Ci sono corse e corse... e poi c’è il Giro d’Italia. Dopo il Tour de France è sicuramente la competizione ciclistica più importante nel panorama mondiale. I nomi, quest’anno, sono davvero importanti nel mondo delle scommesse online*: tra Tom Dumoulin, Simon Yates e Vincenzo Nibali c’è solo da rimanere incollati davanti al televisore per capire chi la spunterà il 2 giugno in quel di Verona! 

21 tappe in cui i corridori si sfideranno a colpi di scatti, attacchi, strategie e bluff. In fondo questo è il bello del Giro: ognuno ha la sua tattica, ognuno si è preparato a fondo per la conquista della maglia rosa. Perché il ciclismo è così: sudore, fatica, impegno e ricompensa. “Ma anche divertimento”, direbbe Daniel Oss. “È vita”, risponderebbe Vincenzo Nibali

Per non scontentare nessuno dei due, li abbiamo intercettati per un’intervista doppia in cui abbiamo cercato di toccare i diversi punti del ciclismo, del ciclista e anche qualche curiosità sulla loro vita! Buon divertimento.

 
1. Cos'è per te il ciclismo?

Vincenzo Nibali: Il ciclismo è la mia vita perché è la mia passione. Lo pratico sin da bambino ed ora è diventato la mia professione, permettendomi di diventare ciò che sono

Daniel Oss: Tutto! Amicizia, amore, stile di vita, ragione di vita, lavoro, educazione: tutto!

2. Quando sei salito per la prima volta su una bici?

Vincenzo Nibali: Ero piccolino, accompagnavo mio padre in mountain bike per le salite domenicali intorno a Messina. Lui era coi suoi amici, io cercavo di stargli dietro.

Daniel Oss: Credo a 4-5 anni... triciclo ovviamente. Poi senza ruote di supporto e poi Bmw mtb e corsa a 7 anni prime garette.

3. Chi o che cosa ti ha spinto verso questo sport?

Vincenzo Nibali: Mi piaceva la bicicletta perché mi permetteva di allontanarmi dal mio paese, esplorare nuovi posti, coltivando una mia passione.

Daniel Oss: Bah, c’era un gruppo sportivo che aveva dei ritrovi settimanal, i miei mi ci hanno buttato e mi sono trovato bene. US Aurora: la mia squadra del cuore, la prima. 

4. Qual è il sacrificio più grande che hai fatto per il ciclismo?

Vincenzo Nibali: In realtà nessuno in particolare. Mi vedo solo in bici.

Daniel Oss: Faccio fatica a pensare a grandi sacrifici fatti... tutto quello che ho fatto, l’ho fatto senza peso e con grandi obiettivi.

5. A quale ciclista del passato ti sei ispirato di più? Chi era il tuo idolo?

Vincenzo Nibali: Non ho avuto un vero e proprio idolo. Di certo da piccolo quando vedevo le prime gare in televisione seguivo Pantani. A mio padre invece piaceva Moser.

Daniel Oss: Onestamente non ho mai avuto grandi idoli e ispirazioni.

6. Due cose belle del ciclismo?

Vincenzo Nibali: La bicicletta e con essa la possibilità di vedere posti nuovi.

Daniel Oss: Scuola di vita e rispetto.

7. Due cose brutte del ciclismo?

Vincenzo Nibali: Mi piace il ciclismo nel suo totale, ma ovviamente la fatica e la crisi di fame sono gli aspetti più duri, in quei momenti odi tutto.

Daniel Oss: La fatica e le cadute.

8. Qual è il ricordo più bello della tua carriera?

Vincenzo Nibali: La prima vittoria al Giro d’Italia nel 2013. In particolare la tappa vinta sotto la neve alle Tre Cime di Lavaredo.

Daniel Oss: Campionato del mondo a crono a squadre di Ponferrada e Richmond.

9. Quale il più brutto invece?

Vincenzo Nibali: Sicuramente la caduta al Tour de France e quella alle Olimpiadi perché hanno segnato la mia carriera.

Daniel Oss: Una caduta al Tour de France.

10. Che consiglio daresti a un giovane che vorrebbe fare il ciclista professionista?

Vincenzo Nibali: Il mio consiglio è di scegliere una squadra dilettante U23 che non guardi ai risultati ma alla persona, insegnandogli il mestiere del ciclista!

Daniel Oss: Vivi il presente e goditi la vita.

11. Chi pensi sia il giovane più promettente alla partenza di questo Giro 2019?

Vincenzo Nibali: Egan Bernal che tra l’altro ha già dimostrato di poter ambire a un grande risultato vincendo la Parigi–Nizza.

Daniel Oss: Bernal Egan.

12. Chi sono i favoriti alla partenza del Giro d’italia 2019?

Vincenzo Nibali: Tenderei ad essere superstizioso…

Daniel Oss: Vincenzo Nibali!

13. E chi ti auguri che vinca?

Vincenzo Nibali: (ride)

Daniel Oss: Vincenzo Nibali!

14. Quale pensi possa essere la tappa più impegnativa e dove credi si decida il giro quest’anno?

Vincenzo Nibali: Non c’è una tappa ma ventuno, quindi è un percorso di più settimane in cui vince chi dimostra di essere il migliore in ogni tappa.

Daniel Oss: (ride)

15. Che cosa pensi quando mancano ancora 100km all’arrivo e ci sono altre 2 montagne da scalare?

Vincenzo Nibali: Niente di particolare, sono concentrato sull’arrivo ma penso ad alimentarmi e a mangiare perché la crisi di fame può arrivare a tutti.

Daniel Oss: Dico beh, potrebbe andare peggio... potevano mancarne tre!

16. Ci può raccontare qual è la tua routine post-gara fino al giorno dopo?

Vincenzo Nibali: Alimentarsi secondo le indicazioni di Magni dopo il recupero, interviste dopo la doccia se ho ottenuto un buon risultato. Poi albergo, massaggi con Pallini, infine cena, chiacchiere coi compagni e con i familiari. Poi torno in stanza col mio compagno che quest’anno è Damiano Caruso.

Daniel Oss: Dopo tappa vado in doccia e riposo sul bus fino all’hotel successivo. In hotel massaggi, cena e dormire il prima possibile con musica soft. Sveglia con musica punk e via a menare!

17. Chi è il tuo compagno di squadra più divertente?

Vincenzo Nibali: Sono tutti sempre simpatici e divertenti… chi più, chi meno.

Daniel Oss: Sagan, Gatto e Bodnar.

18. Ci puoi dire un segreto: con quali altri ciclisti “rivali” hai un rapporto speciale?

Vincenzo Nibali: Tutti i ragazzi che si allenano regolarmente con me, pur non essendo compagni di squadra. Ad esempio quelli che abitano a Lugano. Una volta Pozzovivo era un mio rivale, oggi un compagno; poi Cataldo, Santaromita che è un grande amico.

Daniel Oss: Marangoni ma ha smesso… e poi Guarnieri con cui siamo amici da sempre.

19. Come descriveresti il tuo rapporto con i Social Network?

Vincenzo Nibali: Sono molto attivo su Facebook e Instagram, mi piace rispondere in prima persona alle domande dei fan. Infatti non ho un social media manager, mi piace farlo personalmente.

Daniel Oss: Divertente, mi diverto

20. Completa questa frase: Se non avessi fatto il ciclista, sarei diventato…

Vincenzo Nibali: Avrei lavorato nel negozio di famiglia, considerato che la fotografia è una mia passione.

Daniel Oss: Un imprenditore di successo!

21. Al di là degli allenamenti prettamente in bici, c'è qualcosa d'altro che ti aiuta a prepararti mentalmente per le gare? Per esempio meditazione, yoga...

Vincenzo Nibali: Non faccio allenamenti particolari, riesco ad essere rilassato di mio, a volte mi capita di riposare anche prima della gara.

Daniel Oss: Musica a manetta e qualche lezione di basso elettrico. 

22. Durante le gare, quanto ti accorgi dei tifosi/appassionati a bordo strada? La loro presenza è più un aiuto a spingere di più o una distrazione?

Vincenzo Nibali: Quando sei in strada non dedichi tempo per pensare ad altro, resti concentrato sulla ruota del tuo avversario costantemente. Certo l’episodio del Tour de France è stato comunque un problema visto quello che mi è successo.

Daniel Oss: Mi da una carica pazzesca... ho paura quando invadono la strada perché è pericoloso, ma adoro il pubblico.

23. Durante i grandi giri (Giro d'Italia, Tour, Vuelta...), quanto riesci a estraniarti da tutto ciò che gira intorno alla semplice gara quotidiana? Devi partecipare agli eventi o riesci a concentrarti pienamente solo al lato sportivo?

Vincenzo Nibali: La cosa che mi piace meno è fare le conferenze stampa perché non posso rilassarmi come vorrei. I momenti migliori sono sicuramente i massaggi con Pallini durante i quali posso essere rilassato.

Daniel Oss: Purtroppo non c’è tempo se non per correre la gara...

24. I Grandi Giri sono delle competizioni spietate e difficili, soprattutto dal punto di vista fisico. Riesci a goderteli mentre corri? Se sì, qual è la parte più bella per te?

Vincenzo Nibali: i Grandi Giri sono la specialità che mi piace di più. Io mi diverto sempre in bicicletta, ci sono momenti belli e meno belli ma per un ciclista professionista penso che sia sempre divertente oltre che piacevole.

Daniel Oss: La gente, il pubblico, il nostro staff e i miei compagni: cerco di raccogliere tante emozioni e ricordi durante la gara e a cena. E, ovvio, la gara è dura ma si fa!

 

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