Quote GP Austria Formula 1: i piloti favoriti
Scopriamo insieme quali sono le quote e i piloti favoriti per la vittoria del GP d'Austria, gara ufficiale di Formula 1.
Secondo weekend consecutivo per la F1 che torna in Austria dopo un entusiasmante GP a Silverstone. Per l’undicesimo appuntamento del mondiale è previsto il ritorno della Sprint Race. Dopo Imola, il format che prevede la “mini gara” del sabato torna in Stiria per definire la griglia di partenza di domenica, con la qualifica che viene così anticipata al venerdì.
Analizziamo, dunque, insieme il weekend del GP d’Austria, andando a scoprire i favoriti per la vittoria, nonché tutti i pronostici e le scommesse sulla Formula 1* per un fine settimana che si preannuncia molto combattuto nella lotta al vertice.
Come arrivano i team al GP d’Austria
Partendo dai padroni di casa, la Red Bull dispone di una vettura in grado di offrire una costanza di rendimento particolarmente elevata. La RB18, salvo qualche problema di affidabilità, ha dimostrato di sapersi ben adattare in quasi tutti i circuiti quest’anno, e siamo sicuri che in Austria non sarà da meno.
La squadra di Milton Keynes potrà contare su due principali fattori per puntare alla vittoria a Spielberg. Il primo è senza dubbio l’elevata efficienza aerodinamica di cui dispone la RB18. Red Bull dovrà infatti sfruttare a dovere le doti velocistiche della sua monoposto che potranno fare la differenza su una pista dove la velocità in rettilineo è fondamentale.
Il secondo è il campione del mondo in carica, Max Verstappen. L’attuale leader del mondiale ha un feeling eccellente con il GP austriaco e, al netto delle difficoltà di Silverstone, ha dimostrato di saper guidare alla grande per tutta la stagione. Visti i precedenti su questo circuito, ci sentiamo di dare l’olandese per favorito per la vittoria finale ma la squadra dovrà essere capace di correggere comportamenti di una vettura rivelatosi non sempre perfetta. I piccoli upgrade che esordiranno in Stiria avranno come obbiettivo principale quello di accrescere una finestra di setup spesso eccessivamente ridotta per la RB18. Se Red Bull saprà ben lavorare su questi fronti, vi sono pochi dubbi che saranno tra i contendenti principali per la prima posizione.
Vincere nella tana del lupo. Questo l’imperativo a cui è chiamata la Ferrari. La Scuderia di Maranello ha vinto ma non ha convinto a Silverstone, lasciando la Gran Bretagna con tante polemiche al netto della vittoria di Carlos Sainz. Il ritorno della Sprint Race potrà essere l’occasione per il team italiano per cominciare la rincorsa mondiale nei confronti di Verstappen.
La RB18 parte favorita, ma la F1-75 ha mostrato buone doti di adattamento su qualsiasi tracciato si sia corso finora.
Le caratteristiche del tracciato dovrebbero esaltare le doti di trazione della Ferrari. In particolare, il team di Maranello potrà contare su un regime di utilizzo del turbo decisamente minore di quello massimo consentito dalla FIA, eccellente in fase di accelerazione ma con qualche svantaggio in termini di velocità massima.
Per Ferrari sarà importane mettere in pista una macchina che si adatti subito molto bene alla pista: sarà interessante, in particolare, capire, in una pista a medio carico aerodinamico, quale ala posteriore i tecnici diretti da Enrico Cardile riterranno più valida tra le diverse provate finora.
Nonostante la trasferta austriaca è, sulla carta, quella meno favorevole alla rossa tra le tre che mancano alla sosta estiva, dal punto di vista tecnico a Maranello sono pronti alla sfida.
Vediamo dunque una rossa senza dubbi in lizza per la vittoria di domenica e, chissà, magari in grado di recuperare qualche punto su Verstappen fin dal sabato, che resta il favorito numero uno.
Passando ora a Mercedes, a Silverstone il team di Brackley ha portato un'altra serie di aggiornamenti molto importanti che hanno completato un pacchetto aperto al Gran Premio del Canada.
Sulla pista inglese il passo di Hamilton, ma anche quello di George Russell mostrato al venerdì, è stato eccellente, molto vicino a quello di Ferrari e Red Bull. Con gli ultimi interventi fatti, in casa Mercedes c'è fiducia di aver intrapreso la strada giusta. C'è ancora molto da fare, ma ora la via da percorrere non sembra più così impervia.
Malgrado il prossimo importante pacchetto aerodinamico verrà introdotto tra il Paul Ricard e l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva in Ungheria, la squadra attualmente campione del mondo in Austria potrà confermare quanto di buono visto in Inghilterra.
Per farlo dovranno impegnarsi molto nel mitigare il tedioso effetto porpoising, vera spina nel fianco che, ad oggi, resta un aspetto molto negativo nell’espressione massima della performance. In ultima istanza, risolti un paio di dubbi legati alla PU, pare che il reparto di Brixworth abbia deliberato la possibilità di spingere maggiormente sull’ibrido. Elemento che, soprattutto in gara, dovrebbe sbloccare un piccolo vantaggio rendendo più incisiva la prestazione. Con Ferrari e Red Bull che si daranno fastidio per le prime tre posizioni, non è detto che alla fine anche Mercedes riuscirà ad occupare un gradino del podio. Il team di Brackley dovrà confermare la costanza messa in mostra finora nel resto della stagione, sapendo approfittare al meglio dei problemi dei due team di testa.
GP d’Austria: i possibili outsider
Archiviate le squadre di vertice, passiamo all’attuale quarta forza nel mondiale, McLaren. Il team inglese ha dimostrato di saper rialzare la china nella gara di casa dopo un GP del Canada disastroso dal punto di vista della performance. La squadra di Woking si presenta ora in Austria forte dei due podi conquistati da Lando Norris nelle due precedenti edizioni. Nel 2022 McLaren ha molte più difficoltà a piazzarsi vicina ai top team, nonostante il terzo posto, sempre di Lando, a Imola. La strada da percorrere è ancora molto lunga per la squadra color papaya, ma a Zeltweg si può puntare ad un ottimo piazzamento in zona punti.
Continua il periodo positivo per Alpine, quinta in Inghilterra con Alonso. Il team francese sta risalendo la classifica, puntando al quarto posto attualmente occupato da McLaren. La squadra ha portato tante novità in Gran Bretagna, tra cui le nuove pance, di chiara ispirazione Ferrari. La “versione B” della A522, come detto, ha ben figurato a Silverstone, segno che il team ha intrapreso la corretta linea di sviluppo. Non ci sarà da stupirsi, quindi, se una, o entrambe, le vetture di Alpine centreranno la top dieci anche in Austria.
Chiamata alla riscossa è invece Alfa Romeo. Il team italiano ha vissuto un weekend da incubo in Inghilterra, con il terribile incidente di Zhou in partenza ed il ritiro di Bottas, per un totale di zero punti conquistati. Il rookie cinese è stato comunque dichiarato idoneo a correre in Stiria e sarà dunque della partita.
Se vorrà riprendere la corsa per il quarto posto in classifica costruttori, il team dovrà ben sfruttare le doti velocistiche messe in mostra dal propulsore Ferrari. Se aggiungiamo che Bottas ha già trionfato in due edizioni del GP d’Austria, le basi per un weekend a caccia dei punti ci sono tutte.
Discorso non dissimile per la Haas. Il team americano dovrà farsi forza della potenza della Power Unit di Maranello per confermare quanto di buono visto a Silverstone. Schumacher e Magnussen hanno chiuso il GP inglese in ottava e decima posizione, conquistando punti importantissimi per il team. Entrambi sono stati abili nel tenersi alla larga dai guai, soprattutto in partenza, e sono stati premiati da un doppio piazzamento in top dieci. Non sarà comunque facile ripetersi per il team americano, soprattutto se nulla succede tra le vetture davanti.
Difficile pronosticare una zona punti per AlphaTauri e Williams. Entrambi i team sono in un periodo di difficoltà tecnica, con la classifica generale che riflette questi problemi. Quanto al team italiano, lo scontro fratricida tra Gasly e Tsunoda non deve aver certo fatto morale in una squadra in cui i punti mancano da due gare consecutive e ci si aspetta sicuramente di meglio in Austria.
In casa Williams, invece, il piazzamento in Q3 di Nicholas Latifi a Silverstone potrebbe aver portato un’iniezione di fiducia al team di Grove, che però in gara ha visto emergere tutti i limiti di una monoposto che occupa l’ultima posizione in classifica costruttori.
Passando, infine, all’Aston Martin, è veramente complicato prevedere i risultati del team inglese. Sono ormai quattro gare consecutive che almeno una vettura va a punti e non è detto che non sapranno ripetersi anche in Austria. Il team di proprietà di Lawrence Stroll resta, però, un oggetto misterioso, capace, talvolta, di mostrare quel potenziale che troppo spesso rimane ancora nascosto.
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