Nessuno come la Juventus, nel bene e - in questo caso - nel male. La squadra che può vantare il maggior numero di titoli nazionali in Italia detiene anche un altro record (di cui avrebbe fatto volentieri a meno): delle nove finali di Coppa de Campioni - diventata poi Champions League - disputate, in ben sette casi la Juventus non è riuscita a conquistare il successo, non è riuscita a mettere le mani sulla coppa dalle grandi orecchie, nonostante in alcune occasioni fosse la favorita nelle scommesse Champions League*. Nessuno in Europa ne ha perse più dei bianconeri: questa la lista completa delle gare dal 1973 al 2017, da Belgrado a Cardiff.

Coppa dei Campioni 1973: Juventus-Ajax 0-1, Belgrado

La prima volta non si scorda mai: la Juventus, dopo i trionfi di Inter e Milan, riesce a conquistare la sua prima finale nella massima competizione europea, ma si ritrova ad affrontare un avversario complicato come l’Ajax di Crujiff. A decidere il match fu un gol subito dopo appena 4 minuti (una costante che tornerà altre volte, il gol a bruciapelo subito dai bianconeri) da Johnny Rep. La Juventus proverà a trovare il pareggio, ma nonostante alcune ottime occasioni, il punteggio rimase inchiodato sull’1-0 fino al termine della sfida. Perdere contro l’Ajax al tempo non era certo una sorpresa: arrivò dunque una sconfitta deludente, certo, ma che non era del tutto inaspettata.

Coppa dei Campioni 1983: Juventus-Amburgo 0-1, Atene

Discorso diverso invece per quanto accaduto dieci anni dopo alla Juventus guidata in panchina da Giovanni Trapattoni, con i bianconeri favoriti contro l’Amburgo guidato da Ernst Happel. Una partita sulla carta senza storia, con una squadra piena zeppa di campioni del mondo: Zoff, Scirea e Tardelli però, nonostante l’aiuto di Bettega, Platini e Boniek, non riuscirono a replicare al gol arrivato nelle prime fasi di gioco - ve l’avevo detto che era un copione ricorrente - firmato con un gran tiro dalla distanza da Felix Magath che al 9° minuto sorprende l’esperto portiere bianconero. Un sinistro a incrociare da fuori area che condannò la Juventus alla seconda sconfitta in finale della sua storia.

Coppa dei Campioni 1985: Juventus-Liverpool 1-0, Bruxelles

La prima e unica vittoria in Coppa dei Campioni della Juventus arrivò nel peggiore dei modi due anni dopo la sconfitta beffa di Atene. Heysel: basta una parola per evocare una delle peggiori tragedie legate allo sport europeo, una partita che non si sarebbe dovuta giocare e che per ragioni ancora non del tutto chiarite ha avuto luogo poche decine di minuti dopo che sulle gradinate dello stadio venissero letteralmente calpestate decine di vite. Una gara vinta grazie a un gol su rigore firmato da Platini nel secondo tempo, ma della quale tutti ricordano soltanto lo strazio, il sangue e le 39 vittime che hanno perso la vita a seguito della carica portata dagli hooligans del Liverpool contro gli spettatori di fede juventina, rimasti schiacciati dalla corsa e dalla violenza degli inglesi.

Champions League 1996: Juventus-Ajax 1-1 (4-2 d.c.r.), Roma

Il secondo trionfo europeo della Juventus arriva in una calda sera di primavera a Roma, grazie a un successo sofferto conquistato ai calci di rigore contro un Ajax pieno zeppo di giovani talenti. Al gol di Ravanelli realizzato al 13° minuto (il primo su azione in finale nella storia della Juventus) risponde Litmanen già prima dell’intervallo. Dal dischetto invece non sbagliano Ferrara, Pessotto, Padovano e Jugovic, mentre l’eroe della serata bianconera è Peruzzi che intuisce le conclusioni dal dischetto di Davids e di Silooy. Lo stadio Olimpico a quel punto può esplodere di gioia: sembra l’inizio di una serie di successi per la Juventus di Marcello Lippi, che invece non riuscirà più a replicare una serata del genere.

Champions League 1997: Juventus-Borussia Dortmund 1-3, Monaco di Baviera

Dodici mesi dopo, da campione in carica, la Juventus di Lippi potrebbe concedersi il bis, presentandosi da favorita all’Olympiastadion di Monaco contro i tedeschi del Borussia Dortmund. In uno stadio tutto giallo-nero però, dopo mezz’ora di dominio della squadra di Torino, a trovare il gol è Riedle - che nel giro di cinque minuti fa doppietta (sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato), condannando la Juventus a una difficile rimonta. La svolta nella ripresa per i bianconeri arriva con l’ingresso in campo di Alex Del Piero, che di tacco segna uno dei gol più belli della sua carriera, ma nel momento di massimo sforzo i bianconeri vengono beffati dal pallonetto di Ricken in contropiede che chiude i conti in favore dei tedeschi.

Champions League 1998: Juventus-Real Madrid 0-1, Amsterdam

La possibilità di rifarsi la Juventus riesce a conquistarla di nuovo l’anno seguente e al termine di una grande cavalcata europea si ritrova a sfidare in finale un Real Madrid tutt’altro che galattico. Del Piero, Inzaghi e Zidane le provano tutte, ma a segnare è Mijatovic con un gol realizzato partendo in posizione dubbia e sfruttando al meglio l’unica occasione capitata sui piedi della squadra spagnola. Il risultato è di nuovo beffardo con i bianconeri: sconfitti da favoriti in finale di Champions League.

Champions League 2003: Juventus-Milan 0-0 (2-3 d.c.r.), Manchester

La finale tutta italiana del 2003 è senza dubbio la sconfitta più cocente subita dalla Juventus, priva di Pavel Nedved causa squalifica in una partita giocata male dai bianconeri e piena di rimpianti per la squadra ancora una volta allenata da Marcello Lippi. Il Milan guidato da Carlo Ancelotti - reduce da una parentesi non fortunata negli anni precedenti alla Juventus - è più pericoloso dei bianconeri nei 120 minuti e riesce a beffare la squadra di Torino nella lotteria finale dal dischetto. Lo sguardo di Andriy Shevchenko prima del rigore decisivo è l’immagine che sta più a cuore ai tifosi rossoneri: Buffon è spiazzato e la Juventus perde così la quinta finale della sua storia.

Champions League 2015: Juventus-Barcellona 1-3, Berlino

La squadra di Max Allegri, sfavorita alla vigilia contro la corazzata Barcellona, va sotto dopo pochi minuti - presagio nefasto, visto quanto accaduto in passato - ma riesce a reggere l’urto dei catalani e a pareggiare grazie a un gol di Alvaro Morata nella ripresa. Con la gara in equilibrio, il super attacco dei catalani ritrova però la strada del gol grazie a Suarez e Neymar. Alla fine è 3-1 per il Barcellona, in una partita in cui la Juventus può recriminare soltanto fino a un certo punto: hanno vinto i più forti e la maledizioni dei bianconeri continua.

Champions League 2017: Juventus-Real Madrid 1-4, Cardiff

Mai sottovalutare il Real Madrid, mai: soprattutto quando può disporre non solo di Cristiano Ronaldo (che segna due gol), ma di una serie di talenti di primissimo livello. La Juventus viene travolto nel secondo tempo dagli spagnoli, dopo che Mario Mandzukic con una prodezza aveva siglato la rete del momentaneo pareggio prima dell’intervallo. Per il Real Madrid guidato da Zinedine Zidane è il 13° trionfo europeo, per la Juventus la settima finale persa. Due record, ma diametralmente opposti.

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