Abbiamo finalmente il quadro definitivo delle squadre che parteciperanno ai playoff della Eastern Conference. Dopo un’attesa durata letteralmente ottantadue partite, numerosi sorpassi, controsorpassi e tentativi di rimonta, è ufficiale il tabellone che ci condurrà fino a giugno, per scoprire chi raccoglierà l’eredità di LeBron James sedendo finalmente sul trono dell’Est: sette squadre erano già ufficiali da circa una settimana, mancava solo la certezza sull’ottava piazza che, meritatamente, è stata occupata dai Detroit Pistons.

Proprio la squadra guidata tecnicamente da Blake Griffin avrà, però, il ruolo più complesso della post-season: abbattere i Milwaukee Bucks, unica squadra capace di raggiungere le 60 vittorie stagionali quest’anno, e al momento squadra candidata numero uno a raggiungere almeno le finali di Conference.
Il pronostico, infatti, pende tutto a favore della squadra di coach Budenholzer che ha anche potuto far riposare a più riprese tutti i propri uomini chiave negli ultimi dieci giorni di regular season pur di arrivare al meglio alla serie. Di certo peseranno le assenze di Malcolm Brodgdon e Nikola Mirotic, giocatori importantissimi nell’economia della rotazione e del sistema di Budenholzer (soprattutto Brogdon), ma Milwaukee ha mostrato una capacità di sopperire alle assenze davvero rimarchevole e, contro un avversario che ha acciuffato la post-season all’ultima gara, seppur con merito, le cose non sembrano poter cambiare radicalmente. Se Giannis e compagni dovessero, invece, accusare un minimo il colpo è possibile che l’esperienza di alcuni giocatori di Detroit possa costringerli a capitolare fino a due volte nella serie: uno scenario estremo. Il pronostico più congruo sembra, invece, un 3-1 per la miglior squadra della regular season.

Dalla stessa parte di tabellone ci sono Boston Celtics e Indiana Pacers, due squadre che hanno vissuto una regular season agli antipodi: Boston è partita con i favori del pronostico nella Conference e ha dovuto, invece, combattere fino all’ultimo per acciuffare il quarto posto. I Pacers, che molti pronosticavano in calo, hanno vissuto una regular season straordinaria che li ha visti a lungo sedere sul terzo scranno della Conference anche dopo l’infortunio di Oladipo, salvo accusare la pesantezza del calendario nel finale. Anche per queste ragioni sarà una sfida durissima, con due squadre che non hanno paura di darsi battaglia su sette gare. Boston dovrà, però, rinunciare al suo guerriero numero uno, nonché del suo miglior difensore: Marcus Smart ha subito un infortunio agli addominali che lo costringerà a saltare i primi due turni di playoff. Quindi, qualora Boston dovesse emergere vincente, il numero 36 mancherebbe anche nelle eventuali sfide contro Milwaukee, un colpo durissimo. Occhio, però, a dire che Boston avrà vita facile: Indiana è una squadra ruvidissima e dura a morire e non ci stupiremmo che il vincitore di questa serie possa emergere solo a gara 7. A quel punto potrebbe essere l’esperienza di chi ha già vinto un anello come Kyrie Irving a fare la differenza.

Decisamente meno combattuto appare il matchup tra la seconda miglior squadra dell’Est e della Lega, i Toronto Raptors, e gli Orlando Magic. I Raptors hanno tutte le carte in regola per vincere i due confronti su questo lato del tabellone e giungere fino alle Estern Conference Finals: hanno un roster lungo, con talento ed esperienza , pieno di difensori di qualità e attaccanti versatili. In poche parole: un avversario semi-insormontabile per quegli Orlando Magic capaci di riconquistare i playoff con il settimo seed dopo sette anni di assenza, ma che sembrano decisamente troppo poco attrezzati ed esperti per un’avversaria di questo calibro. Questi Raptors saranno molto intriganti da seguire nei playoff proprio per scoprire se,in assenza di King James, hanno superato quel blocco mentale che li vedeva fermarsi ogni volta proprio dinnanzi a LeBron e se sono pronti a chiudere un ciclo iniziato anni fa con il duetto Lowry-DeRozan, con quest’ultimo che ha lasciato il posto a Kawhi Leonard perché, nelle intenzioni della dirigenza, il numero 2 poteva essere quel giocatore che fa cambiare mentalità a Toronto. Staremo a vedere: il primo step del percorso è abbastanza agevole, non è impossibile ipotizzare un secco 4-0 in favore dei canadesi.

L’ultimo accoppiamento del primo turno è quello tra i Philadelphia 76ers e i Brooklyn Nets: probabilmente il matchup più divertente per gli stili di gioco delle due squadre in questi playoff dell’Est. I Brooklyn Nets hanno strameritato la qualificazione centrando ben quarantadue vittorie stagionali dopo anni di magra, ma l’avversario sembra davvero ostico: Philadelphia ha una concentrazione di talento in quintetto incredibile: è stata la prima squadra nella storia della NBA a chiudere una stagione con cinque giocatori al di sopra dei 17 punti di media e, contro un’onda d’urto così imponente, i Nets potrebbero davvero accusare il colpo dell’inesperienza. D’altro canto, però, Philadelphia è più corta di alcune sue dirette avversarie e i Nets hanno un sistema di gioco ben collaudato al quale aggrapparsi nei momenti di maggiore difficoltà, quindi non è detto che questa serie sia uno sweep. Anzi, ribadiamo: dovrebbe essere molto divertente per ritmi e qualità dei tiri costruiti dalle due squadre. I Nets dovrebbero anche riuscire a vincere una, probabilmente non di più, prima che i Sixers riescano a regalarci un matchup contro i Raptors che in tanti già pregustano.

Insomma, tanti risultati sembrano piuttosto inscalfibili: ma occhio, i playoff NBA ci hanno sempre abituati alle sorprese. A raccontarvele giorno per giorno saremo ovviamente sempre noi!

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