Serata come al solito agitata in quel di Dublino, dove il pubblico si infiamma con poco e spinge chi vive nella splendida isola in modo incommensurabile. Buone prestazioni infatti di Lennon e Gurney e tanti fischi per il gallese Price.

Gerwyn Price 6-6 James Wade
Partita subito ad alto livello quella tra il gallese e l’inglese.
Un pareggio spettacolare con giocate di altissimo livello.
Molto equilibro nei primi 4 leg dove gli arcieri si alternano per portarsi sul 2-2.
A quel punto inizia lo show di Wade che inchioda tutti i suoi cinque 180 nei tre leg successivi, dove chiude anche un 127 che taglia le gambe a Price.
Forse troppo rilassato, forse troppo sicuro della vittoria, The Machine subisce l’ennesima rimonta che porta Price ad alzare il suo average fino a 96.5 e portarsi sul 6-5 con una solidità in tripla notevole.
Wade riesce a salvarsi in calcio d’angolo nell’ultimo leg con una magia, da vero campione al 129 in chiusura.

Steve Lennon 5-7 Peter Wright
Primi tre leg a tinte irlandesi.
Un Lennon sostenuto dal suo pubblico picchia duro in pedana, perdonando poco gli errori di Wright e dominando in lungo e in largo sul settore della doppia.
Wright però a quel punto si sveglia e prende in mano la pedana. Triple in continuazione, grande solidità in doppia e 6 leg consecutivi vinti, 96.95 di media un buon 35% in doppia.
Lennon prova a rientrare nel finale ma il vantaggio di Snakebite è irrecuperabile, vittoria importantissima per lo scozzese.

Micheal Van Gerwen 7-2 Rob Cross
Abbiamo finito le parole per descrivere lo strapotere tecnico e mentale dell’olandese.
Entra in pedana cattivo, aggressivo, carico a mille e pronto per dimostrare quanto sia dominante in questo sport.
Gioca a 101 di media, chiude un 100, tira “solo” due 180 e arriva come un treno sul 6-0, lasciando a Cross solo le briciole e un senso di smarrimento totale.
L’inglese alla fine vince due leg perché MVG sbaglia un po’ troppo in doppia, abbassando così la percentuale al 35%, ma Cross non si è trasformato, non ha voluto vincere, si è abbandonato a un cannibale che ha voglia di vincere ogni singola partita.

Micheal Smith 5-7 Daryl Gurney
Avevamo detto che Gurney amava questa città, in quanto gli ha regalato il primo titolo in PDC.
E il nordirlandese ha onorato la 3Arena di Dublino vincendo un match molto difficilissimo contro un Micheal Smith che non sta vivendo un grosso momento di fortuna, ma non disdegna le grande giocate in pedana.
Quattro massimo per ognuno, un super 140(T20, T20, D10) per Gurney, 93 di media per Bully Boy, 99 per Superchin, che il vuoto lo fa dopo il 5-4 giocando tre leg superlativi, e portandosi a casa una vittoria molto importante.

Mensur Suljovic 6-6 Raymond Van Barneveld
Come al solito Barney scalda i motori troppi tardi.
Un diesel che arriva a vincere i leg solo dopo avermi persi 5/6.
Sa anche lui che così non va bene e proverà a entrare subito in partita , ma intanto di questa sua mancanza ne approfitta anche Suljovic che con un modesto 94 di media e un ottimo 55% in doppia si porta sul 5-1.
A quel punto l’olandese si sveglia dal letargo, mette la modalità “eye of the tiger”, e recupera fino al 5-5 giocando al 96 di media e chiudendo uno splendido 92.
Alla fine il pareggio è il risultato giusto ma quante occasioni sprecate da ambo i lati.

 

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