Il Galles passa a Murrayfield e vede il Grande Slam, ma Inghilterra e Irlanda liquidano senza problemi Italia e Francia e proveranno fino all'ultima a strappare il titolo alla squadra del c.t. Warren Gatland. Proprio alla capolista Galles spettava il compito più difficile nel weekend della quarta giornata del Sei Nazioni, ma passando per 18-11 in casa degli scozzesi hanno colto la quarta vittoria e mantenuto un punto di vantaggio sigli inglesi e 2 sugli irlandesi. Inghilterra che ha distrutto l'Italia, travolta 57-14 a Twickenham, mentre l'Irlanda ha dominato la Francia, sconfitta per 26-14 a Dublino, per un parziale reso meno pesante solo dalle due mete segnate dai bleus nel finale. Così, se l'ultima giornata (sabato 16) si aprirà con una inutile, per la classifica, Italia-Francia all'Olimpico, tutto si deciderà poi tra Cardiff e Twickenham: il Galles ospiterà infatti l'Irlanda nel match che potrebbe consegnargli titolo e Slam, mentre l'Inghilterra per vincere il titolo deve ovviamente tifare per il XV di Joe Schmidt e poi battere la Scozia. In caso di arrivo a pari punti (il Galles vincendo senza bonus e l'Inghilterra vincendo con bonus potrebbero chiudere appaiate a quota 20) il regolamento prevede l'assegnazione di 3 punti di bonus alla squadra che conquista il Grande Slam (proprio per evitare beffe da parte chi chi pur perdendone una, ne vince 4 con bonus). In corsa c'è ovviamente anche l'Irlanda, che ha però il compito più difficile: deve vincere a Cardiff e sperare che la Scozia espugni Twickenham.

SCOZIA-GALLES 11-18 – Il risultato a Murrayfield lo sblocca la Scozia all'11 su piazzato di Finn Russell dopo una infrazione di piazzamento di Josh Navidi, ma passano due minuti e il Galles trova la meta: possesso che dal centro del campo esplora una superiorità al largo a sinistra, Jonathan Davies serve Josh Adams che finta il passaggio interno e invece affonda, salta l'estremo Blair Kinghorn e vola a schiacciare (Gareth Anscombe trasforma). Una fiammata del più piccolo in campo, l'ala Darcy Graham (176x75) porta gli scozzesi a 5 metri dalla linea, poi in affanno la difesa gallese concede il piazzato che Russell infila. Gli risponde subito Anscombe da una quarantina di metri e alla mezz'ora, da una touche al limite dei 22, i gallesi alla fine di un logorante possesso lungo 23 fasi trovano la superiorità a sinistra, con Jonathan Davies che va a segno, servito da Anscombe (che però non trasforma). Scozia che intanto per infortuni è costretta a ridisegnare il triangolo allargato: fuori Tommy Seymour e Blair Kinghorn, entrano Byron McGuigan all'ala e Adam Hastings a estremo. La Scozia torna in campo nel secondo tempo decisa a rovesciare il risultato e mette sotto assedio i 22 avversari, ma i gallesi, con mestiere e anche un po' di fortuna, non concedono niente. Fino al 59': touche nei 22, la maul non avanza troppo, gioco aperto verso destra e dopo una magia di Russell (passaggio interno meraviglioso, velocissimo per McGuigan), è Hastings a servire l'assist per il tuffo in meta di Graham. Il Galles non riesce a reagire e continua a soffrire, ma la Scozia, che perde per infortunio anche l'autore della meta (entra Greig Laidlaw e Price), non riesce a sfruttare le occasioni che crea. Così, quando ormai il cronometro viaggia verso il rosso e anche gli scozzesi non ne hanno più, scampato il pericolo, nell'ultima azione il Galles riesce a tornare nella metà campo avversario e con un piazzato di Anscombe fissa il 18-11 finale.

INGHILTERRA-ITALIA 57-14 - A Twickenham l'avvio di partita è un assedio totale dell'Inghilterra, che all'8' va in meta: punizione guadagnata dalla mischia, palla in touche ai 5 metri, maul e finalizzazione del tallonatore Jamie George (trasformazione di Owen Farrell). Ma gli azzurri rispondo subito, con un lunghissimo possesso di qualità nei 22 avversari e dopo 20 fasi al 12' alla fine è Tommy Allan a trovare un buco nella linea inglese e schiacciare allungandosi in tuffo verso la bandierina nonostante il placcaggio (e infila anche la trasformazione). Ma al 15' Elliot Daly se ne va via troppo facilmente al tentativo di placcaggio di Angelo Esposito e poi in superiorità serve Jonny May per la comoda corsa in meta (Farrell trasforma). Al 21' è ancora un placcaggio mancato di Esposito a liberare la corsa indisturbata di Manu Tuilagi per la terza meta (trasformata anche questa). Al 25' infrazione azzurra sotto i pali e piazzato di Farrell per il 24-7, mentre l'Italia perde per infortuno Michele Campagnaro (entra Tommaso Castello). E al 32' arriva già la meta del bonus: Tuilagi scappa via di nuovo ad Allan, attira su di se i difensori e libera all'interno la facile corsa verso i pali di Brad Shields (Farrell trasforma). Nell'azione si fa male anche Castello: entra Ian McKinley che va ad estremo, mentre Hayward passa primo centro. Gli azzurri aprono la ripresa in attacco, ma poi alla prima occasione a passare è ancora l'Inghilterra: attacco a sinistra, spazi chiusi, allora Farrell cambia fronte dove la superiorità numerica permette a Tuilagi di firmare la doppietta. Al 54' reazione azzurra: touche nei 22, buon possesso, qualche tentativo di sfondamento respinto dagli inglesi, poi si apre per Allan che pesca sull'out di sinistra Luca Morisi che schiaccia in tuffo (Allan trasforma). L'Inghilterra abbassa tantissimo i ritmi, gli azzurri quindi rischiano meno, ma si fanno male da soli: calcio di liberazione di Hayward nei 22 stoppato da George Kruis, che poi va sulla palla vagante e schiaccia (George Ford trasforma). E al 68' arriva la settima meta, firmata dal mediano di mischia Dan Robson (subentrato a Ben Youngs, al secondo cap e alla prima meta in nazionale), su assist interno di Joe Cokanasiga, dopo il decisivo break di Daly (e Ford trasforma). E al 79' l'ottava: stavolta è Tito Tebaldi a farsi ribattere un calcio dalla base della ruck da Shields, che raccoglie e schiaccia (Ford trasforma).

IRLANDA-FRANCIA 26-14 – A Dublino bastano 141 secondi all'Irlanda per passare: punizione in attacco per fallo di Arthur Iturria, palla in touche a 5 metri, presa di Iain Henderson, maul che sfonda e chiusura affidata al tallonatore e capitano Rory Best, che schiaccia grazie anche al sostegno dell'altra seconda linea James Ryan (Jonathan Sexton infila la difficile trasformazione). L'Irlanda domina completamente il gioco e per una serie di infrazioni francesi resta stabilmente nei 22 avversari e va spesso a a giocarsi la touche ai 5 metri della bandierina di sinistra, ma a fronte di tanto possesso, non riesce a concretizzare. Alla mezz'ora altro fallo, palla di nuovo verso la touche verso i 6-7 metri, presa irlandese, maul e gioco stavolta subito aperto, con Sexton che serve Garry Ringrose per poi ricevere di nuovo con un loop che gli apre la corsa sotto i pali: meta e trasformazione per il 14-0. La terza arriva al 37': ancora irlandesi nei 22, palla recuperata dai bleus ma poi persa dal pilone Demba Bamba, palla di recupero gestita verso destra dove c'è Jack Conan (era entrato al posto di Josh van der Flier), che resiste al placcaggio di Guilhelme Guirado e schiaccia (Sexton sbaglia la non semplice trasformazione). Nei primi 10 minuti della ripresa ad attaccare sono i francesi, che però non creano occasioni pericolose. Così a passar sono ancora i padroni di cada, che trovano la meta del bonus al 56', tanto per cambiare da touche: palla appena fuori dai 22 metri, CJ Stander si allarga e poi serve all'interno la corsa di Keith Earls, che davanti a se non ha nessuno e può accelerare e scappare in meta (Sexton trasforma). Nel finale la Francia va due volte a segno: al 77' con Yoann Huget, lanciato tutto solo verso i pali dal break centrale di Greg Aldritt, poi a tempo scaduto con una maul che sfonda per il tocco finale di Camille Chat (Batiste Serin le trasforma entrambe).

Classifica: Galles 16; Inghilterra 15 punti; Irlanda 14; Scozia, Francia 6; Italia 0.

Prossimo turno (sabato 16 marzo): Italia-Francia (ore 13.30), Galles-Irlanda (ore 15.45), Inghilterra-Scozia (ore 18).

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