La Red Bull, schiacciasassi di questo inizio di 2023, si presenta ovviamente come favorita d’obbligo secondo le scommesse sulla Formula 1* ai nastri di partenza di un GP come quello di Montecarlo che resta uno dei più affascinanti e divertenti dell’anno. La mina vagante in questo caso è Hamilton, soprattutto qualora riesca a piazzarsi in una posizione favorevole in griglia. L’equazione infatti è questa: Hamilton è sì un tre volte vincitore a Montecarlo, e guida una Mercedes, ma è anche vero che nelle ultime due edizioni, dal 7° ed 8° posto in griglia, non ha fatto progressi all’arrivo. Non ci vuole un genio per capire le ragioni, visto che a Monaco lo spazio per i sorpassi è ridotto al minimo e la caratteristica è sempre la stessa: la vittoria finisce solo ai primi 3 in griglia, cosa che si è puntualmente verificata in questo secolo e, dal 1986 in poi, 35 volte su 36 (l’eccezione che ha fatto storia è quella del 1996, quando vinse Olivier Panis dal 14° posto in griglia). Con questo dato a senso unico, che grava sulla testa di tutti i piloti che andranno a caccia del miglior piazzamento possibile in griglia, la vittoria Red Bull è lo scenario più probabile, ma se Lewis riuscisse ad ottenere un buon piazzamento può diventare un buon candidato per il successo, ponendo fine al suo digiuno più lungo di vittorie in F.1 - ben 28 gare, mai accaduto prima in carriera.

GP Montecarlo 2023: i nomi dei favoriti, a partire da Verstappen

La stagione, fino a questo momento, è stata dominata dalle Red Bull e la tendenza potrebbe essere confermata anche nel principato. Tre successi per Max Verstappen, alternati a due di Sergio Perez: per questo il pronostico non può che essere dalla parte della scuderia austriaca, con il campione del mondo favorito favorito assoluto e con il messicano che potrebbe essere l’unico grande ostacolo all’ennesima vittoria per il campione del mondo in carica. Dietro attenzione anche alla voglia di fare bene davanti al proprio pubblico di Charles Leclerc: il monegasco, padrone di casa ma al momento settimo nella classifica piloti con la sua Ferrari, sa di potersi giocare le sue opportunità anche vista l’importanza delle qualifiche - da sempre uno dei punti di forza del ferrarista che invece pecca nella gestione gara. Il trend per Leclerc però non è dei migliori: nella sua pista di casa non è mai riuscito a salire sul podio e in diverse occasioni non è nemmeno riuscito a tagliare il traguardo la domenica. Nella fattispecie, nel 2021, non ha addirittura preso parte alla gara dopo aver conquistato la pole position il giorno prima, per via di un incidente al termine delle qualifiche alle Piscine e che non gli ha permesso di partire il giorno seguente. Con due pole position consecutive tra 2021 e 2022, Charles spera di replicarsi anche in questo fine settimana, sperando che questa volta le cose vadano per il verso giusto.

La Ferrari a Montecarlo e il “sogno” di arrivare (almeno) secondi

Probabilmente nessuno si pone l’obbiettivo di arrivare secondo, in nessuno sport, ma vista la carenza di risultati della Ferrari in questo difficile 2023, la “tradizione” di arrivare secondi a Monaco sarebbe una boccata d’ossigeno per le rosse, ferme, quest’anno, al podio di Leclerc a Baku. Una Ferrari si è sempre piazzata al 2° posto qui in tutte e cinque le ultime edizioni: la sequenza iniziò in modo piacevolissimo: doppietta Vettel-Raikkonen nel 2017, quindi è proseguita con i secondi posti di Vettel nel 2018 e 2019 e di Sainz nel 2021 e 2022 - dietro a quattro vincitori diversi: Ricciardo, Hamilton, Verstappen e Perez. Che sia la volta di un altro vincitore a sorpresa? Lo spera il redivivo Fernando Alonso su Aston Martin, che rimane un contender e soprattutto uno dei massimi indiziati quanto meno a salire sul podio - considerando quanto è importante l’esperienza su un circuito così complesso da interpretare. Dietro paiono invece tutti staccati e lontani dall’opportunità di conquistare un piazzamento o addirittura la vittoria, con Carlos Sainz che non sembra avere al momento le carte in regola per lottare con i primi. Anche se le sorprese nel Principato non sono mai mancate: perché non sognare un ribaltone? Staremo a vedere.

Caratteristiche del Circuito di Monte Carlo

Il tracciato del Circuit de Monaco è il più lento, il più corto, appena 3337 m e il più stretto del mondiale. A causa della sua particolarità, il GP di Monaco è l’unico dalla distanza inferiore ai 305 km nell’intero mondiale: in gara si percorrono 78 giri, o 260,286 km.

Monaco privilegia auto dalle eccellente doti meccaniche, mentre la potenza del motore non è molto importante, così come l’efficienza aerodinamica, e nemmeno l’usura delle gomme, praticamente assente.

Il circuito si sviluppa attorno al quartiere di Monte Carlo e al Porto, con 10 curve a destra e 9 a sinistra. La partenza è collocata sul Boulevard Albert I, e dopo la difficile e stretta Sainte Dèvote ci si lancia a tutta birra in salita, verso la veloce curva del Massenet, seguita dalla curva del Casinò. Si scende quindi verso il Mirabeau, e si entra nella sezione più lenta del Mondiale, affrontando il tornantino Loews, il punto più lento del circuito. Quindi si affrontano il Mirabeau basso e la curva del Portier, e ci si lancia verso il punto più veloce di Monaco.

Il Tunnel sopra cui è situato l’Hotel Fairmont non è un tratto rettilineo, ma si esegue in pieno. La Nouvelle Chicane, che giunge in discesa al termine di questo tratto è il punto di sorpasso più favorevole, ma non è possibile impiegare il DRS per avvicinarsi. Superata questa stretta chicane, si affronta la curva del Tabaccaio, e quindi ci si immette nella sezione delle Piscine, due chicane, la prima sinistra-destra velocissima, a oltre 200 km/h,  la seconda destra-sinistra più lenta, in cui è importante avvicinarsi il più possibile ai guard-rail, senza toccarli. Gli ultimi ostacoli sono il tornante aperto della Rascasse e la stretta Anthony Noghes.

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