Primato del Galles subito a rischio, Inghilterra pronta al controsorpasso, Irlanda obbligata a vincere per restare in corsa. Pur reduce dalla sconfitta di Cardiff che le è costata il primato, è l'Inghilterra che sembra avere il miglior calendario a disposizione nel rush finale delle ultime due giornate del Sei Nazioni. Il 13-21 di due settimane fa in casa del Galles costringe, questo è vero, il XV di Eddie Jones a fare il massimo (magari 10 punti) nelle ultime due sfide, che però avrà il vantaggio enorme di giocarsi a Twickenham: sabato con l'Italia (che si è dimostrata sempre all'altezza delle rivali e che due settimane fa ha fatto tremare l'Irlanda) e fra una settimana con la Scozia. Proprio il Galles, invece, balzato al comando e ora a +2 sull'Inghilterra e a +3 sull'Irlanda campione in carica, è quello che ha il calendario peggiore: sabato, nel match che aprirà il quarto turno, sarà di scena a Murrayfield, per poi chiudere in casa ma proprio con l'Irlanda, in un match che sembra favorire proprio l'Inghilterra. Proprio la Scozia, però, non sta disputando un Torneo secondo quelle che erano le attese ed è reduce oltre tutto dalla sconfitta senza attenuanti con la Francia a Parigi: per la squadra di Greg Townsend c'è un obbligo morale di trovare il riscatto davanti a suoi tifosi, prima di fare rotta verso la missione molto più difficile di Twickenham. Deve invece necessariamente battere la Francia, magari con bonus offensivo, invece, l'Irlanda. La sconfitta in avvio di Torneo in casa con l'Inghilterra le ha negato, prima di tutto, le ambizioni di Grande Slam, ma, soprattutto, la messa nella scomoda posizione di dover inseguire due squadre: per riconquistare il titolo, alla squadra di Joe Schmidt potrebbero non bastare nemmeno i 10 punti a disposizione nelle ultime due partite. I bleus di Jacques Brunel, come detto, sono invece reduci dalla prima vittoria nel Torneo. Vittoria tra l'altro convincente, che la rende quindi avversario imprevedibile, tra l'altro con quel mix di gioventù, forza e fantasia che potrebbe mettere in crisi i meccanismi irlandesi, apparsi tra l'altro decisamente poco fluidi con l'Italia.

Risultati: Francia-Galles 19-24, Scozia-Italia 33-20, Irlanda-Inghilterra 20-32; Scozia-Irlanda 13-22, Italia-Galles 15-26, Inghilterra-Francia 44-8; Francia-Scozia 27-10, Galles-Inghilterra 21-13, Italia-Irlanda 16-26.

Classifica: Galles 12; Inghilterra 10 punti; Irlanda 9; Francia 6; Scozia 5; Italia 0.


SCOZIA -GALLES
(sabato, ore 15.15)

Un solo cambio e obbligato per infortunio nel XV del Galles che il c.t. Warren Gatland ha scelto per affrontare la Scozia. Rispetto alla vittoria sull'Inghilterra, non ci sarà il metaman Cory Hill e al suo posto in seconda linea ci sarà Adam Beard. Chiara quindi la volontà di dare continuità nel gioco e negli uomini, compresa la decisione di confermare all'apertura il neozelandese Garath Anscombe, a dispetto dello strepitoso scorcio finale di partita giocato da Dan Biggar due settimane fa. E compresa la decisione di lasciare ancora a casa l'estremo (e calciatore) Leigh Halfpenny, che, come previsto prima del via del Sei Nazioni, dopo la seconda sosta è tornato a disposizione dopo avere superato un complicato problema di concussion. Il Galles ha in corso una striscia di 12 vittorie consecutive (record per la squadra) e con la Scozia ha perso una sola volta nelle ultime 12 sfide dirette (7-34 lo scorso anno a Murrayfield). Rispetto alla sconfitta di Parigi e alla insufficiente performance con la Francia, il c.t. Greg Townsend ha varato 4 cambi nel XV e propone una mediana tutta nuova. Con il ritorno di Finn Russell all'apertura, dopo la concussion, c'è la promozione a titolare di Ali Price e la panchina per Greig Laidlaw. Il ritorno di Russell porta poi allo spostamento di Pete Horne a secondo centro (al poso di Sam Johnson), mentre al posto dell'infortinato Sean Maitland all'ala ci sarà il 21enne Darcy Graham, al terzo cap e primo da titolare. Senza Laidlaw, il capitano sarà (per la terza volta) il tallonatore Stuart McInally. Tre novità anche in panchina: la terza linea Hamish Watson, il pilone Gordon Reid e l'utility back Byron McGuigan. La Scozia ha vinto l'ultima volta a Cardiff nel Sei Nazioni del 2002 (27-22).

 

FORMAZIONI
Scozia
: 15 Blair Kinghorn; 14 Tommy Seymour, 13 Nick Grigg, 12 Pete Horne, 11 Darcy Graham, 10 Finn Russell, 9 Ali Price; 8 Josh Strauss, 7 Jamie Ritchie, 6 Magnus Bradbury; 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist; 3 Willem Nel, 2 Stuart McInally (c), 1 Allan Dell. A disposizione: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Simon Berghan, 19 Ben Toolis, 20 Hamish Watson, 21 Greig Laidlaw, 22 Adam Hastings, 23 Byron McGuigan.

Galles: 15 Liam Williams; 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams; 10 Gareth Anscombe, 9 Gareth Davies; 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Josh Navidi; 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard; 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans. A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Nicky Smith, 18 Dillon Lewis, 19 Jake Ball, 20 Aaron Wainwright, 21 Aled Davies, 22 Dan Biggar, 23 Owen Watkin.



INGHILTERRA - ITALIA
(sabato, ore 17.45)

Rispetto alla sconfitta di Cardiff, sono 5 i cambi varati dal c.t. Eddie Jones nel XV con il quale l'Inghilterra attende l'Italia a Twickenham: all'ala c'è il gigante Jack Cokanasiga (al terzo cap) al posto di Jack Nowell, Manu Tuilagi si sposta a secondo centro con Ben Te'o che prende il posto di Henri Slade, il pilone Ellis Genge (7 caps), dopo essere subentrato nelle sfide con Irlanda e Galles, parte titolare al posto di Ben Moon, Joe Launchbury in seconda linea rileva l'infortunato Courtney Lawes, mentre in terza Brad Shields è titolare e Mark Wilson va in panchina. Proprio in pachina tornano l'altro pilone Dan Cole e la terza linea Nathan Hughes, che avevano saltato la trasferta di Cardiff. Sono invece i ritorni in terza linea del capitano Sergio Parisse e di Sebastian Negri e la promozione a titolare di Luca Bigi le novità nel XV dell'Italia annunciato dal c.t. Conor O'Shea. Rispetto alla sconfitta con l'Irlanda, il capitano e numero 8 torna dopo avere recuperato dalla concussion rimediata con lo Stade Francais e che lo aveva costretto a due settimane di stop, mentre il tallonatore prende il posto di Leonardo Ghiraldini (che due settimane fa aveva giocato dall'inizio alla fine e che lo scorso weekend ha giocato anche con il Tolosa).Per Bigi, che era rimasto inutilizzato con l'Irlanda, è un ritorno nel XV dopo avere conquistato gli ultimi 5 caps sempre partendo dalla panchina. Parisse ha invece completato il protocollo post concussion e si è allenato regolarmente da lunedì: con il suo ritorno Bram Steyn torna a flanker, con un reparto completato dall'altro ritorno di Sebastian Negri, che aveva saltato l'Irlanda per la febbre: non va nemmeno in panchina Maxime Mbanda, che aveva rimediato una contusione alla coscia, con O'Shea costretto a richiamare in tutta fretta Jake Polledri (il flanker del Gloucester ieri era stato restituito alla disponibilità del suo club). L'Inghilterra è l'unica squadra del Sei Nazioni che l'Italia non ha mai sconfitto: dal 1991 sono 24 le partite giocate, tutte ovviamente vinte dal XV della Rosa: lo scarto minore resta quello dell'11-18 del 2013, vicino al 7-20 del 2007 (curiosamente con due francesi in panchina: Jacques Brunel e Pierre Berbizier).

 

FORMAZIONI
Inghilterra: 15 Elliot Daly; 14 Joe Cokanasiga, 13 Manu Tuilagi, 12 Ben Te’o, 11 Jonny May; 10 Owen Farrell (c), 9 Ben Youngs; 8 Billy Vunipola, 7 Tom Curry, 6 Brad Shields; 5 George Kruis, 4 Joe Launchbury, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge. A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Ben Moon, 18 Dan Cole, 19 Nathan Hughes, 20 Mark Wilson, 21 Dan Robson, 22 George Ford, 23 Henry Slade.

Italia: 15 Jayden Hayward; 14 Edoardo Padovani, 13 Luca Morisi, 12 Michele Campagnaro, 11 Angelo Esposito; 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi; 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 Federico Ruzza; 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti. A disposizione: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Cherif Traorè, 18 Tiziano Pasquali, 19 David Sisi, 20 Jake Polledri, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Ian Mckinley, 23 Tommaso Castello.



IRLANDA - FRANCIA
(domenica, ore 16)

C'è il ritorno del capitano Rory Best nel rivoluzionato XV con il quale il c.t. Joe Schmidt schiererà l'Irlanda nella sfida con la Francia a Dublino. Il tallonatore, che era stato sostituito con l'Italia da Sean Cronin (che non sarà nemmeno in panchina), sarà affiancato dai piloni Cian Healy e Tadhg Furlong, anche loro assenti a Roma. In seconda linea rientrano Iain Henderson (partito dalla panchina due settimane fa) e James Ryan, così come in terza, oltre al confermato Peter O'Mahoney, ritrovano posto Josh van der Flier (anche lui in panchina a Roma) e CJ Stander. Confermati Conor Murray e Jonathan Sexton in mediana, Rob Kearney, Keith Earls e Jacok Stockdale (l'estremo e le ali) nel triangolo allargato e Bundee Aki come primo centro, mentre Garry Ringrose prende il posto di Chris Farrell come secondo. Di fronte a un XV decisamente rivoluzionato, scelta completamente opposta da parte del c.t. Jacques Brunel, che ha confermato titolari e panchina della Francia che ha sconfitto la Scozia due settimane fa. “E' evidente che qualsiasi squadra – ha spiegato Brunel – migliori la confidenza attraverso le vittorie. E se si può proseguire sulla strada tracciata, si possono avere solo che vantaggi. Un XV con tanti giovani? Non li carichiamo di responsabilità, mi attendo di vedere certe cose dalla squadra, non solo da loro. L'Irlanda ha dimostrato di avere un enorme punto di forza nelle lunghe sequenze di gioco, quindi noi dovremo resistere, ma giocare anche con ambizione”. L'Irlanda ha vinto le ultime 2 sfide dirette e 6 delle ultime 7 e l'ultima volta i bleus sono passati a Dublino è datata 2011 (26-22 in un test prima della Coppa del Mondo), ultima di una serie di 4 vittorie di fila che i francesi avevano aperto nel Sei Nazioni 2010.

 

FORMAZIONI
Irlanda: 15 Rob Kearney; 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale; 10 Jonathan Sexton, 9 Conor Murray; 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony; 5 James Ryan, 4 Iain Henderson; 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy. A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Dave Kilcoyne, 18 John Ryan, 19 Ultan Dillane, 20 Jack Conan, 21 John Cooney, 22 Jack Carty, 23 Jordan Larmour.

Francia: 15 Thomas Ramos; 14 Damian Penaud, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Gael Fickou, 11 Yoann Huget; 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 LouisPicamoles, 7 Arthur Iturria, 6 Wenceslas Lauret; 5 Felix Lambey, 4 Sebastien Vahaamahina; 3 Demba Bamba, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot. A disposizione: 16 Camille Chat, 17 Etienne Falgoux, 18 Dorian Aldegheri, 19 Paul Willemse, 20 Gregory Alldritt, 21 Baptiste Serin, 22 Anthony Belleau, 23 Maxime Medard.

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