Ci aspetta un weekend all’insegna di due temi, uno decisamente più dedito ad attrarre l’attenzione dell’altro: il primo, quello dominante, è ovviamente, lo svolgimento delle Conference Finals tanto nella Eastern Conference quanto nella Western Conference, mentre quello in secondo piano rispetto ai verdetti del campo è senza dubbio le Draft Combine.

Partiamo ovviamente dal tema fondamentale del weekend: ogni sera avremo una finale di Conference da seguire, a partire da stasera, con l’importantissima Gara 2 tra Milwaukee Bucks e Toronto Raptors in scena alle ore 2.30.

Gara 1 ha più che mai mostrato la forza e l’equilibrio che vige tra le due squadre, con Toronto capace di scappare e Milwaukee capace di riacciuffare i canadesi e vincerla. Il tema che più di tutti ha impressionato gli addetti ai lavori è, senza dubbio, quello inerente alla grande difesa dei Bucks su Kawhi Leonard che, malgrado una partita da 31 punti ha tirato con un non edificante 10-26 dal campo. Di qualità ma non sufficiente a ottenere la vittoria per i canadesi anche la gara 1 di Kyle Lowry che, dopo aver mostrato prestazioni ondivaghe, ha infilato 30 punti. In casa Bucks, invece, oltre ai 24+14 di Antetokounmpo da sottolineare i 29 di Brook Lopez, decisivi per tenere a galla e permettere il sorpasso definitivo ai suoi nel finale malgrado i soli 20 punti combinati di Middleton e Bledsoe.

Da questi dati di fatto, dunque, riparte la serie: la solidità e lunghezza di Milwaukee, il talento e l’esperienza di Toronto. Per i canadesi gara 2 è già piuttosto vicina a essere decisiva: in caso di 1-1 l’inerzia passerebbe interamente dalla loro parte in vista di Gara 3-4 a Toronto. In caso di 2-0, invece, i fantasmi delle pessime post-season passate potrebbe emergere anzitempo, rendendo difficile ogni sorta di scalata per la squadra di Nick Nurse. Milwaukee leggermente favorita per il fattore campo ma, in questa serie, può succedere realmente qualunque cosa. L’appuntamento successivo con questa serie è quello di domenica sera, all’ 1.00: di fatto, dopo questo weekend, la serie potrebbe ritrovarsi ad essere semi-chiusa o più aperta che mai.

Un po’ più delineata sembra, invece, la serie tra Golden State Warriors e Portland Trail Blazers, il cui terzo atto si disputerà domani sera, ore 3.00.  I due volte campioni in carica conducono per 2-0, frutto del 116-94 di Gara 1 del ben più combattuto 114-111 di Gara 2. Sono stati gli Splash Brothers, Draymond Green e l’esperienza di Iguodala a spingere gli Warriors alle due vittorie in contumacia a Kevin Durant, che salterà anche Gara 3 e 4. Soprattutto Steph Curry sembra essere tornato nella propria miglior forma nel momento decisivo, infilando 73 punti nelle prime due sfide della serie dopo aver chiuso decisamente in crescendo la sfida con i Rockets.

In casa Blazers urge aggrapparsi al talento di Damian Lillard e CJ McCollum per provare a riaprire la contesa nel corso delle due gare casalinghe. Qualora questo non dovesse avvenire, magari già a partire da Gara 3, con una vittoria degli Warriors, sarebbe pressoché impossibile immaginare come i californiani possano non accedere alla quinta serie di Finale consecutiva. La straordinaria forza e i picchi di talento mostrati da questo gruppo, anche senza Durant, ci fanno realmente propendere verso la tesi che vede questa squadra come una delle più forti di ogni epoca.

 Il secondo tema d’attualità in questo weekend, al momento giustamente un po’ trascurato in favore delle Conference Finals, ma che sicuramente tornerà di attualità dopo le NBA Finals sono le Draft Combine in scena in queste notti, un evento attraverso il quale i futuri rookie NBA mettono in mostra i propri mezzi fisici, atletici e tecnici dinnanzi ad osservatori provenienti dalla lega.

Le misurazioni e le prestazioni derivanti dalle Combine, che si svolgeranno stanotte, saranno poi decisive per le valutazioni di ciascuna franchigia sui giocatori che saranno scelti al Draft 2019, un evento al quale sicuramente dedicheremo maggiore attenzione in via di avvicinamento alla notte del 20 giugno. Al momento la certezza è una sola: i New Orleans Pelicans, baciati dalla fortuna, hanno avuto la possibilità di pescare la pick numero 1 che darà loro quasi certamente la possibilità di draftare Zion Williamson, che dopo alcune ipotesi che lo vedevano poco intenzionato a finire nella Louisiana, ha fatto trapelare il proprio interesse a diventare l’uomo franchigia dei Pelicans nel post-Anthony Davis.

Il percorso verso le Finals è già entrato nella sua fase decisiva e, al contempo, la NBA guarda già al futuro coccolando i giovani talenti del Draft che verrà. In quale altra lega al mondo è possibile godersi su così tanti livelli diversi uno spettacolo simile? Nessuna, appunto. E il meglio deve ancora realmente arrivare.

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