Una stagione da incorniciare quella di Buddy Hield con la canotta dei Sacramento Kings. Il giocatore classe ’92 ha chiesto la regular season con una media 20.7 punti + 5.0 rimbalzi + 2.5 assist a partita. Il suo massimo in carriera. Con la compagine californiana che ha sfiorato i Playoff NBA (mancano da ormai più di 15 anni), Sacramento sogna già in grande in vista della prossima annata, attendendo le mosse di mercato estive che dovranno essere messe a segno da Vlade Divac, GM della franchigia, e dal suo staff.

Tra i protagonisti della stagione NBA 2019-2020 ci sarà sicuramente Hield, l’uomo ormai di esperienza per Sacramento. Siamo andati a conoscerlo meglio durante l’NBA Crossover in programma a Milano tra il 30 maggio e il 2 giugno. Gli abbiamo chiesto di fare un piccolo recap sulla stagione appena conclusa con vista sulla prossima.

 

 1) Questa stagione è stata davvero speciale per te e positiva per Sacramento dopo anni di difficoltà. È merito di Joerger e dei suoi assistenti? Se sì, perché?

Prima di tutto, il coaching staff che avevamo lo scorso anno è stato straordinario, tutti i coach, da Dave (Joerger) ai suoi assistenti mi hanno spinto a migliorare, ci hanno insegnato a giocare liberamente da ogni pensiero e preoccupazione. Il loro stile di gioco, fatto di transizioni e alto ritmo, mi hanno aiutato a segnare molto e farlo in maniera efficiente. Mi sono davvero divertito tanto, ora dobbiamo solo trasformazione la bellezza di stile in una mentalità vincente. Il nostro obiettivo è l’approdo ai Playoff NBA.

 

2) I Kings, come detto, sono stati etichettati come una delle sorprese di questa stagione. Che cosa ne pensi?

Non possiamo essere soddisfatti. Non siamo arrivati ai PO che era il nostro obiettivo, quindi in un certo senso abbiamo fallito la stagione. Sono ormai tanti anni che Sacramento non va ai Playoff, quindi stiamo lavorando in vista della prossima annata per cercare di cambiare rotta. Come sta lavorando il front office? Vlade è una persona intelligente. Lui sa cosa vuole dire arrivare in post-season. Ha ricevuto tante critiche negli anni passati, ma ora sta raccogliendo pian piano i frutti del suo lavoro.

 

3) Nelle scorse settimane i Sacramento Kings hanno vissuto un cambio in panchina: via Joerger e dentro Luke Walton. Vi siete già sentiti? Cosa ne pensi di lui?

Sì, l’ho già sentito in un paio di occasioni da quando è diventato ufficialmente l’allenatore dei Sacramento Kings. Non abbiamo ancora avuto modo di conoscerci personalmente, anche perché io sono in giro per promuovere l’NBA. Quando tornerò in California sicuramente approfondiremo conoscenza. È un tipo di allenatore che lavora molto con i giovani e per i giovani, quindi non vedo l’ora di capire che cosa può portare ai Kings e cosa potrà insegnarmi. Voglio migliorare ancora come giocatore.

 

4) Parlando delle tue passioni che tipo di musica ascolti e quali sono i tuoi film preferiti?

Ascolto solo reggae a causa delle mie origini. Sono delle Bahamas e abituato a quei ritmi. Apprezzo anche l’hip-pop ma non in maniera così particolare. Cinema? In realtà non sono uno che guarda troppi film a causa dei frequenti allenamenti che abbiamo. Riesco solo a seguire qualche telefilm, come GOT!

 

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