di essere decisivo da parte di The Voltage: un 115 out, un 85 out al bull e una sentenza sugli errori dell’avversario.
Rob Cross è tornato a tirare come sa, e di questo dobbiamo solo essere contenti.

Raymond Van Barneveld - Gerwyn Price: 6-6
Il giocatore più fischiato della serata, in quanto gallese, sembrava aver mantenuto il livello, tra l’altro altissimo, di gioco della settimana precedente.
È così è stato. Perché Price ha demolito ogni speranza di un Barney molto sfortunato, ho contato cinque frecce cadute dal bersaglio, e quindi non valide per il conteggio, triturando le triple ed essendo cinico in doppia.
Il 6-2 però forse gli ha dato troppa tranquillità; sta il fatto che l’olandese ha tirato fuori gli occhi della tigre che caratterizzano la sua walk-on (ogni giocatore entra con una canzone differente) ed è riuscito a strappare un pareggio a un Price davvero in forma.
Meritava di più il gallese ma Barney è stato approfittatore.

Daryl Gurney - Glenn Durrant: 7-3
Gurney doveva rispondere alla pessima prestazione fatta contro Price e non ha mancato l’occasione.
Durrant doveva dimostrare di essere pronto per questi palcoscenici e invece ha ancora da lavorare, nonostante le buone frecce.
Partita gestita per gran parte del tempo dal Nordirlandese, che prima del match si è inchinato in segno di rispetto davanti alla bandiera scozzese, giocando al 100.85 di media ed essendo mostruoso in doppia con uno splendido 77.78%.
Duzza dal canto suo gioca un onesta partita, dopo essere entrato con la sciarpa della tifoseria di Gary Anderson, al 99.89 di media, facendo quattro 180 ma rimanendo su uno scarso 25% in doppia.
Gurney muove la classifica e lo fa meritatamente.

Mensur Suljovic - Micheal Van Gerwen: 3-7
Dopo due serate di Premier League c’è un solo uomo al comando.
Non si tratta di Fausto Coppi con la maglia bianco azzurra, ma di un olandese che di nome fa Micheal Van Gerwen e si veste solitamente di verde e di nero.
Partita tranquilla per il campione del mondo che non brilla come ha fatto in altre serate, ma gestisce un Suljovic troppo fuori condizione che entra in partita troppo tardi.
Nonostante l’average superiore l’austriaco si é dovuto arrendere davanti allo strapotere dell’alieno che è riuscito a chiudere un leg in 12 frecce.
Insomma un’altra serata da dominatore.



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