Altre che gioco individuale. La Ryder Cup di golf è l’emblema di come, anche in uno sport in cui le sfide del singolo contro avversari blasonati sono continue, arrivati a un certo punto ci sia bisogno del collettivo e del gioco di squadra. La coppa più spettacolare del circuito di golf infatti, la più importante manifestazione internazionale, riunisce in un unico team i migliori giocatori americani, pronti ad affrontare il Team Europa. Disputata per la prima volta nel 1927, prende il nome da Samuel Ryder - uomo d’affari inglese che fece dono del trofeo. Una manifestazione sportiva che vanta anche un altro primato: è l’unica in cui il Vecchio Continente gareggia come squadra. La 43^ edizione della Ryder Cup, che prenderà il via il prossimo 24 settembre sul campo di Whistling Straits in Wisconsin negli Stati Uniti, vedrà la compagine europea detentrice dell’ultimo titolo, provare a difendere il ruolo di campione conquistato nel 2018 - ultimo anno in cui si è disputata un’edizione della competizione. Vediamo tutti i dettagli con un occhio anche alle scommesse sulla Ryder Cup*.

Ryder Cup: che cos’è, l’edizione romana nel 2023 e una gara… senza montepremi!

La Ryder Cup infatti si tiene ogni due anni alternativamente in una città europea o americana, con l’Italia che si è aggiudicata la possibilità di ospitare a Roma l’edizione del 2023 che si terrà dal 29 settembre al 1° ottobre sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia - terza volta di sempre fuori dai confini della Gran Bretagna, dopo l’edizione spagnola nel 1997 e quella francese nel 2018. La Ryder Cup si svolge su sei giornate complessive, di cui tre di pratica e tre di gara, durante le quali i migliori 12 golfisti europei e i top-12 americani si contendono il prestigioso trofeo. Il torneo però non prevede montepremi: in palio c’è “solo” (tra molte virgolette) l’onore della vittoria.

Ryder Cup 2021: i 12 componenti delle squadre Europa e Stati Uniti

Dovendo fare un pronostico guardando alla forza dei due team, la squadra a stelle e strisce pare nettamente favorita, dato che tutti i suoi 12 rappresentanti in campo militano attualmente nella top-21 mondiale. Sarà suggestivo dunque poter assistere a un vero e proprio scontro generazionale tra i rampanti americani e l’osso duro del team Europeo, capitanato dall’irlandese Padraig Harrington. Di seguito i nomi dei componenti delle due squadre:

TEAM USA | Capitano: Steve Stricker;

Vice-capitani: Phil Mickelson, Jim Furyk, Zach Johnson, Fred Couples,  Davis Love III;

Giocatori: Collin Morikawa, Dustin Johnson, Bryson DeChambeau, Brooks Koepka, Justin Thomas, Patrick Cantlay, Xander Schauffele, Tony Finau, Jordan Speith, Scottie Scheffler, Harris English, Daniel Berger.

TEAM EUROPA | Capitano: Padraig Harrington

Vice-capitani: Henrik Stenson, Luke Donald, Robert Karlsson, Martin Kaymer, Graeme McDowell

Giocatori: Jon Rahm (ESP), Tommy Fleetwood (ENG), Tyrrell Hatton (ENG), Bernd Wiesberger (AUT), Rory McIlroy (NIR), Viktor Hovland (NOR), Paul Casey (ENG), Matthew Fitzpatrick (ENG), Lee Westwood (ENG), Sergio Garcia (SPA), Shane Lowry (IRL), Ian Poulter (ENG)

Ryder Cup 2021: USA favoriti, quanto conta il “fattore campo”

Un aspetto da non sottovalutare in una competizione in cui viene fuori la vera personalità dei giocatori come in nessun altro contesto sui campi da golf è la possibilità per gli americani di sfruttare il fattore campo, disputando in casa tutti i match in programma a partire dal prossimo 24 settembre in Wisconsin. Secondo il regolamento della Ryder Cup infatti, la squadra ospitante ha l’opportunità di decidere i campi sui quali competere (penalizzando le caratteristiche degli avversari e sfruttando i punti di forza del proprio gruppo). Un vantaggio confermato anche dall’albo d’oro e dai precedenti: in 42 edizioni, ben 27 volte la Ryder Cup è stata vinta dai padroni dal team che giocava in casa. Inevitabile quindi immaginare il Team USA come quello favorito nella conquista del trofeo, con Rory McIlroy pronto al testa a testa con Jon Rahm per contendersi il ruolo di miglior giocatore europeo. Loro due più di Viktor Hovland e Tommy Fleetwood paiono quelli potenzialmente più in grado alla vigilia del torneo di fare la differenza. Vedremo se basterà per invertire il pronostico e beffare gli Stati Uniti per confermarsi detentori del titolo.

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